Sito archeologico di San Gaetano a Vada: la campagna di scavo 2021 riporta in superficie un nuovo “quartiere” di Vada Volaterrana. E per due giorni (il 7 l’8 agosto) va scena la seconda parte del festival “Vivere l’archeologia”

Il sindaco di Rosignano Daniele Donati, l’assessore alla Cultura Licia Montagnani, la direttrice del Museo Archeologico Comunale Palazzo Bombardieri, Edina Regoli e la professoressa Simonetta Menchelli, docente di Archeologia presso il Dipartimento Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, hanno presentato giovedì 5 agosto 2021 i risultati della campagna di scavo 2021 del sito archeologico di San Gaetano di Vada.
Gli scavi hanno portato alla luce i resti di una fontana monumentale con annessa cisterna ed un’area pavimentata che circonda le due strutture, adibite probabilmente a camminamento. Si tratta di un nuovo settore di Vada Volaterrana che si differenzia dal quartiere portuale e retroportuale per la tipologia delle strutture e per il loro orientamento.

“Abbiamo portato in luce – ha spiegato la professoressa Menchelli – un settore della vecchia Vada Volaterrana, in particolare edifici che si connotano in maniera più “urbana”, rispetto agli insediamenti ai quali abbiamo lavorato negli anni passati”
Nonostante le difficoltà logistiche e di tempistica legate all’emergenza Covid, i lavori e gli studi sono proseguiti anche nel 2021, con alcune ricerche e analisi geo-morfologiche del territorio che hanno portato gli archeologi dell’Università di fronte a questa nuova importante scoperta.
“Grazie al georadar e alle analisi dei geologi nella zona – ha proseguito la docente universitaria – siamo andati “a colpo sicuro” perché dalla superficie si notava una netta anomalia del terreno. E infatti non appena abbiamo iniziato gli scavi, sono venuti alla luce una fontana ornamentale, che in origine era ricoperta da lastre di marmo pregiato, una cisterna che serviva da serbatoio per la fontana e un porticato per il passeggio. Si tratta di elementi risalenti al I secolo dopo Cristo che hanno una valenza molto importante. Pur avendo lo stesso metodo di costruzione e la stessa forma architettonica di altri elementi rinvenuti nell’area retro portuale di Vada Volaterrana, sono orientati in modo differente. E l’orientamento delle strutture era fondamentale all’epoca e lo è tutt’ora quando vengono fatte scoperte del genere. Significa, infatti, che abbiamo dato alla luce un altro quartiere, rispetto a quelli già rinvenuti, forse più urbano e abitativo degli altri, dove gli individui che lavoravano al porto vivevano e sviluppavano le proprie attività”.

Particolarmente soddisfatto, ovviamente, anche il sindaco Donati che ha evidenziato la valenza di questo ritrovamento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra l’Università di Pisa e l’Amministrazione Comunale.
In chiusura è stato anche ricordato che sabato 7 e domenica 8 agosto si svolgerà la seconda parte del Festival dell’Archeologia “Vivere l’Archeologia”. Per due giorni, dalle 10 del mattino alle ore 20, l’area archeologica di San Gaetano a Vada si trasformerà in un antico porto romano con un mercato d’epoca ricostruito per l’occasione, dove i visitatori potranno vestirsi e acconciarsi da antichi romani, cambiare i propri soldi in valuta dell’epoca e acquistare prodotti come miele, formaggi e olio, profumi ed altro ancora. Sarà anche possibile consumare alcuni piatti dell’epoca in una vera taberna del porto e osservare gli antichi artigiani al lavoro. Saranno organizzate visite guidate agli scavi e verrà allestito uno spazio bambini dove, grazie al “Giocamuseo” i più piccoli impareranno a costruire antichi strumenti musicali, a combattere i barbari, a gareggiare alle Olimpiadi.