“Tosca” di Puccini prima opera lirica ad essere rappresentata (dopo cento anni) nello storico Teatro di Selinus a Castelvetrano. Con le voci di Silvana Froli (presidente dell’Associazione Club La Bohème di Lucca), Mario Diaz ed Emilio Marcucci. Il 30 e 31 ottobre
La TOSCA di Giacomo Puccini sarà la prima opera lirica rappresentata dopo cent’anni nello storico Teatro di Selinus di Castelvetrano. Il 30 e il 31 ottobre 2021, le celeberrime arie pucciniane, tra le quali “Vissi d’arte”, “Recondita armonia”, “E lucevan le stelle”, risuoneranno sul palcoscenico del gioiello architettonico in stile neoclassico qual è il Teatro Selinus (dal nome dell’antica Selinunte).
TOSCA, è il titolo dell’opera e il nome della protagonista femminile dell’omonimo dramma, musicato da Giacomo Puccini. Una partitura dove il compositore conferma la modernità̀ del proprio linguaggio compositivo, al passo con i tempi del primo Novecento.
La raffinata concertazione musicale sarà del maestro Onofrio Claudio Gallina, direttore artistico del Teatro di Selinus, mentre la regia è affidata alla mano esperta del regista ceco Ludek Golat.
Tra i personaggi principali, artisti di caratura internazionale. Nel ruolo della protagonista, il soprano Silvana Froli, che ha più̀ volte interpretato il personaggio di Tosca al prestigioso Festival pucciniano di Torre del Lago e in numerosi teatri in Italia e all’estero, e che è anche presidente dell’Associazione Club La Bohème di Lucca, che organizza spettacoli dedicati alle opere di Giacomo Puccini.
Cavaradossi è interpretato dal tenore cileno Mario Diaz, erede dei grandi maestri del belcanto (come Nicolai Gedda, Kerstin Meyer e Birgit Nilsson) e apprezzato interprete, tra l’altro, dei principali personaggi del melodramma di Verdi, Bizet e Puccini. Il baritono Emilio Marcucci, che ha al suo attivo oltre trentacinque interpretazioni, in Italia e all’estero, sarà il barone Scarpia. Il coro, diretto dal maestro Luigi Fiore, sarà l’Ensemble lirico siciliano.
Nell’interpretazione della cantante Froli e del m° Gallina, TOSCA rappresenterà un inno simbolico alla riapertura al melodramma del Teatro Selinus, progettato dall’architetto Giuseppe Patricolo alla fine dell’Ottocento, e arricchito, nel 1910, del grandioso sipario realizzato da Gennaro Pardo con l’apoteosi di Empedocle a Selinunte.
Silvana Froli ha aderito con entusiasmo alla prestigiosa iniziativa Selinus all’Opera, anche perché coerente col programma PUCCINI ON, portato avanti dall’Associazione Club La Bohème di Lucca, della quale è presidente, la cui finalità è creare un rapporto di fiducia con le eccellenze dei territori dove si svolgono, di volta in volta, le rappresentazioni liriche dell’associazione, che ha come intento principale quello di diffondere la musica di Giacomo Puccini.
Selinus all’Opera è un progetto che Ars Nova, nell’ambito del proprio programma Operainpiccolo, su incarico del Comune di Castelvetrano, realizza proseguendo un percorso di promozione del territorio attraverso la musica (già avviato a Castelvetrano nel dicembre 2020), con la rassegna in streaming dal vivo Invito alla musica che ha visto oltre 10 mila persone raggiunte e oltre 5 mila visualizzazioni complessive, attraverso i canali social dell’Associazione e del Comune.
Il regista Golat, affascinato dalla bellezza del Teatro Selinus, un tesoro architettonico, dall’atmosfera ricca di suggestione, ha pensato ad una regia ricca di simbolismo, minimalista nella scelta delle scenografie, ma intensa di contenuti affidati all’interpretazione dei tre artisti principali.
La produzione prevede la messa in scena integrale dell’opera, ritenuta la più̀ drammatica della poetica verista di Puccini, impreziosita dall’utilizzo di costumi originali della prima rappresentazione (avvenuta nel 1900) messi a disposizione dall’Associazione Club La Bohème, avente sede a Lucca, città natale del grande compositore italiano.
DICHIARAZIONI UFFICIALI
SILVANA FROLI:
“Quando il Maestro Claudio Gallina mi ha contattata per questa Tosca, mi sono fatta portavoce, attraverso la nostra associazione, anche di Puccini On, un progetto dedicato a Puccini che, in questo caso, va in trasferta. Questo teatro riapre dopo anni all’opera lirica con l’intera rappresentazione di Tosca. L’organizzatore, il Maestro Gallina, direttore artistico dello stesso teatro, mi ha chiesto questa collaborazione artistica, preceduta, anni fa, dal concerto d’inaugurazione del Teatro d’Agrigento. Ci stiamo avvicinando anche all’anno delle Celebrazioni Pucciniane, e credo che Puccini vada “respirato” ovunque sia possibile. Gli abiti che porterò in scena sono gli stessi che l’Accademia del Teatro Alla Scala aveva restaurato per la Tosca che l’Associazione La Bohème ha realizzato al Teatrino di Vetriano (Lucca), che è un bene FAI, nel 2008. Sono costumi realizzati dagli allievi dell’Accademia del Teatro Alla Scala nei laboratori Ansaldo”.
ONOFRIO CLAUDIO GALLINA, DIRETTORE ARTISTICO SELINUSOPERA, MAESTRO CONCERTATORE E PIANISTA:
“Per la realizzazione del programma artistico ho chiesto la collaborazione di artisti che fanno parte del mio bagaglio di esperienza e amicizia accumulate in oltre trent’anni di carriera professionale. Così, per l’appuntamento centrale del cartellone, ho ottenuto che il regista, affascinato dalla bellezza del Teatro Selinus, abbia strutturato la visione della rappresentazione di Tosca misurandola con le sue peculiarità. Una regia ricca di simbolismo, minimalista nella scelta delle scenografie, ma intensa di contenuti affidati all’interpretazione degli artisti principali. La mancanza del “golfo mistico” e la conseguente impossibilità di disporre dell’orchestra porta alla scelta obbligata di servirsi di una versione pianistica, da me curata, arricchita dalla presenza di alcuni strumenti a percussione e di tastiere elettroniche (per poter ricreare suoni campionati), per alcuni momenti topici dell’azione drammatica. Lo spettacolo è impreziosito da costumi originali della prima rappresentazione, gentilmente messi a disposizione dall’Associazione Club La Bohème di Lucca”.
ENZO ALFANO, SINDACO DI CASTELVETRANO:
“La lirica riapre il teatro dopo molti anni, e questa opera è una delle più importanti fatte a Castelvetrano. Vorremmo ridare centralità al Teatro Selinus, fino a farlo diventare una Fondazione con una gestione autonoma, poterne fare attività di produzione culturale teatrale. Il Teatro Selinus è un luogo identitario con la città, da qui vorremmo ripartire per far diventare Castelvetrano una città di destinazione per il turista che venga qui perché luogo ricco di cultura, con un patrimonio archeologico e storico interessante. Qui c’è una piazza medioevale di una bellezza straordinaria. Quest’anno inoltre ci sarà il cinquecentenario della nascita di Carlo d’Aragona Tagliavia, di cui parla anche Manzoni nei Promessi Sposi. Era il Principe di Castelvetrano, e tanto del patrimonio immobiliare artistico e la stessa piazza è stato voluto da questo principe illuminato, che aveva girato l’Europa e al tempo molto influente. Con l’organizzatore di questa TOSCA, Claudio Gallina, il rapporto di collaborazione è iniziato il Natale scorso. Abbiamo fatto un bando pubblico, dove abbiamo richiesto presenze importanti, di ambito internazionale, per una lirica di qualità, che potesse fungere da richiamo, stimolo e attrattiva per la ripartenza di un mondo di ampio spettro culturale, che potesse approcciare al nostro teatro. Nel teatro ci sono duecentosettanta posti e, per queste due serate, prevediamo di occuparli tutti”.
Le informazioni sullo spettacolo sono disponibili agli indirizzi www.selinusopera.it e arsnovapa@virgilio.it. Biglietteria on line: www.liveticket.it/arsnovapa