MILANO FASHION WEEK. Tradizione, fantasia, divinità e magia per le borse “Santa Enriquez” dipinte a mano
Sante, dee, Madonne ed ex voto. Su ogni borsa prodotta in Toscana da Landi (sede ad Arezzo) con pellami pregiati, ecco comparire, dipinte a mano, scene che mescolano fantasia, tradizione, divinità e magia. Una personale religione che dà vita a una collezione tra sacro e profano, con accenti ironici, che il geniale creativo Alessandro Enriquez (nella foto) ha battezzato “Santa Enriquez”. Ci sono poi quindici disegni realizzati su piccole borchie che raffigurano i milagritos messicani reinterpretati da Enriquez che mantiene in collezione il fil rouge della catena marina (per manici e tracolle) e della mina marina come decorazione, riedizione dei particolari di un bracciale anni Cinquanta della nonna del designer. “Chi non possiede un oggetto al quale ha dato un significato speciale? Ci sono oggetti – racconta Alessandro – che ci proteggono, di altri siamo convinti che ci portino fortuna. Da sempre colleziono amuleti provenienti da tutto il mondo”.
Le borse sono adatte, per forma e dimensioni (shopping, clutch, zainetto, mezza luna e la tipica postina) a vari momenti della giornata, e ogni borsa porta un nome ispirato alla mitologia. Così ci sono, ad esempio, Bia dea della forza, Iris dea dell’arcobaleno, Hebe dea della gioventù e così via. Le pochette, invece, si chiamano Miracle.
Sette le immagini pop disegnate da Enriquez che le ha chiamate Dee Moda, Pasta, Pittura, Fortuns, Fitness, Amore e Santa Enriquez. I colori base sono nero, blu notte, bordeaux, verde smeraldo e carta da zucchero.
C’è poi un’ultima serie di borse vestite con le grafiche dell’artista e amico Zoow 24 che ha sviluppato il racconto di Alessandro. Grafiche molto colorate che ricordano i murales e i graffiti.