Da Vinci al Futuro, idee geniali per la Firenze di domani: 100 studenti svilupperanno alcuni progetti. Cinque giorni per contrastare l’abbandono scolastico
Tre idee innovative per la Firenze di domani, stimolate nientedimeno che… da Leonardo da Vinci. Le svilupperanno i partecipanti al progetto “Da Vinci al Futuro. Idee geniali per la Firenze di domani” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale per la Toscana. L’iniziativa rientra nelle molteplici azioni che la Fondazione promuove da tempo per contrastare l’abbandono scolastico e alimentare l’occupabilità dei giovani. Attraverso un viaggio nel tempo 100 ragazzi della Scuola e Formazione Lavoro Don Facibeni e dell’ISIS Leonardo Da Vinci incontrano una delle menti che ha più ha influenzato la civiltà umana: Leonardo Da Vinci. In un gioco teatrale che prevede il simbolico ritorno del grande genio fiorentino, i giovani partecipano ad un maratona laboratoriale stimolati dalle sfide proposte da Leonardo e veicolate da un team di animatori scientifici.
Da venerdì 19 fino al 23 maggio 2017 mobilità, sistemi idraulici e architetture urbane sono i temi chiave intorno ai quali i giovani si cimenteranno nello scoprire nuove idee per la Firenze di domani. Il progetto di ciascun gruppo sarà raccontato in un video pubblicato dal 23 nella piattaforma dedicata chiamata ‘Youtopia. Cambia Storia !’. A conclusione della ‘maratona creativa’ martedì 23 maggio alle ore 11, nella sede della Scuola Leonardo da Vinci di di Rifredi (via del Terzolle 91), queste produzioni saranno premiate da una giuria composta dall’Onorevole Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione; dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Domenico Petruzzo; dalla vicesindaca Cristina Giachi; da Luca De Biase, direttore di Nòva24 – inserto sull’innovazione del Sole24ore; dal prof. Lucio Argano manager della cultura, già direttore del Parco della Musica di Roma e dal direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori. La giornata continua nel pomeriggio, dalle ore 15.30 nella sala convegni della Fondazione Biblioteche (via Bufalini 6) con un dibattito sul futuro e sulla possibilità di prevederlo. Interverranno gli ospiti della mattina e Paolo Barberis cofondatore di Nana Bianca, acceleratore di start up digitali. Oggetto dell’incontro sono i mutamenti del nostro tempo: le nuove professioni e il lavoro che diventa 4.0, la scuola che entra nell’infosfera digitale, i social che influenzano il nostro sentire e le nostre relazioni, le macchine che sembrano conquistare funzioni sempre più autonome, mentre le piattaforme online sulle quali ci informiamo e coordiniamo impongono i loro algoritmi, raccolgono e analizzano enormi quantità di dati su noi cittadini.
A partire dai quesiti posti dal libro Homo Pluralis di Luca de Biase, spiegano i promotori dell’iniziativa, scopriremo come provare a trovare soluzioni a problemi irrisolti, favorire la diffusione di soluzioni di successo, calandole nel contesto della città di Firenze. Cinque le tematiche da affrontare: come viaggeremo – dalle auto ai treni allo spazio; come lavoreremo – il lavoro, i robot, l’automazione, la fabbrica 4.0; come penseremo – che cos’è l’intelligenza artificiale e come il nostro corpo e il nostro modo di sentire si intreccerà con il silicio; come creeremo – l’arte nell’era digitale, come cambia l’esperienza dei musei, la realtà virtuale e il 3d; come dialogheremo – il mondo della rete, il deep web, i social, le cyber war e i pirati informatici. Giocando sul senso comune sulla nostra capacità di immaginare e progettare il futuro, cercheremo di indicare le chiavi interpretative per cogliere le nuove sfide e conciliare le risorse vocazionali dei giovani con i nuovi profili professionali.
‘’Il fenomeno della dispersione scolastica continua ad essere preoccupante sia a livello nazionale che locale – dichiara il direttore della Fondazione CRF Gabriele Gori – tanto che in Toscana la percentuale di giovani che abbandona precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, tocca il 13,4%, mentre 1 alunno di 15 anni su 5 non raggiunge le competenze minime in matematica (22,1%) e in lettura (21,4%). Per questo la Fondazione è da tempo impegnata a progettare e condurre interventi che prevengano e curino ridurre la gravità del fenomeno. Un orientamento che incide su una maggiore attrattività e diversificazione dell’offerta formativa. Questa iniziativa è parte quindi di un approccio multidimensionale dove ampio spazio è dato alla creatività, al pensiero critico e al problem solving. Esercizi di realtà che atterrano su problematiche del quotidiano, che rendono protagonisti attivi i giovani nel pensare nuove identità professionali”.