Siena, diciassette mostre nel 2020 fra i Magazzini del Sale e la Galleria Olmastroni. Dal 29 febbraio l’antologica “Anime Sole” con le opere di Giampaolo Talani

Presentato a Siena nella Sala delle Lupe, il calendario delle mostre 2020 ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e alla Galleria Cesare Olmastroni di Palazzo Patrizi (via di Città, 75). “Due splendide location – ha dichiarato il sindaco Luigi De Mossi – che si animeranno di istallazioni e opere d’arte di artisti locali e internazionali. Un carico di meraviglie che aspettano di essere vissute, contemplate e ammirate non solo da tutta la cittadinanza, ma anche dai turisti che verranno a visitare la nostra città. Diciassette le mostre in programma da ora fino a gennaio 2021 che alternano pittura, scultura, fotografia, performance e videoarte: una proposta culturale completa e densa di sorprese in cui si uniscono storia, innovazione, cultura; valori esistenziali e estetici di questa città. Una ricerca filologica complessa che ha portato ad una selezione accurata da parte dei nostri uffici volta a offrire una polivalenza e una visione dell’arte in modo articolato. A dimostrazione che Siena continua ad essere una città d’arte, non solo per la sua storia, ma anche per il suo presente costruito su un dialogo costante con tutte quelle forme creative più contemporanee”.

Ad aprire le mostre in programma, “Per ciò che è” alla Galleria Olmastroni, l’omaggio fotografico all’arte senese, già aperto al pubblico, di Niccolò Kirschenbaum che ha ricordato “quanto questa mostra sia una prova d’amore nei confronti di Siena sebbene la fotografia sia un atto egoistico perché è una restituzione di se stessi attraverso la foto. I miei sono tagli fotografici che esprimono la gratitudine e il sentimento profondo nei confronti di questa città che mi ha accolto e che mi ha formato come storico dell’arte. Mi auguro che questo racconto sia condiviso e compreso da chi deciderà di visitarla”.

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Presente anche Laura Farina, la curatrice della prima esposizione ai Magazzini del Sale di Giampaolo Talani, artista di San Vincenzo, la quale si è detta “felice di essere qui perché questo luogo rappresentava un sogno per Talani. Un sogno che purtroppo non è stato possibile realizzare in vita. Ricordo bene quando venimmo a Siena per la prima volta. Esponeva Antonio Possenti e in quell’occasione Giampaolo valutò questo ambiente in una luce nuova. Fu allora che espresse il desiderio di potervi, un giorno, esporre le sue opere”. E saranno proprio le anime di Talani (a lato, dalla locandina-invito) ad essere esposte, riunite tutte per la prima volta, in questo luogo di grande fascinazione. Insieme ad esse, altra esclusiva, anche tutti i suoi autoritratti. “Opere – come tiene ad evidenziare Farina – che non hanno nulla a che vedere con una questione di super ego, ma ancora una volta incentrate sulla necessità dell’artista di capire e capirsi. Come si traduce nel titolo della mostra stessa: “Anima Sola”. L’anima è infatti la protagonista dei lavori esposti. ‘Sola’ perché Talani rappresenta un unicum, il suo è un linguaggio talmente personale che sarà difficile da replicare. Ma anche il sottotitolo è un ulteriore strumento di comprensione di questo articolato universo personale. Mare, Vento e Memoria: i tre punti fondamentali per la sua ispirazione. Il mare perché nato a San Vincenzo e perché lui stesso diceva di sapere di salmastro; vento perché senza vento non c’è movimento e non c’è quella battigia che lui ha disegnato tante volte, ed infine la memoria. Era una persona malinconica che sentendo il passare del tempo, si è divertito a riprodurlo nei ricordi della sua esistenza”. Laura Farina, dopo aver ringraziato il sindaco e Siena anche da parte della famiglia per l’opportunità data, ha poi concluso augurandosi di riuscire a portare, viste le dimensioni, anche tre cartoni di affreschi che l’artista realizzò. Uno fra tutti quello che raffigura San Bernardino da Siena insieme ad oltre 100 altri personagg.

Dopo il primo appuntamento nei Magazzini del Sale con la mostra “Anima sola” di Giampaolo Talani (29 febbraio – 5 maggio) seguirà quindi l’esposizione di Pino Procopio “Terre di Siena” (9 maggio – 27 giugno); “Del silenzio e della trasparenza” di Vincenzo Scolamiero (4 luglio – 29 agosto); Tano Pisano con “Il gioco del cavallo” (19 settembre – 28 novembre), per concludersi con Carlo Franzoso “Agathos, spazialismo transgeometrico” (12 dicembre – 16 gennaio 2021). Gli allestimenti, ad ingresso libero per i residenti, sono visitabili fino al 29 febbraio e dal 1° novembre al 28 febbraio 2021 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Dal 1° marzo al 31 ottobre sempre dal lunedì al venerdì ma in orario 15-19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.

Mentre nella Galleria Olmastroni già visitabile – come accennato – la mostra fotografica “Per ciò che è” di Niccolò Kirschenbaum (fino al 9 febbraio); “Ma noi chi siamo?” di Alessandra Zini (14 febbraio – 1° marzo); “Forma/ae” di Stefano Vigni (6 – 22 marzo); “Fotograficamente” di Luciano Valentini (1°– 15 aprile); “Mostrami dove vivi”, un progetto curato dall’Istituto Monna Agnese di Siena (24 aprile – 10 maggio); “Riarteco” a cura di Marco Pasqualin (15 maggio – 7 giugno); “Misteri di Siena” di Gina Schenk (12 giugno – 12 luglio); “Magiche sinfonie di colori tra l’onirico e il fantastico” di Paolo Bonetto (17 luglio – 16 agosto); “Giungla urbana” di Amarilli Soriente (21 agosto – 20 settembre); “L’Archivio dell’Invisibile” di Gabriela Acha eFondazione Musei Senesi  (25 settembre – 11 ottobre); “XI mostra di pittura su porcellana” del Laboratorio d’arte dell’Associazione Culturale Achillea (30 ottobre – 22 novembre) ed infine “Magie in legno” di Vittorio Burroni (27 novembre – 6 gennaio 2021).Gli allestimenti sono visitabili gratuitamente tutti i giorni dalle 15,30 alle 18,30.