Tutela e valorizzazione delle aree rurali, anche per il 2021 confermata la bandiera delle Spighe Verdi al Comune di Bibbona
Si riconferma l’impegno dell’amministrazione comunale per la tutela e valorizzazione delle aree rurali, oltre all’ambiente costiero: anche in questo 2021, infatti, il Comune di Bibbona ha ottenuto il riconoscimento della bandiera delle ‘Spighe verdi’, dedicata ai territori rurali e ad un livello di sviluppo ambientale e turistico che risponda a parametri di vera qualità. (Nella foto: un’immagine della campagna di Bibbona).
Il tutto nella “consapevolezza che l’ambiente si difende attraverso una programmazione capace di esprimere il valore – sottolinea il sindaco, Massimo Fedeli – dei territori, conservare e tutelare produzioni tipiche e i tesori architettonici propri dei Comuni rurali”.
La consegna, in videoconferenza, a cura della FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura, partner del programma, precisando che le Spighe Verdi sono state assegnate in 14 regioni italiane con lo scopo di favorire lo sviluppo sostenibile dell’ambiente nei Comuni rurali, attraverso un sistema di certificazione volontario, collaudato in oltre 30 anni di esperienza internazionale con il programma ‘Bandiera Blu’.
“Siamo fieri ed orgogliosi che per il terzo anno consecutivo il nostro Comune abbia ricevuto un riconoscimento simile, sinonimo dell’impegno che le nostre aziende agricole infondono nel lavoro quotidiano di promozione del territorio e di rispetto per l’ambiente”.
Con le sue 7 bandiere, la Toscana si colloca al terzo posto della classifica, dopo il Piemonte e le Marche. Le Spighe Verdi certificano l’impegno dei comuni ad indirizzare le politiche di gestione del territorio verso la sostenibilità in base una lunga lista di indicatori valutati dalla Fee con un gruppo di lavoro del quale fanno parte il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero per il Turismo, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Confagricoltura.
Ben 67 indicatori, che vanno dall’educazione ambientale alla protezione della biodiversità, e poi tutela del suolo, qualità dell’aria ma anche dell’acqua, la presenza di produzioni tipiche e in generale l’accoglienza turistica proposta.