Spostate alcune opere di Botticelli, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e altri artisti nelle sale della Galleria Palatina per migliorane la visibilità

“Stiamo lavorando per voi”: un cartello così si potrebbe anche mettere a Palazzo Pitti, più precisamente all’ingresso della Galleria Palatina dove, da marzo scorso, si è lavorato per spostare alcune opere con lo scopo di renderle più visibili ai visitatori, ma anche per seguire meglio il filo logico degli accorpamenti di opere dello stesso artista o dello stesso periodo, che ne arricchisca la fruibilità.  

Nella fastosa Quadreria la presenza di Raffaello Sanzio è stata di molto rafforzatacon l’arrivo del Ritratto virile, di quello del Giovane con pomo e del Ritratto di Leone X, tutti e tre provenienti dagli Uffizi. La visione di Ezechiele è tornata sulla stessa parete sulla quale si trovava fin dal 1828.

P1140520Nella Sala dell’Iliade ha trovato posto, vicino alla finestra e dunque in favore di luce, l’intenso Cavaliere di Malta di Caravaggio. Nella stessa sala la Battaglia di Montemurlo di Giovan Battista Franco, un pot-pourri di citazioni michelangiolesche, trova, più in basso, una maggiore visibilità.
Lunedì 17 settembre 2018 inoltre si è invertita la collocazione, nella Sala di Prometeo, della Madonna con Bambino e san Giovannino di Botticelli, adesso in basso, con i Santi Pietro e Paolo di Ridolfo del Ghirlandaio.  Sempre qui il bel Doppio ritratto di Scuola Fiorentina, proveniente dalla Sala di Giove, ora si trova fra la Madonna adorante il Bambino Gesù di Iacopo del Sellaio e Apollo e le muse di Baldassarre Peruzzi dando alla parete un migliore equilibrio compositivo.

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Il Ritratto equestre di Filippo IV di Diego Velasquez trova infine la sua collocazione nella Sala di Marte, una delle sale dei Pianeti, le principali della Galleria, dove il Ritratto virile (Tommaso Mosti) di Tiziano Vecellio è adesso esposto vicino a altri due capolavori dello stesso autore: La Maddalena e il Ritratto di uomo con gli occhi grigi.

L’apertura della porta fra la Galleria delle Statue e la Sala delle Nicchie permette di godere, dal centro preciso del palazzo, di una straordinaria doppia veduta: verso il Giardino di Boboli, con in primo piano la Fontana del Carciofo, da un lato, e dall’altro verso Piazza Pitti, la chiesa di Santo Spirito e tutta Firenze sullo sfondo.