Utopia del Buongusto chiude in anticipo in via cautelativa e saltano gli spettacoli a Terricciola e Peccioli (24 e 31 ottobre). Il ringraziamento del direttore artistico Andrea Kaemmerle

Il festival di cene e teatro Utopia del Buongusto chiude l’edizione 2020 (la numero 23) con un leggero anticipo. Lo fa in via cautelativa, volontariamente, visto la situazione sanitaria legata a Covid 19. Per cui saltano gli spettacoli in scaletta il 24 e 31 ottobre 2020.

  • «Nelle prossime due settimane – spiega il direttore artistico, Andrea Kaemmerle (sopra il titolo in una foto di scena) – avevamo programmato la sezione “Clan-destino” con due rappresentazioni (il 24/10 ed il 31/10)  ospitate da due aziende agricole alle quali sono molto legato: Cantina Castelvecchio di Terricciola e Floriddia Il Mulino a Pietra di Peccioli. Si tratta di un legame costruito durante allegrissime notti a parlare di sogni, di anni di laboratorio teatrale che Laura, Stefano, Giovanni, Rosario, hanno fatto con me in giro per i comuni della Valdera».

«Di comune accordo – sottolinea Kaemmerle – è stato deciso di spostare alla prossima estate gli eventi  “Balla” ed “Urge”. Tecnicamente, non sarebbero andati ad infrangere il nuovo Dcpm, ma in qualche modo tutti abbiamo sentito la necessità di aspettare giorni più sereni per godere appieno di questo connubio. Sono felice che Utopia del Buongusto torni poi a legarsi a luoghi dove si costruisce bellezza e ci si cura di produrre con l’attenzione e l’amore che si deve alla terra»

Dunque Utopia del Buongusto 2020 è terminata e lo ha fatto nel migliore dei modi, con quattro nuove produzioni della compagnia Guascone Teatro andate in scena in prima assoluta nell’ultimo mese. 

  • «Da domani – aggiunge Kaemmerle – ci mettiamo al lavoro per  creare le stagioni invernali 20/21 che abiteranno (in totale sicurezza e rispetto delle norme anticovid)  il Teatro delle Sfide di Bientina ed il Teatro Verdi di Casciana Terme, da molti anni la base di Utopia al calduccio. Un infinito grazie a tutti e a presto»

Il festival più incredibile del mondo, nel suo 23° anno ha percorso tutta la sua cavalcata anche nell’anno “Del Delirio”, dal 12 luglio al 18 ottobre con una bella estate di spettacoli, molte produzioni in prima nazionale e tanto pubblico, ordinato, attento e disciplinato.

«Un grande ringraziamento – conclude Kaemmerle – va a tutte le amministrazioni comunali che hanno scelto ancora una volta di sostenere e proteggere questo sogno di cultura ed arte. Vorrei ringraziare tutti, dirigenti, assessori, sindaci, tecnici, artisti e tutto l’enorme popolo di amici, collaboratori e compagni di viaggio. A suo modo è stata una lunga estate che ha riportato in superficie le grandi buone ragioni che erano già ben chiare nello slogan del festival 1997: “Un po’ di dolcezza per resistere”.