Teatro Goldoni: si presentano al pubblico (dopo le nomine e le polemiche) i nuovi direttori Mario Menicagli (amministrativo) ed Emanuele Gamba (artistico). Prime tracce di lavoro: ottimizzare i costi, intercettare i gusti del pubblico e riconnettere Livorno con i circuiti nazionali e internazionali. La nuova stagione? Forse dal 7 dicembre

Luci di nuovo accese sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Livorno, primo atto di una nuova stagione che tutti si augurano possa ripartire quanto prima: nel corso di una conferenza stampa aperta alla città, il presidente della Fondazione Goldoni – sindaco di Livorno Luca Salvetti insieme all’assessore alla cultura del Comune Simone Lenzi, hanno presentato la nuova Direzione generale del Goldoni come emersa dalla recentissima selezione pubblica per i due ruoli da cui è formata. Una nuova stagione che – si spera – possa avere inizio con una particolare rappresentazione  il 7 dicembre, una data importante per Livorno, perché rappresenta la nascita del grande compositore Pietro Mascagni. (Foto sopra il titolo: la presentazione dei nuovi direttori sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Livorno; da sinistra Emanuele Gamba direttore artistico, l’assessore alla cultura Simone Lenzi, il sindaco Luca Salvetti e Mario Menicagli direttore amministrativo).

Formalmente nominati nella riunione del 9 settembre 2020 dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Goldoni (dopo una prima valutazione dei candidati da parte delle due commissioni tecnico-artistiche incaricate), sono così entrati ufficialmente in carica il 18 settembre Mario Menicagli per la direzione amministrativa ed Emanuele Gamba per la direzione artistica.

 “Tra i settori che hanno avuto uno sprint in questa prima fase del nostro mandato – ha affermato il sindaco Salvetti – c’è la cultura che ci consente di ricostruire un’immagine della città e di dispiegarne potenzialità e sviluppo. Abbiamo stanziato fino ad ora due milioni di euro tra Mostra Modigliani, Effetto Venezia e Mascagni Festival ed ora rinnoviamo un impegno importante per un Teatro che è motore dello spettacolo della città; un Teatro che ha girato ad buon ritmo ma questo deve ancora aumentare. A questa finalità abbiamo guardato per le scelte che oggi presentiamo, che sono state basate sui progetti presentati, ma anche sull’empatia espressa nei colloqui finali. Cercheremo anche grazie a loro di mettere insieme tutte le potenzialità che Goldoni e città esprimono in questo campo”  ed in questo modo – come sottolineato dall’assessore Lenzi – “diamo così attuazione e forza alle linee di mandato per la quale siamo stati eletti”. 

Emanuele Gamba, direttore artistico

Entrambi livornesi, con importanti esperienze maturate negli anni, i neo direttori hanno espresso tutta il desiderio di mettersi in gioco per progetti ambiziosi: “Il Goldoni è il teatro della mia città e mi ha accompagnato in tutta la mia vita – ha esordito Menicagli – da quando sono entrato qui per la prima volta da bambino come spettatore a 8 anni, poi a 18 come orchestrale, violino di spalla a 30, direttore d’ orchestra a 40 ed ora con questo ruolo.  Con Gamba si può attivare un lavoro di coordinamento e condivisione di intenti che non nasce da zero: c’è stato un grande lavoro di chi ci ha preceduto in questi 16  anni dalla riapertura del Goldoni del 2004. Cercheremo di correggere quello che c’è da correggere e se c’è un merito che mi riconosco è quello della velocità operativa e l’ottimizzazione dei costi per offrire una stagione che sappia intercettare il gusto del pubblico ma anche capace di aprirsi a nuove suggestioni ed esperienze.”

“E’ iniziata subito una modalità di lavoro molto incrociata e condivisa – ha subito aggiunto Gamba che non ha nascosto la sua emozione – vedo negli altri operatori parte del corpo organico del Teatro. La mia intenzione è riconnettere Livorno con circuiti nazionali e internazionali per stagioni che sappiano sviluppare la migliore tradizione ed abbiano la capacità di aprirsi alla contemporaneità. Un percorso che intendiamo fare cautamente, per gradi, che vale per tutte le espressioni artistiche dalla lirica alla musica, dalla prosa alla danza, sempre all’insegna della massima qualità”. 

La presentazione dei nuovi direttori, dopo lo strascico polemico per le nomine sulla base di due diversi bandi, ai quali hanno partecipato anche nomi importanti del teatro e della lirica italiani  è avvenuta alla presenza e con la partecipazione dei responsabili tutte le realtà teatrali di cui Livorno è ricca e che hanno animato un primo scambio di opinioni ed intenti con i nuovi direttori del Goldoni. Durante l’incontro al Goldoni per la presentazione, Cristiana Grasso giornalista del quotidiano Il Tirreno ha posto una domanda molto interessante sulla mancata presenza delle donne ai vertici del mondo del teatro: perché vengono nominati sempre uomini? Per il momento non sono state date indicazioni riguardo ai titolo della stagione, durante la quale lirica, prosa e danza devono comunicare. E comunicare significa coinvolgere le realtà cittadine e – come accennato – anche i teatri di altri territori. Non mancherà sicuramente neppure una riflessione sull’effettivo ruolo dei “tre teatri”, ovvero il Goldoni di Livorno, il Verdi di Pisa e il Giglio di Lucca, e sulle loro produzioni. 

MARIO MENICAGLI

Diplomato in violino e in ragioneria, ha svolto attività solistica e di violino di spalla dei teatri di Livorno, Pisa e Lucca, prima di dedicarsi alla direzione di orchestra. In questa veste ha diretto oltre venti diversi titoli operistici in molti teatri nazionali ed esteri, tra cui Livorno, Lucca, Mantova, Adria, Craiova, con attenzione al repertorio verista e di Pietro Mascagni in particolare, autore di cui ha diretto ben sette opere.

Mario Menicagli, direttore amministrativo

La sua attività si è distinta nella duplice veste artistica ed amministrativa, nell’ambito della gestione di Festival, eventi di spettacolo, rassegne e teatri.

Ha diretto infatti per oltre quindici anni l’Istituzione Comunale per la Cultura Clara Schumann di Collesalvetti, unico ente pubblico ad oggetto culturale del territorio nazionale e per cinque anni il Festival “Effetto Venezia” Livorno, in qualità di direttore artistico ed amministrativo.

E’ stato direttore di Corsi di formazione professionale della Comunità europea e direttore artistico e amministrativo del Festival lirico di San Gimignano, della Stagione Lirica del Teatro di Mantova, di Adria  e di altre  note piazze italiane.

Organizzatore di numerosi eventi di musica classica, jazz e pop, ha diretto solisti del calibro di Danilo Rea, Stefano Bollani, Roberto Vecchioni, Ron, Rossana Casale, Alirio Diaz, Marco Fornaciari, Antonella Ruggiero e Simona Molinari.

Con il librettista Lido Pacciardi ha composto musica e parte del libretto di due opere liriche, “Dodici anni dopo – Il sequel di Cavalleria rusticana” e “De’ relitti e delle quarantene”, opera buffa ispirata al periodo del lock-down.

Ha inoltre composto libretto e parte delle musiche di due opere pop, “Il Gatto con gli stivali – l’opera pop” e “Cenerentola – l’opera pop”, attualmente in programmazione al Teatro dell’operetta e del musical di Bucarest.

Nel 1989 ha battuto il record mondiale di vincite televisive rispondendo a domande sulla musica italiana classica, pop e lirica al telequiz “Telemike”.

Diplomato al CET sotto la guida di Mogol come autore di testi, è autore del testo del brano “Come in ogni ora” presentato al Festival di Sanremo 2009.

EMANUELE GAMBA

Attore e regista. Nato a Livorno nel 1970, appena ventenne comincia la sua formazione nella sua città natale e dal 1993 dirige la compagnia teatrale Ars Nova che per molti anni rappresenta il suo prediletto laboratorio di studio e messa in prova.

Nel 1995 si laurea in Storia del Teatro all’ Università degli Studi di Pisa con una tesi intitolata “Il giullare dal medioevo a Dario Fo”, nata dalla collaborazione con la Compagnia Fo/Rame; in questo stesso anno comincia a collaborare come attore e regista con Alberto Fassini, Franco Ripa di Meana, Marina Bianchi, Micha Von Hoecke, Hugo De Ana, Jonathan Miller, Federico Tiezzi, Bob Wilson. Dal 1995 si perfeziona con docenti dell’Istituto Gitis  di Mosca e della Guildhall School di Londra e tra gli altri anche con Gabriella Bartolomei, Riccardo Caporossi, Abbondanza Bertoni, Ornella D’Agostino, Franco di Francescantonio, Marco Martinelli, Marisa Fabbri, Anatolij Vassilev.

Dal 1997 collabora stabilmente con il regista Daniele Abbado a numerose produzioni liriche e di prosa italiane ed estere.

Dal 2001 al 2011 è Direttore Artistico di Fuoricentro, spazio di formazione artistica e spettacolazione, sostenuto e finanziato da Comune di Livorno, Provincia di Livorno e Regione Toscana. Dal 2008 parallelamente all’attività di regista e direttore artistico, è docente di Arte scenica presso i Conservatori di Venezia e Cosenza.

Nel 2010 incontra il musical e la grande opera moderna “I promessi sposi” di Michele Guardì con il quale collabora alla regia del debutto milanese dello Stadio Meazza di San Siro; negli ultimi dieci anni firma la regia di spettacoli apprezzati e applauditi nei maggiori teatri italiani, fra cui “Spring Awakening”, “Truman Capote. Questa cosa chiamata amore”, “Dorian Gray”, “Musica ribelle”, “Viktor und Viktoria”; dal recente incontro con Arca Azzurra e il drammaturgo Francesco Niccolini nascono “Bartleby lo scrivano” con Leo Gullotta (debutto Napoli Teatro Festival 2019) e “Moby Dick” con Luigi D’Elia. (Foto sotto: il pubblico presente sul palcoscenico del Goldoni durante la presentazione dei due nuovi direttori).

ESTRATTO DELLO STATUTO 

DELLA FONDAZIONE “TEATRO DELLA CITTÀ DI LIVORNO – CARLO GOLDONI”

  • La Fondazione non ha scopo di lucro e non può distribuire utili (art.1)
  • Scopi (art.2): la Fondazione persegue finalità civiche e di utilità sociale, promuovendo, formando e diffondendo espressioni della cultura e dell’arte, con particolare attenzione a percorsi di ricerca ed innovazione. La Fondazione in particolare promuove, programma e sostiene l’attività e le iniziative teatrali, liriche e musicali della Città di Livorno, favorendo la crescita culturale della comunità cittadina. 

In tale contesto la Fondazione: a) promuove e gestisce, direttamente o in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, specifiche iniziative rivolte alla formazione e qualificazione professionale di quadri artistici e tecnici nel settore teatrale e dello spettacolo, nonché formazione per insegnanti e docenti; b) cura l’organizzazione e la promozione di progetti speciali, studi, convegni, incontri, ricerche e pubblicazioni, oltre alla tenuta di archivi anche audiovisivi, nell’ambito delle proprie attività istituzionali. 

  • Attività istituzionale (art.3) : 1. La Fondazione sostiene il funzionamento e la gestione del complesso del Teatro Comunale Carlo Goldoni di Livorno, di cui la Fondazione dispone in base ad apposita convenzione stipulata con il Comune di Livorno, proprietario della struttura.

2. La Fondazione, inoltre, programma e realizza le stagioni teatrali, liriche e musicali, anche in

collaborazione con altri teatri o istituzioni, attraverso la realizzazione di produzione proprie o la

distribuzione di spettacoli realizzati da terzi.

3. La Fondazione potrà altresì svolgere altre attività, anche promozionali e complementari d’intesa

con i propri Fondatori e Partecipanti, a cominciare dal Fondatore Promotore, secondo specifici atti

amministrativi e/o convenzioni.

  • Organi della Fondazione (art.11): il Comitato di Indirizzo; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente della Fondazione; l’Organo di Revisione Legale dei Conti.
  • Direzione Generale (art.16): 1. È ufficio della Fondazione la Direzione Generale.

2. Il Consiglio di Amministrazione istituisce la Direzione Generale quale ufficio della Fondazione, distinguendo tra le funzioni amministrativo/gestionali e quelle artistiche e di programmazione. I membri della Direzione Generale dovranno operare nel rispetto degli artt. 12 (Comitato d’Indirizzo – competenze) e 14 (Consiglio di Amministrazione – competenze) del presente statuto. Il Direttore Amministrativo sovrintende alle funzioni del Direttore Artistico e dirige il personale della Fondazione. Il Consiglio d’Amministrazione, all’atto di istituzione della Direzione, ne determina l’articolazione complessiva e le modalità di funzionamento, attribuendo specificatamente mansioni, compiti, poteri e remunerazioni.

3. Il Direttore Amministrativo relativamente ai poteri ad esso conferiti al momento della nomina, ha autonomia decisionale, nell’ambito dei programmi, delle linee di sviluppo della Fondazione e degli stanziamenti approvati, e dell’equilibrio di bilancio. Il Direttore Amministrativo è responsabile operativo della Fondazione e collabora con il Presidente e con il Consiglio di Amministrazione ai fini del buon andamento amministrativo e gestionale della medesima. 

Egli, in particolare: – provvede alla gestione organizzativa ed amministrativa della Fondazione, nonché alla organizzazione e promozione delle singole iniziative approvate, predisponendo mezzi e strumenti necessari per la loro concreta attuazione;

– dà esecuzione, nelle materie di propria competenza, alle deliberazioni degli organi della Fondazione nonché agli atti del Presidente.

Il Direttore Amministrativo partecipa senza diritto di voto alla riunioni degli organi collegiali della Fondazione, nonché ad eventuali commissioni o comitati.

4. Il Direttore Artistico, relativamente ai poteri ad esso conferiti al momento della nomina, è responsabile – nell’ambito dei programmi, delle linee di sviluppo della Fondazione e degli stanziamenti approvati – delle attività culturali, artistiche, e di ricerca ed innovazione della Fondazione e della relativa programmazione, individua e promuove i programmi ed i piani delle attività della Fondazione, curandone la loro esecuzione negli aspetti culturali ed artistici. In tale ambito individua le iniziative culturali, artistiche e promozionali che ritenga opportune per la sviluppo dell’attività della Fondazione. Il Direttore Artistico partecipa senza diritto di voto alla riunioni degli organi collegiali della Fondazione, nonché ad eventuali commissioni o comitati.

5. I membri della Direzione Generale, nell’ambito delle rispettive competenze come delegate dal Consiglio di Amministrazione, dovranno operare nel rispetto dell’equilibrio di bilancio.

  • Presidente della Fondazione (art.18): il Presidente della Fondazione è il Sindaco di Livorno. Il Presidente ha la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi, agisce e resiste avanti a qualsiasi autorità amministrativa o giurisdizionale, nominando avvocati, ferma restando l’articolazione delle deleghe di funzioni ed operative ai sensi del presente statuto. Il Presidente esercita tutti i poteri di iniziativa necessari per il buon funzionamento amministrativo e gestionale della Fondazione. 2. Il Presidente cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private e altri organismi, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione.