Prima esecuzione assoluta al Teatro Celebrazioni di Bologna dell’opera da camera “Cecè”. Musica di Bruno Moretti, libretto di Roberto Polastri

È una prima esecuzione assoluta, su commissione del Teatro Comunale di Bologna, al centro della sezione sul Duemiladiciotto che la terza edizione di Bologna Modern – Festival per le musiche contemporanee dedica alla creatività musicale odierna e alle influenze su di essa della stagione sessantottina. Si tratta dell’opera da camera Cecè, su musiche di Bruno Moretti e libretto di Roberto Polastri, con la regia di Maria Paola Viano, in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna venerdì 19 e domenica 21 ottobre 2018 alle 20.30.

Bruno Moretti
Bruno Moretti

Cecè, protagonista dell’omonima commedia di Luigi Pirandello, è un viveur avvezzo a imbrogliare con il cinismo e la sfrontatezza tipici dell’Italia dei primi del Novecento, così simile a quella odierna. Alla guida dell’Orchestra del Comunale di Bologna (nella foto sopra il titolo  ph. Rocco Casaluci) è chiamato lo stesso Polastri, che ha diretto al Festival di Glyndebourne e nella Sala Čajkovskij di Mosca e che è salito sul podio di prestigiose compagini come la London Philharmonic Orchestra e l’Orchestra of the Age of Enlightenment.

L’opera, che vede tra i protagonisti interpreti che hanno preso parte ai corsi di alto perfezionamento della Scuola dell’Opera del TCBO, sarà introdotta dall’atto unico L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello, ovvero un colloquio sul senso del vivere tra un uomo condannato a morte certa da un morbo e un avventore invischiato in una quotidianità convenzionale e incolore. In questa messinscena il personaggio dell’avventore e quello di Cecè coincidono, in modo da dare una continuità narrativa all’antefatto recitato e all’opera da camera vera e propria. A interpretare L’uomo dal fiore in bocca, riadattato da Maria Paola Viano, ci saranno Andrea Rodi e gli allievi della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”.

Roberto Polastri_@Giorgio Bianchi – Comune di Bologna
Roberto Polastri (ph. Giorgio Bianchi)

«Sia ne L’uomo dal fiore in bocca che in Cecè – dice la regista Maria Paola Viano – così come negli altri frammenti di testo estrapolati da drammi e novelle pirandelliani, è la presenza ingombrante della morte a schiacciare i personaggi. Nella realtà superficiale della vita ce n’è un’altra “oscura, orribile: quella vera”. Le città divenute massimamente non-luoghi (quartieri dormitorio, ospedali, campi profughi, stazioni ferroviarie, aeroporti, supermercati, catene alberghiere) sono popolate da agonizzanti Cecè. Impegnati costantemente in inutili occupazioni, che servono a distrarli dall’angoscia e ad impedir loro di pensare al vuoto della morte, costoro “vivono per vivere, senza sapere di vivere”. Nessuna risposta, nessun conforto grazie ad un ordine morale seppure sovversivo. Attori di una danza macabra, – conclude la regista – immersi in una prospettiva esclusivamente orizzontale, questi vivi morenti vagano in un claustrofobico universo-obitorio nel quale l’eros è l’unico esorcismo possibile».

I biglietti – al prezzo di 10 euro – sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Celebrazioni e del Teatro EuropAuditorium (dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00) e online su Vivaticket. Nei giorni di spettacolo anche a partire da un’ora prima presso il Teatro Celebrazioni.
16.10.2018