Sei paia di braccia e mani alte fino a quattro metri: inaugurata la Tonfano l’installazione “Building Bridges” di Lorenzo Quinn. Un messaggio di amore e unità. Sarà visitabile fino al 6 ottobre in piazza XXIV Maggio
Inaugurata in piazza XXIV Maggio a Tonfano Marina di Pietrasanta l’installazione monumentale “Building Bridges” dell’artista italoamericano Lorenzo Quinn. Il cerimoniale è stato aperto da una coreografia di alcune allieve della scuola DanzAarte di Pietrasanta che hanno ballato sulle note della canzone “Senza fine” di Gino Paoli; poi il fatidico taglio del nastro e la serie di interventi istituzionali, aperti dal primo cittadino del Comune di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti: “Oggi anche Marina di Pietrasanta entra a pieno titolo nel circuito internazionale dell’arte che identifica e distingue la nostra città – ha sottolineato – i “ponti” del maestro Lorenzo Quinn sono un inno all’abbattimento delle distanze e all’incontro fra le differenze; per noi, è come se avessero unito idealmente la costa con il centro storico, consacrando quel ruolo di palcoscenico per grandi eventi espositivi e d’intrattenimento che avevamo immaginato per piazza XXIV Maggio, quando iniziammo la sua riqualificazione. Un ringraziamento al ministro Santanchè e all’onorevole Deborah Bergamini: la loro presenza è un incoraggiamento a lavorare con sempre maggiore energia per la nostra terra”.
“Sono molto orgoglioso di presentare la mia scultura ‘Building Bridges’ a Marina di Pietrasanta – ha detto Lorenzo Quinn – perché da qui intendo lanciare un faro di speranza e ispirazione per tutti coloro che la incontrano. Quest’opera d’arte incarna il messaggio senza tempo di amore e unità, esortandoci a trascendere le nostre differenze e connetterci a un livello più profondo. Così come si erge nella bellezza di Marina di Pietrasanta, ‘Building Bridges’ non è solo una struttura fisica, ma un simbolo del nostro viaggio collettivo verso un mondo più compassionevole e unito. Accogliamo il suo messaggio, permettendogli di guidarci nella costruzione di ponti di comprensione ed empatia attraverso tutte le divisioni”.
Sei coppie di braccia le cui mani si intrecciano in maniera decisa, formano un’infilata di sei ponti che idealmente si proiettano verso il mare e si fanno portatori di un messaggio di pace, d’amore e di speranza per tutti, soprattutto per chi, in varie parti del mondo, è alle prese con sofferenze di ogni tipo, in particolare per coloro che non vedono riconosciuti i propri diritti inalienabili.
Le sei paia di mani giunte, che si elevano fino a quattro metri da terra, simboleggiano i nostri bisogni e desideri comuni e “Building Bridges” celebra i sei valori universali dell’umanità, ovvero: Amicizia, per il nostro futuro insieme; Fede, fidarsi del proprio cuore e della propria autostima; Aiuto, per costruire relazioni durature; Amore, lo scopo fondamentale di tutto; Speranza, perseverare negli sforzi meritevoli; Saggezza, per decisioni reciprocamente vantaggiose. La versione di “Building Bridges” che si staglia davanti al pontile è la “gemella” dell’installazione in mostra all’Arsenale di Venezia dove, tra l’altro, Quinn sarà coinvolto in una grande mostra nell’anno della “60a Biennale d’Arte”.
Oltre a ringraziare chi ha reso possibile il posizionamento dell’istallazione, Federica Rotondo ha sottolineato che “l’opera in dialogo col pontile di Tonfano ci ricorda quali sono i valori fondamentali dell’umanità e ribadisce l’importanza dell’arte in tal senso”.
La visione dell’installazione, che rimarrà a Tonfano fino al 6 ottobre 2024, è libera e senza dubbio caratterizzerà le immagini dell’estate 2024 in Versilia.