Quattro novelle popolari toscane trasformate da Vichi, Carabba, Falchi e Garamanti: al Teatro Topical di Montespertoli. A Castellina Marittima ci sono Andrea Kaemmerle e “Insalata Con Dita”
I quattro scrittori toscani hanno recuperato le antiche novelle popolari “L’assassino senza mano”, “Bellinda e il mostro”, “La ragazza mela” e “Dodicino” per trasformarle in storie nuove e moderne. Mantenendo la logica della fiaba originale hanno creato qualcosa di molto attuale, per tematiche e contenuti, con un linguaggio che, a tratti, diventa slang di giovani di oggi.
Marco Vichi trasforma “L’assassino senza mano” in “Disobbediente”, il racconto di una nonna a sua nipote sulle sue terribili esperienze di vita vissuta nei mitici anni ’60, la lotta per l’emancipazione, la violenza e le drammatiche difficoltà delle donne. Nelle mani di Enzo Fileno Carabba, la più nota fiaba toscana, “Bellinda e il mostro”, diventa “Bellezza in scatola”, con personaggi che combattono più dall’interno dei loro pensieri che contro nemici reali: le ossessioni, le compulsioni, il panico e le ansie.
Anna Maria Falchi parte da “La ragazza mela” e nasce “Melina”, con un nuovo stile caustico e ironico che racconta la maturità sessuale e l’accettazione di un nuovo sé. Gianni Garamanti trae spunto da “Dodicino” per creare “I colori del tramonto“ in cui si parla di immigrazione, di esclusione e di senso di appartenenza a una comunità, di lavoro, di violenza e soprusi, di connivenza e intolleranza.
Sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Nuovi Pubblici 2018”, il progetto “La novella ‘un è bella se sopra ‘un ci si rappella” è stato presentato da ASD Dance Performance ottenendo un co-finanziamento. Partner organizzativo del progetto è MUNAR – Museo della Narrazione APS.
Associazione Artemisia onlus sostiene il progetto “Storie crudeli” per le tematiche trattate specificamente sulla violenza contro donne e minori. A ogni rappresentazione cerca di essere presente con i propri volontari per mostrare le proprie iniziative, attestando l’impegno e il suo encomiabile supporto in situazioni sociali difficili o complesse.
Venerdì 12 aprile 2019 – ore 21.15
E’ consigliata la prenotazione per telefono (320.4084797) o via mail info@museodellanarrazione.it
SITO WEB: www.storiecrudeli.it
INSALATA CON DITA
Ecco la follia che prende carta e penna e regala pagine di surrealismo comico ed incendiario. Sabato 13 aprile 2019 alle 21,30 al Teatro Niccolini, in Via Marconi 3 a Castellina Marittima (Pisa), va in scena l’ironico spettacolo “Insalata Con Dita”. Di Alessandro Schwed, con Andrea Kaemmerle. Per la rassegna ‘Assaggi di primavera in teatro’. A cura di Guascone Teatro con il contributo del Comune di Castellina Marittima.
La mano che muove la penna, appunto, è del celebre Alessandro Schwed, romanziere di origini ebraico ungheresi, il famoso Jiga Melik del cattivissimo giornale Il Male. Il testo è stato scritto su misura per Andrea Kaemmerle che a suon di piccole e scusate provocazioni ed improvvisazioni arriva a svelare al pubblico realtà abnormi e futuribili.
Informazioni e prenotazioni al 3280625881e al 3203667354. Ingresso unico euro 5. Dalle 21, degustazioni ed altre sorprese gastronomiche, buon vino e prelibatezze di stagione. La mini rassegna prosegue con un secondo appuntamento, sabato 11 maggio alle 21,30 con La serpe d’oro che propone il concerto teatrale ‘D’amore, d’anarchia e di altri virus’.
“Insalata Con Dita” gira da diverse stagioni e riesce a mantenersi molto comico ed attuale, una riflessione mai noiosa sulla nostra mostruosità, sulla nostra voglia di fare i conti con la nostra parte criminale ed istintiva. Una rappresentazione esorcizzante e liberatoria, politicamente e socialmente scorretta e mai banale. A fine opera, piccolo delizioso spuntino con il pranzetto cucinato in scena. Lasciatevi un posticino nel vostro stomachino. In tutto questo nessuna parolaccia, nessuna volgarità, nessuna bassezza. Si può essere mostruosamente comici, teneri, deliziosi. Insomma siamo tra persone squisite.
Ad unire i due in questa impresa sono stati l’amore per l’umorismo dell’Est, la graffiante ironia e la voglia di giocare con il pubblico e di solleticarlo. Lo spettacolo è surreale, spietato e comico. La storia di un uomo che decide di fare outing, confessare un suo piccolo difetto che poi potrebbe rivelarsi non accettato.
Un testo originale, un gioco di specchi e di scatole cinesi che alla fine smaschera lo svuotamento di valori di questi giorni. Un immergersi a tuffo nel mondo del ridicolo e del grottesco come ultimo appello ad una esigenza di sincerità. Il pubblico sarà testimone di una confessione inascoltabile, niente sarà più come prima. Ridere a crepapelle delle cattive abitudini e far pace con i più intimi istinti.
Lo spettacolo è una produzione di Associazione Internazionale di Teatro Guascone.