
SANREMO 2017. Record di ascolti, canzoni senza storia e il portachiavi-tormentone. I big “rimandati”. Fra i giovani ok Guasti e Lamacchia
Ha detto che non ci sarà una quarta volta sul palco dell’Ariston, di sicuro non l’anno prossimo. Ottima mossa quella di Carlo Conti, perché dopo aver superato se stesso, meglio lasciare con la corona del vincitore sulla testa. Perché sì, Carlo Conti da Firenze, insieme a Maria De Filippi (che con i suoi programmi, da Amici a C’è posta per te, sulle reti Mediaset è un asso pigliatutto), nella serata del debutto dell’edizione 2017 del Festival di Sanremo ha superato il 50 per cento di share (per l’esattezza ha fatto il 50,4%) contro il 49 e spiccioli per cento dello scorso anno. Undici milioni e 371mila spettatori contro undici milioni e 134mila. Insomma, la cavalcata sanremese firmata Conti (è conduttore, ma anche direttore artistico) prosegue alla grande per il terzo anno consecutivo mentre Maria De Filippo distribuisce l’ormai famoso portachiavi-tormentone con le fattezze di Carlo. E pensare, ora che abbiamo ascoltato anche le canzoni del secondo gruppo di 11 campioni e dei primi quattro giovani in gara, possiamo dire che la qualità dei brani non è eccelsa, senza che uno riesca ad elevarsi molto sopra agli altri, a parte il caso di Fiorella Mannoia (ascoltata martedì sera) e di altri due o tre artisti (come Marco Masini, seppure non al meglio della forma, e Francesco Gabbani, vincitore nel 2016 fra i giovani, sul palco con un gorilla ballerino). Senza tralasciare le esecuzioni che, spesso, incorrono in errori più o meno evidenti.
Per quanto riguarda la gara e i giovani, le giurie hanno decretato l’uscita di Marianne Mirage che ha cantato “Le canzoni fanno male” e di Braschi che ha presentato “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Hanno passato il turno il pratese Francesco Guasti con “Universo” e Leonardo Lamacchia con “Ciò che resta”.
Per i campioni a notte fonda le giurie hanno detto no a Bianca Atzei, Nesli e Alice Paba, Raige e Giulia Luzi. Torneranno in gara per una sfida Co n i tre big eliminati martedì.
Ci sono comunque gli ospiti a tirare su l’audience. Non è cosa di tutti i giorni avere sul palco Robbie Williams che ha cantato il singolo “Love My Life” e sul palco ha baciato all’improvviso Maria De Filippie. E poi Francesco Totti, alias Er Pupone, l’idolo della Roma e dei romanisti, che nella sua carriera ha infilzato 14 volte la porta della Fiorentina, la squadra del cuore di Conti, che proprio martedì fra una presentazione e l’altra sul palco dell’Ariston, rientrando dietro le quinte, l’ha vista perdere per 4-0, proprio per mano della Roma. Un po’ calciatore e un po’ showman, spigliato e divertente. Non è mancato, in una delle città colpite dai furbetti del cartellino, l’integerrimo impiegato statale arrivato dalla Sicilia dopo 40 anni di lavoro durante i quali non si è mai assentato per malattia. Quindi Giorgia, una creatura musicale nata a Sanremo, che da ospite d’onore ha ricevuto molti applausi, grazie anche al medley dei suoi più grandi successi. E l’attore Keanu Reeves direttamente da Hollywood, fra intervista di rito e musica rock (con lui al basso). Prima di Flavio Insinna, Enrico Brignano e Gabriele Cirilli, un po’ comici e un po’ vecchio varietà.
Seconda serata e secondo siparietto (in diretta da Milano con proiezione sul un maxi schermo sul palco dell’Ariston) di Maurizio Crozza. Molto meno politico e potente della prima sera, ma sempre graffiante. Nei panni del presidente Mattarella ha affidato a Carlo e Maria “il compito formare il nuovo governo” dopo aver sciolto le Camere e aver mandato a casa il premier Gentiloni. “Agli esteri può andare Al Bano al posto di Alfano, c’è una lettera di differenza, ma ci guadagnerebbe l’inglese”. E poi Er Pupone (“ha 40 anni e lo chiamano ancora così”) e la bassa natalità nel nostro Paese. Ha preso spunto dalla ragazza veneta incinta che è stata assunta per i suoi meriti, una notizia finita in prima pagina “come se Trump limonasse con un messicano”. E l’appello: “Italiani, appoggiate il telecomando, avvicinatevi al partner, t…. e fate figli”.
LE PAGELLE DEI CAMPIONI
BIANCA ATZEI, “Ora esisti solo tu” — voto 5
MARCO MASINI, “Spostato di un secondo” — voto 7
NESLI e ALICE PABA, “Do retta a te” — voto 5,5
SERGIO SYLVESTRE, “Con te” — voto 5,5
GIGI D’ALESSIO, “La prima stella” — voto 5
MICHELE BRAVI, “Il diario degli errori” — voto 6,5
PAOLA TURCI, “Fatti bella per te” — voto 7
FRANCESCO GABBANI, “Occidentali’s Karma” — voto 6,5
MICHELE ZARRILLO, “Mani nelle mani” — voto 5,5
CHIARA, “Nessun posto è casa mia” — voto 6,5
RAIGE E GIULIA LUZI, “Togliamoci la voglia” — voto 5,5