Progetto Ulisse, una quindicina di detenuti del carcere delle Sughere di Livorno coinvolti in un progetto di pet therapy. Con l’associazione Do Re Miao!, l’Enpa e la coop Melograno che gestisce il canile municipale “La cuccia nel bosco”
Sono una quindicina i detenuti della casa circondariale Le Sughere di Livorno coinvolti nella quarta edizione del Progetto Ulisse, percorso di pet therapy organizzato dall’associazione Do Re Miao! con il sostegno economico di Enpa (Ente nazionale protezione animali), il patrocinio del Comune di Livorno e la collaborazione della cooperativa Melograno gestore del canile municipale di Livorno “La cuccia nel bosco”. (Nelle foto due momenti della presentazione dell’iniziativa).
Il progetto prevede la partecipazione dei detenuti ad un corso nel quale la teoria si unisce alla pratica, messa in atto sul campo con gli animali dell’associazione e con alcuni cani del canile comunale di Livorno, per acquisire le nozioni di educazione e gestione del cane, al termine del quale sarà rilasciato un certificato di partecipazione.
Prevista inoltre la possibilità per quei detenuti-corsisti ai quali è riconosciuto il beneficio di uscire dal carcere di mettere in pratica al canile comunale “La cuccia nel bosco” quanto appreso durante i mesi di formazione.
La presenza del cane facilita il dialogo e l’apertura dei soggetti coinvolti in quanto tocca e attiva una sfera di relazione non vicariabile da altre esperienze e quasi sempre collegata ad un’immagine positiva e sana di sé. Il cane, per sua natura socievole e bisognoso di attenzioni, predispone il soggetto coinvolto all’interscambio comunicativo ed emotivo, richiama e convalida competenze acquisite in passato con cani di proprietà, dà prova di fiducia incondizionata, gradisce e stimola il contatto fisico spostando l’asse dell’attenzione dal disagio al benessere, dalla richiestività alla disponibilità, genera un circuito virtuoso di scambio di informazioni con gli operatori (conduttori dei cani) che vengono riconosciuti come figure professionali a loro volta non giudicanti in quanto non chiamate a intervenire direttamente sulla persona, se non in senso educativo per quanto riguarda la corretta modulazione dell’incontro con i cani.
Attraverso l’Educazione Assistita con gli Animali, il progetto mira a promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà.
L’attestato dichiarerà l’apprendimento delle competenze di gestione ordinaria del cane, un primo passo per chi volesse cercare lavoro in ambito cinofilo.
In ogni caso si tratta di conoscenze utili, essendo molti i detenuti che possiedono un amico a quattro zampe.
E proprio le persone detenute, i cui amici pelosi sono ospiti de “La cuccia nel bosco” potranno chiedere di ricevere la visita dei loro amici a quattro zampe: l’associazione Do Re Miao! provvederà infatti ad accompagnare i cani in carcere rendendo così possibile l’incontro.