Progetto Will/ Educare al futuro: così 100 famiglie hanno imparato a risparmiare in piena emergenza COVID-19. Risparmio medio di 5,2 euro a settimana e aiuto concreto alla formazione dei figli

Sono 100 le famiglie che sono entrate a far parte di Will- Educare al futuro nel territorio dell’area metropolitana di Firenze. Il progetto, che si svolge in quattro regioni, è selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini e cofinanziato da: Fondazione CR Firenze, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione di Sardegna, Fondazione TerCas. Il suo obiettivo è quello di sostenere le carriere scolastiche e la formazione degli studenti appartenenti a famiglie con basso reddito, dalla fine della quinta elementare all’inizio delle superiori. 

Le quattro fondazioni e l’impresa sociale Con i Bambini, considerato il livello allarmante della povertà educativa dei bambini e dei giovani in Italia, sostengono questo progetto con un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro. 

Da un anno circa è iniziato il percorso di educazione finanziaria delle 100 famiglie dell’area fiorentina, grazie al supporto operativo di Fondazione Solidarietà Caritas Onlus e Diaconia Valdese. Si tratta di famiglie con figli iscritti alla Scuola Secondaria di Primo Grado, con ISEE fino a un massimo di 17.500 euro. Il progetto prevede un aiuto economico da parte di Fondazione CR Firenze che premia il risparmio all’interno del nucleo famigliare. Ogni famiglia che aderisce a Will ha quattro anni di tempo per mettere da parte fino a 1.000 euro, con piccoli risparmi settimanali da 1 a 6 euro, da dedicare alle spese di formazione del figlio/a. Quando la famiglia ha bisogno di pagare una spesa scolastica o extrascolasticacWill quadruplica la cifra risparmiata necessaria a quella specifica spesa. Il risparmio settimanale medio osservato ammonta a 5,2 euro (su un massimo di 6 euro). Tutto questo grazie a una app per la gestione del risparmio e delle spese.  

In media i comportamenti delle famiglie non sono cambiati durante il momento più acuto della pandemia Covid-19, in relazione alla quale non si è riscontrata alcuna contrazione dei risparmi effettuati. Nel breve periodo considerato, le famiglie hanno cominciato a sfruttare il meccanismo di incentivazione fornito dal programma per acquistare i beni o i servizi ritenuti necessari per le attività legate alla scuola dei figli.  

Si nota un evidente riorientamento delle scelte di spesa delle famiglie registratosi durante i mesi di sospensione delle attività didattiche in presenza da voci quali “libri” o “attività sportive” verso quei beni o servizi essenziali in una fase di didattica a distanza, e cioè: computer, tablet o connessioni internet. Le spese legate a tecnologie digitali sono aumentate sensibilmente (quasi 100,00 € in più in media), per poi fermarsi alla fine della scuola.  

La pandemia di Covid-19 ha impattato su una molteplicità di aspetti della vita economica e sociale. Tra le fasce più colpite vi sono senz’altro i minori, da un giorno all’altro catapultati dalla normalità delle attività scolastiche in presenza alla didattica a distanza. A fronte delle difficoltà della pandemia le famiglie di Will hanno avuto invece la possibilità di consolidare l’impegno sulla formazione e hanno avuto economicamente la possibilità di acquistare la strumentazione per seguire la didattica. Inoltre i ragazzi hanno avuto il supporto di un tutor individuale che ha seguito i minori durante il periodo di lockdown sostenendoli nella didattica, e al termine della scuola nell’eventuale recupero scolastico. In questo contesto Will ha mosso i suoi primi passi e ha potuto mettersi da subito alla prova come strumento di contrasto alla povertà educativa.  

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