Siccità e incendi: secondo Coldiretti Toscana due roghi al giorno dall’inizio dell’anno. Prorogato fino al 15 settembre il divieto di bruciare residui vegetali agricoli e forestali
Più di due roghi al giorno in Toscana dall’inizio dell’anno. E’ il pesantissimo bilancio di un 2022 drammatico dal punto di vista climatico caratterizzato da siccità estrema, assenza di precipitazioni, temperature record e giornate ventose che hanno favorito l’innesco di numerosi roghi in tutta la regione: 455 nei primi sette mesi dell’anno, il 77% in più rispetto al 2021 con un incremento nei soli mesi di giugno e luglio del 102%. Tra giugno e luglio le fiamme hanno divorato oltre 2.700 dei quasi 3.100 ettari complessivi andati in fumo in sette mesi tra boschi, pascoli, terreni oltre ai danni alle coltivazioni e strutture agricole e agli enormi disagi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini.
A dirlo è Coldiretti Toscana in riferimento alla proroga da parte della Regione Toscana fino al 15 settembre del divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio toscano. La decisione è stata presa in considerazione del protrarsi di condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di incendi. Condizioni nei confronti del quale Coldiretti Toscana invita i cittadini ed imprese alla massima prudenza, al rispetto dei divieti e a segnalare prontamente eventuali focolari alle autorità competenti (numero verde della Sala operativa regionale 800.425.425 o al 115 dei Vigili del Fuoco).
Ogni rogo – ricorda ancora Coldiretti Toscana – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. A bruciare, insieme ai boschi, sono anche centinaia di ettari di terreni coltivati e pascoli che per un periodo, in conseguenza dei divieti, non potranno essere più utilizzati dagli agricoltori e dagli allevatori già provati dai rincari e dagli effetti della siccità sulle produzioni agricole.
In particolare, oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci, ecc) è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale. Coldiretti Toscana ricorda che la mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di pesanti sanzioni.
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