Rosignano, al Centro Culturale Le Creste presentazione del Fondo Librario Solvay. Oltre duemila volumi, due dei quali (in francese) sono edizioni rarissime. Intervento del professor Santagata
Sarà presentato venerdì 5 aprile 2019 alle 21,15 il Fondo Librario “Solvay”, una collezione di 2.250 volumi che comprende testi dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento. La collezione, caratterizzata da volumi rilegati in pelle, prevalentemente nera, con titoli impressi a oro sulla costola, è un nucleo storico creato dalla Società Solvay nel corso degli anni, legato alle attività culturali della comunità, che avevano un fulcro nel Teatro Solvay di Rosignano. E’ stato custodito dall’associazione Università Popolare nei locali della loro biblioteca presso il teatro finché è stato acquisito dalla biblioteca comunale tramite donazione dell’associazione stessa.
Il fondo comprende più di 2.000 monografie e una piccola sezione di periodici, ed è caratterizzato da moltissime opere in francese, inglese, tedesco, italiano, prevalentemente di letteratura, che rispecchiano un’apertura al panorama internazionale. Ci sono inoltre edizioni ottocentesche pregiate, come i romanzi storici di Francesco Domenico Guerrazzi, oggi introvabili, quali la Vita di Francesco Ferruccio (1865) e una notevole serie di volumi degli anni Venti e Trenta del Novecento.
La parte più cospicua del fondo è composta da circa 600 testi di narrativa,70 di poesia e opere teatrali in lingua francese, probabilmente in relazione alla comunità francofona legata all’insediamento produttivo Solvay (di provenienza belga) agli inizi del Novecento. A fianco dei testi di Honoré de Balzac, Alphonse Daudet, Victor Hugo, Marcel Prévost, Emile Zola ci sono autentiche rarità come i volumi di A. Hermant, Confession d’un homme d’aujourd’hui (edito da Albin Michel, non datato, copia numerata in tiratura di 10 esemplari) e di Jean Bertheroy, L’ascension du bonheur (data desunta 1908), edizioni che non sono in possesso della Biblioteca Nazionale di Firenze e neppure della Biblioteca Nazionale Francese.
Tra i 70 testi del settore scienze sociali c’è un nucleo cospicuo di opere di Benito Mussolini che toccano temi fondamentali del periodo, come L’aviazione fascista, Economia fascista, I lavori pubblici, La politica demografica…, Il problema ebraico: risposta a Paolo Orano di Ovazza del 1938 e il volume Italia, Roma e Papato: nelle discussioni parlamentari dal 1860 al 1871.
Circa 500 sono i volumi di letteratura italiana di autori classici quali Ariosto, Goldoni, Manzoni, Fogazzaro, Carducci, D’Annunzio, Aleramo, Deledda, Moravia, con prevalenza di scrittori in voga negli anni Venti e Trenta del Novecento e testi contenenti pregevoli xilografie. Tra i libri di pregio c’è la prima edizione di Ricordi di un impiegato di Federigo Tozzi (1927) e Selva d’amore: poesie di Sibilla Aleramo autografato dall’autrice. Oltre 300 sono i testi letterari in lingua inglese di autori anglosassoni (circa 150, di Bernard Shaw, Cronin, Forester, Hilton, ed altri) e americani (circa 170 volumi, tra i quali Caldwell, London, Steinbeck, Wellman) e circa 100 in lingua tedesca (tra gli altri, di Schiller, Kirst, Remarque).
Circa 300 sono i volumi di geografia generale e di storia, con racconti di esplorazioni in Africa e al Polo, impressioni di viaggio e sugli usi e costumi di popoli stranieri; libri di storia d’Italia e del mondo (circa 100). Un centinaio sono i testi di filosofia, psicologia e pedagogia, una trentina di religione (biografie di santi e apostoli), e circa 70 di astronomia, fisica, scienze zoologiche, chimica e tecnologia. Infine circa 40 volumi sono dedicati alle arti, con biografie e saggi sulla musica, la pittura e la scultura e una ventina sono testi latini e greci antichi. Tra i periodici sono presenti L’ illustration: journal universel (1917-38) e L’illustrazione italiana: rivista settimanale degli avvenimenti e personaggi contemporanei sopra la storia del giorno, la vita pubblica e sociale, scienze, belle arti, geografia e viaggi, teatri, musica, mode (1917-37).
- La presentazione al Centro Culturale Le Creste di Rosignano Solvay inizia alle 21,15 con il saluto del sindaco Alessandro Franchi, l’intervento di Simona Vanni (bibliotecaria de “Il Cosmo”) che descrive la collezione, segue una conversazione con Marco Santagata, studioso di letteratura italiana, narratore, storico e critico letterario, che insegna all’Università di Pisa. L’ingresso è libero.