Un memoriale a Livorno in ricordo di Daniel Schinasi. Un tributo all’artista fondatore del Neofuturismo ad un anno dalla scomparsa

Segno sui muri… canto alla vittoria della luce sulle tenebre, dell’amore sull’odio, della libertà sulla schiavitù. Ti prego non dimenticare, non ripetere gli errori dei padri. Nel ricordo delle stragi degli innocenti, rispettiamoci.

Daniel Schinasi

In occasione del primo anniversario della scomparsa di Daniel Schinasi, l’artista italiano fondatore del movimento Neofuturista, deceduto a Nizza il 12 aprile 2021, si terrà una cerimonia di commemorazione alla presenza dei familiari, della moglie Manuela Jasmine, dei figli Sarah e David e del presidente della Comunità Ebraica di Livorno Vittorio Mosseri, il 14 aprile 2022 alle 10:30, nella parte ebraica del Cimitero dei Lupi, in via Aldo Mei 19, dove l’artista riposa. Dopo la celebrazione del rito e delle benedizioni da parte del Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Livorno Rav Avraham Dayan, verrà inaugurato il memoriale progettato dallo stesso Schinasi, realizzato originariamente da Dilio Bianchi e dall’allieva dell’artista, la pittrice Katia Cirinei e da CinoDesignItaly.

“Un ebreo della Storia” come lo stesso Schinasi si definiva, ha sviluppato la sua ricerca artistica legandola fortemente al recupero della memoria e dell’identità ebraica, in difesa di perseguitati e oppressi e con un marcato impegno personale per la pace e la lotta contro ogni discriminazione, l’antisemitismo in primis e sui valori universali comuni a tutti gli uomini.

(Nella foto sopra il titolo: Schinasi nel suo studio di Nizza / ph. J. Boumendil)

Un grande amore per la pittura e l’arte che si riflette nelle creazioni dell’artista: dalla pittura murale di 42 metri che raffigura l’allegoria dell’Ippodromo dell’ex Tenuta Presidenziale di San Rossore Pisa (1972), da quello esposto nell’atrio della Stazione di Cecina, in cui Schinasi dipinge lo storico incontro tra Papa Giovanni Paolo II e l’allora Rabbino Capo di Roma, Rav Elio Toaff, a cui nel 2016, l’artista ha dedicato un busto in bronzo, in occasione del primo anniversario dalla morte del Rabbino.

Le sue opere sono presentate nelle collezioni dal Petit Palais di Ginevra, alla Corcoran Gallery di Washington, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. All’arte si affianca un grande interesse per le attività culturali a livello internazionale e istituzionale, in particolare con gli Istituti di Cultura e le Ambasciate italiane.

Nel corso degli anni questa collaborazione si è tramutata in rapporti di amicizia e stima con ambasciatori italiani in tutto il mondo: primo tra tutti l’Ambasciatore Piero Cordone, compagno di scuola in Egitto e gli eccellentissimi ambasciatori, Pasquale Terracciano, Massimo Gaiani, Giorgio Marrapodi, Francesco Maria Talò.

(Nella foto a lato: Schinasi nello studio di Nizza mentre dipinge il ritratto di Corradino d’Ascanio per la mostra Corradino d’Ascanio: Uomo, Genio, Mago e mito)

Il Memoriale è soltanto la prima di una serie di tappe per ricordare l’opera di Daniel Schinasi dalla sua ultima grande mostra: Daniel Schinasi. Il viaggio neofuturista, curata da Giorgio Bacci, organizzata da Fondazione Livorno e Fondazione Livorno Arte e Cultura, con i Presidenti Riccardo Vitti e Luciano Barsotti, inaugurata nel Gennaio 2019.

È in corso la creazione degli Archivi Neofuturisti con il curatore Ermanno Tedeschi.

Il prossimo autunno verrà inaugurata una mostra ad Amsterdam, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Ulrike Hahn Ricercatrice dell’Università di Rotterdam, che ha realizzato il film L’Exode du Juif Italien d’Alexandrie.

In maggio è prevista una mostra digitale sul Neofuturismo in collaborazione con Casa Sefarad- Israel MAEC di Madrid, dove è esposto il polittico Il Battesimo della Infanta Leonor. Altri eventi e mostre sono in programma a Livorno.

Daniel Schinasi: fondatore del Neofuturismo, è nato ad Alessandria d’Egitto nel 1933 da famiglia sefardita d’origine livornese.
Nel 1953 inizia la sua formazione artistica frequentando corsi serali di disegno presso l’Accademia Silvio Bicchi. Nel 1956 lascia l’Egitto per l’Italia e si stabilisce a Livorno.
In Toscana conosce le opere dei Maestri del Rinascimento; in seguito si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto e con le avanguardie del XX secolo.

Nel 1963 le prime opere neofuturiste vengono esposte alla Galleria Gussoni di Milano, dove Schinasi conosce Carlo Carrà e Giorgio De Chirico.
Nel 1969 a Parigi, presso la Galerie Duncan, in occasione della sua personale mostra in omaggio a Boccioni e Severini, viene redatto il Manifesto del Neofuturismo, diffuso a Milano nel 1970.

Nel 1978 a Parigi conosce Sonia Delaunay con cui intrattiene conversazioni sui protagonisti del Cubismo e del Futurismo.

Inizia da qui il periodo della grande pittura di murali e pannelli che si trovano negli atrii delle stazioni ferroviarie di Cecina, Pisa, Nizza e Grosseto, nell’Ippodromo di San Rossore, nelle Facoltà dell’Università di Pisa, nell’Ospedale di Cisanello e nel teatro dell’Israeli Opera di Tel Aviv.

Altri due grandi murali di Schinasi si trovano a Graz in Austria, sul muro esterno della Prigione di Stato Karlau e a Uznach in Svizzera.
Dal 1955 presenta mostre personali ed antologiche nelle capitali europee, negli Stati Uniti ed in Israele.

Negli Anni ’70 instaura una profonda amicizia con lo storico dell’arte Vincenzo Marotta che lo affiancherà e lo spronerà nello sviluppo della sua ricerca sul Neofuturismo e con lo scrittore Guido Lopez di Milano.
Le pitture di Daniel Schinasi sono presenti in musei, pinacoteche e collezioni private. L’Italia, la Svizzera e la Francia, dove ha vissuto una buona parte della sua vita artistica, lo hanno visto protagonista, impegnato a difendere l’arte figurativa.

Hanno scritto sul Neofuturismo: Carlo Carrà, Vincenzo Marotta, Enrico Crispolti, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Oscar Guez, Osvaldo Peruzzi Giorgio Bacci, André Verdet, Jacques Lepage, Ermanno Tedeschi, René Cenni, Marcel van Jole, Clarisse Nikoidsky, Fausta Cialente, Edgarda Ferri, Guido Lopez, Rossella Sleiter, Sebastiano Grasso, Thibaut Josset, Esther Bendahan, Jean Pierre Nacher, Giuliana Mathieu, Aldo Santini, Andrea Baldocchi, Lea Raso della Volta.