Stagione lirica: al Verdi Pisa sta per arrivare (in scena il 24 e 26 gennaio) il Don Giovanni di Mozart firmato dalla regista Cristina Pezzoli e dal direttore d’orchestra Erina Yashima

Tutti lo conoscono per la famosa lista. Il seduttore seriale. Il libertino. Ma nessuno immagina come sarà Don Giovanni diretto da due donne. È quello che accadrà venerdì 24 e domenica 26 gennaio 2020 al Teatro Verdi Pisa. Un nuovo allestimento della celeberrima opera di Mozart firmato dalla direttrice d’orchestra Erina Yashima, allieva della Riccardo Muti Italian Opera Academy e assistente del Maestro alla Chicago Symphony Orchestra, e dalla regista Cristina Pezzoli, diplomata alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, premio Abbiati per il Trittico pucciniano (2000) e nota per la collaborazione con Massimo Castri.

Dopo l’apertura di stagione con L’Empio punito di Melani, il filo rosso del libertino impenitente si dipana a Pisa attraverso la ripresa di quel mito che Mozart ha reso intramontabile: Don Giovanni. La coproduzione, con la Fondazione Stiftung Haydn di Bolzano e Trento, il Teatro Goldoni di Livorno e il Teatro del Giglio di Lucca, vanta un cast di pregio, con alcuni tra i migliori cantanti del panorama italiano: Daniele Antonangeli (Don Giovanni), le tre donne chiave Sonia Ciani (Donna Anna), Raffaella Milanesi (Donna Elvira) e Federica Livi (Zerlina), Nicola Ziccardi (Leporello), Francesco Vultaggio (Masetto), Diego Godoy (Don Ottavio) e Paolo Pecchioli (Il Commendatore). 

“Penso che ogni donna possa facilmente riportare alla memoria i ‘dongiovanni’ con cui ha avuto a che fare – spiega la Pezzoli, che vuole evitare una lettura postfemminista – il Don Giovanni mozartiano esige di essere rappresentato con una maggiore complessità, sospendendo il giudizio morale sulle malefatte dell’empio, alla ricerca del suo nucleo fondativo profondo”. Don Giovanni diviene così un eterno bambino, “un personaggio mosso dal bisogno incessante di gioco e conoscenza, che prende tutto poco sul serio: la vita, le donne, Dio, la morte”. Un Circo Nero ospiterà immagini, visioni, numeri ludici dalla notte delle malefatte sino al momento della punizione divina.

“Immagini riflesse degli esseri umani in tutte le sfaccettature, le opere di Mozart e Da Ponte riescono a cogliere la natura dell’uomo con una finezza infinita, con umorismo, ironia e anche melanconia – aggiunge Erina Yashima – Sono opere di una validità universale, sempre attuali. Non c’è bianco e nero, i personaggi non vanno giudicati, ma l’empatia per i personaggi è tale, che ci riconosciamo nei protagonisti, nel bene e nel male”. 

Nuovo allestimento

Una coproduzione: Teatro Verdi (Pisa), Fondazione Stiftung Haydn (Bolzano e Trento), Teatro Goldoni (Livorno), Teatro del Giglio (Lucca)

Biglietti su vivaticket.it – Infoline: 050 941111

https://www.teatrodipisa.pi.it/biglietteria/opera