
Triologo, allo Studio BONG di Firenze la mostra di Sabina Feroci, Dora Bendixen e Neal Barab, artisti che lavorano fra Carrara e la Versilia. Dal 31 ottobre al 17 novembre
Inaugura il 31 ottobre 2019 alle ore 18 la mostra TRIOLOGO, allo Studio BONG in via Calimaruzza a Firenze, che vedrà riuniti i lavori di tre artisti Neal Barab, Usa, Dora Bendixen, Norvegia e Sabina Feroci, Italia. Li unisce non la decisione di un curatore o di un gallerista ma il lavoro che hanno svolto per anni vicino l’uno all’altra in Versilia, le critiche che si sono scambiati nel corso del tempo, e le discussioni sul proprio lavoro ma anche sul ruolo dell’artista nell’arte contemporanea. “Noi crediamo che in questi anni la nostra vicinanza abbia influenzato gli uni gli altri e vorremmo con una serie di mostre mettere in evidenza questo legame”. La mostra resterà aperta fino al 17 novembre 2019.


Dora Bendixen (sopra il titolo una sua opera) e Neal Barab (a destra una sua scultura) si trasferiscono in Versilia rispettivamente dalla Norvegia e dalla California per lavorare con il marmo, anche se Bendixen, dopo molti anni trascorsi a scolpire, si è avvicinata alla pittura trasformandola nel suo mezzo espressivo di elezione. Barab ha continuato a lavorare con il marmo andando a fondo nella conoscenza di questo materiale, utilizzando sia il famoso bianco locale che molti altri marmi colorati importati da tutto il mondo in questa regione, centro mondiale dell’industria della pietra.
L’identità del gruppo è riflessa nella devozione alla figura, ognuno con la propria personale interpretazione, e al colore come espressione di stati d’animo e personalità diverse.
Lavorando vicini, parlando, discutendo, suggerendo, criticando creativamente il proprio lavoro e quello degli altri, i componenti di questo trio hanno deciso di formalizzare la loro alleanza e collaborazione. Il loro credo è che ci sia una sinergia che viene aumentata nell’esporre insieme e che la direzione del singolo sia maggiormente espressa e compresa dalla convergenza nel gruppo.
L’identità del gruppo è riflessa nella devozione alla figura, ognuno con la propria personale interpretazione, e al colore come espressione di stati d’animo e personalità diverse.
Lavorando vicini, parlando, discutendo, suggerendo, criticando creativamente il proprio lavoro e quello degli altri, i componenti di questo trio hanno deciso di formalizzare la loro alleanza e collaborazione. Il loro credo è che ci sia una sinergia che viene aumentata nell’esporre insieme e che la direzione del singolo sia maggiormente espressa e compresa dalla convergenza nel gruppo.
La mostra TRIOLOGO è una conversazione a tre che porta ad una naturale ricchezza e diversità di riflessioni e rimanda al ruolo dell’artista nella società. In questo caso l’artista esce dal proprio studio, dalla propria personale riflessione sul mondo e partecipa e contribuisce ad una visione più completa che qui, in un modo sorprendente, divertente e significativo, racconta storie sulla paradossale ironica e confusa vita umana.
La mostra allo Studio Bong di Firenze è la prima data di una serie di mostre che li vedrà insieme l’anno prossimo in Norvegia e prossimamente anche in Austria.
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