“Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento”, la mostra alla Galleria dell’Accademia prorogata di quattro settimane (fino al 15 aprile). Con fotogallery
A seguito del grande successo riscontrato, sia in termine di presenze che di critica, il direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, ha deciso di prorogare di quattro settimane la mostra da lei ideata e curata, “Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura”, fino al 15 aprile 2018 (nella foto sopra il titolo piviale in velluto a motivo di tronchi fioriti ondulanti, Italia – primo quarto del XV secolo).
Sarà offerta quindi un’ulteriore occasione per conoscere lo sviluppo dell’arte tessile a Firenze nel XIV secolo, vera base per la crescita economica della città. Eccellenza unica nella produzione di lana e successivamente di seta, Firenze costruì ampie ricchezze dai tessuti creati, stoffe lussuose che varcavano i confini arrivando fino ai paesi d’Europa, al Medio Oriente e all’Asia. Enormi investimenti si poterono così realizzare nella produzione artistica, in architettura, nella creazione di oggetti di lusso; le trame preziose delle lussuose stoffe si trasferirono nella raffigurazione delle stoffe nelle tavole e negli affreschi. Il Trecento visse la nascita di un fenomeno nuovo, la moda, originato dall’attenzione all’abbigliamento di lusso, e base del futuro gusto occidentale.
La proroga consentirà di approfondire una fase storica fondamentale per Firenze, attraverso un percorso espositivo di pregio, fatto di tessuti antichi, pale sontuose, codici miniati.
Le vacanze pasquali potranno essere una felice opportunità per una visita al Museo e alla mostra. Le opere prestate alla Galleria dell’Accademia di Firenze da importanti istituzioni museali di ogni parte del mondo sono state tutte confermate per la proroga: il vestitino di bimba in lana proveniente dal National Museum di Copenhagen, realizzato a metà del Trecento e rinvenuto da archeologi in Groenlandia, che apre l’esposizione, e lo sfarzoso piviale del Museo Nazionale del Bargello, che la chiude. E ancora si potrà apprezzare il magnifico intreccio fra tessuto e pittura nei dipinti esposti, fra i quali l’Incoronazione della Vergine e quattro angeli di Gherardo di Jacopo, detto Starnina, prestato dalla Galleria Nazionale di Parma, il Battesimo di Cristo di Giovanni Baronzio, della National Gallery di Washington; il grande Crocifisso del tardo Duecento appartenente alla collezione della Galleria dell’Accademia di Firenze, egregiamente restaurato per l’occasione.
Orario martedì – domenica ore 8.15 – 18.50. La biglietteria chiude alle 18.20
Prezzo € 12,50 – ridotto € 6,25
Sito web www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it