Decimo compleanno con video mapping delle opere di Antonio Manzi sulla facciata del Teatrodante Carlo Monni
La facciata del Teatrodante Carlo Monni domenica 15 ottobre 2017 ha accolto i passanti con una nuova veste variopinta, grazie alle proiezioni di video mapping (foto sopra il titolo e dentro l’articolo) – principalmente rielaborazioni grafiche delle opere dell’artista Antonio Manzi – a cura di Paolo Moretti: è stata una delle tante sorprese che ha potuto apprezzare chiè passato da piazza Dante, per festeggiare il decennale di due importanti istituzionali culturali di Campi Bisenzio, il Teatrodante Carlo Monni e il Museo Manzi.
Davanti a una platea di oltre 350 persone, alle ore 21, è poi andato in scena lo spettacolo “Opere in concerto”, una produzione pensata per l’occasione, con la regia di Andrea Bruno Savelli. Sul palco, una serie di opere dell’artista Manzi (dai giovanili “Disegni a biro su lino”, di inizio anni ’70, a “Apocalisse”, olio su tela del 2014, opera che rappresenta la totalità dello sfaccettato mondo artistico dell’artista originario di Avellino, toscano di adozione dal 1957) è propriamente entrata in gioco, grazie a una regia luci suggestiva, che ha fatto dialogare le sculture e i quadri con le note e i musicisti dell’Orchestra La Filharmonie, diretta dal Maestro Nima Keshavarzi. L’orchestra ha interpretato capolavori di Johann Sebastian Bach, Felix Mendelssohn Bartholdy, Wolfgang Amadeus Mozart. In particolare, un lungo applauso è scattato per il soprano Francesca Calligaris, al termine dell’esibizione de “Il Tramonto” per voce e orchestra d’archi di Ottorino Respighi.
La serata ha inaugurato il cartellone di iniziative che domenica 3 e 10 dicembre 2017 alle 17 porterà il teatro nei locali del Museo Manzi (villa Rucellai, piazza della Resistenza, Campi Bisenzio), con una serie di letture tratte dai “Canti Orfici” di Dino Campana per indagare il curioso legame tra Antonio Manzi e l’autore marradese, a cura di Andrea Bruno Savelli. Le iniziative, completamente gratuite, sono promosse grazie al contributo di Unicoop Firenze.