VINO. Coldiretti Toscana soddisfatta per lo stop dell’Unione Europea al “falso Bolgheri” prodotto in Bulgaria con il nome Bolgaré
“Lo stop dell’Unione Europea al falso Bolgheri prodotto in Bulgaria rappresenta un precedente importante per la tutela delle denominazioni Made in Italy a partire dalla battaglia in corso per fermare il riconoscimento europeo del Prosek croato”. E’ quanto afferma Coldiretti Toscana in seguito all’annuncio del Presidente Nazionale, Ettore Prandini che a Bruxelles ha incontrato tra gli altri Paolo Gentiloni commissario per l’Economia e Janusz Wojciechowski Commissario all’Agricoltura. Proprio alla vigilia del Vinitaly, l’ufficio marchi europeo (EUIPO) ha accolto le ragioni dell’Italia per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.
In particolare – riferisce Coldiretti Toscana – l’EUIPO evidenzia la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro, ribadendo la massima tutela delle denominazioni contro ogni tipo di evocazione, come già emerso nel caso Champagne contro lo Champanillo esaminato dalla Corte di Giustizia dell’Unione che si era pronunciata di fatto contro l’utilizzo di termini storpiati o grafiche per richiamare tipicità protette dalle norme Ue. Secondo la Corte, non è necessario che il prodotto protetto dalla denominazione e il prodotto o il servizio contestati siano identici o simili, poiché l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche dall’affinità fonetica e visiva.
Nel 2021, secondo il rapporto elaborato da Ismea e Regione Toscana presentato a PrimAnteprima, sono stati poco meno di 39 mila gli ettolitri imbottigliati di Doc Bolgheri e circa 3.100 ettolitri di Bolgheri Sassicaia. Il Bolgaré è solo uno dei tanti tentativi di imitare i grandi vini Toscani. Gli altri vini famosi, apprezzatissimi dai consumatori di tutto il mondo, che all’estero si tenta di spacciare per italiani sono il Chianti e il Montepulciano In questi anni Coldiretti ne ha smascherati molti di inganni e truffe tra cui il wine kit fai da te in vendita online fino ai casi di contraffazione internazionale di Sassicaia. Coldiretti stima in 100 miliardi il valore del falso Made in Italy nel mondo.
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