Dalla Corsica i libri di Albiana. E in Cattedrale a Pisa i canti sacri insulari con A Cumpagnia
Dal 10 al 12 novembre 2017 al Palazzo dei Congressi di Pisa va in scena l’appuntamento con il Pisa Book Festival dove, quest’anno, l’ospite d’onore è la Finlandia. Ma fra gli stand che animeranno il Festival ci sarà anche quello di Albiana, casa editrice còrsa con sede ad Ajaccio che già da alcuni anni ha scelto l’appuntamento con l’editoria indipendente pisana per presentare i libri del suo catalogo, che offre testi non soltanto in francese, ma anche in lingua corsa, l’antico idioma che caratterizza l’insularità del popolo còrso. Nata nel 1983, le Éditions Albiana contano oltre trecento titoli in catalogo, molti dei quali raccontano la Corsica nelle sue mille sfaccettature storiche e d’attualità.
Fra l’altro, durante il Pisa Book Festival presso la Casa Corsa – Stand Albiana venerdì 10 novembre 2017 ci sarà (alle ore 12) l’inaugurazione della mostra “U Messaghjeru mutu” e un aperitivo con l’editore Bernard Biancarelli e gli autori Yannik Stara e Carmin Belgodere. Alle 14 dello stesso giorno, Book Club, appuntamento con il Translation Day – “U Messaghjeru mutu”, atelier di traduzione, coordina Barbara Sommovigo dell’Università di Pisa.
Sabato 11 novembre, invece, l’appuntamento è alle ore 14 in Sala Pacinotti con “Da Giuffà a Grossu minuto: l’umorismo se ne ride dei confini”, conversazione con Ghjiseppu Turchini e Francesca Maria Corraso, specialista del mondo arabo, autrice di opere consacrate a Giufà il siciliano, a cura di Albiana. Domenica 12 novembre, infine, presso la Sala Fermi del Palazzo dei Congressi incontro “Corse Toscane: l’economie en partage”, riflessione sui rapporti economici fra la Corsica e la Toscana. Intervengono Marie Antoinette Maupertuis, consigliere territoriale della Corsica (incarica del turismo), Tommaso Luzzati, Alga Foschi, David Burlassi e Joseph Martinetti. Conduce Marco Cini.
Ma la presenza degli ospiti còrsi in Toscana, nei giorni del Book Festival, esce anche dagli spazi del Palazzo dei congressi per spostarsi nella Cattedrale pisana dove l’11 novembre alle 20.30 è in programma una serata di Canti Sacri con l’ensemble A Cumpagnia, gruppo specializzato in canti e polifonie corse.
Il concerto, infatti, si intitola “Pulifunie corse. Canti sacri”. Protagonista la musica sacra còrsa, eseguita dall’ensemble A Cumpagnia (nato alla fine degli anni Settanta) che proporrà per il pubblico italiano alcune composizioni sacre tradizionali dell’isola. Il concerto, organizzato da Éditions Albiana, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.
La musica tradizionale còrsa è oggetto da parte di studiosi e musicisti di una vera e propria riscoperta che negli ultimi anni ha portato a rivalutare e a cercar di far conoscere oltre confine questo patrimonio musicale, estremamente ricco e interessante. Tra le composizioni tradizionali, la Paghjella è stata dichiarata nel 2009 patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il concerto costituisce dunque un’occasione rara e preziosa per conoscere, nello splendido contesto della Cattedrale di Pisa, questa tradizione musicale così poco conosciuta. In programma per il concerto pisano alcune composizioni sacre provenienti sia dal repertorio popolare che da quello francescano del XVI e XVII secolo. Saranno eseguiti Les Chants de la Semaine Sainte, canti legati a quello che è il momento di comunione religiosa e popolare più importante della società còrsa, la Settimana Santa; la Messa di Rusiu, la Messa di Sant’Amanza e Dio vi salvi Regina, canto dedicato alla Vergine Maria, adottato come inno nazionale della Corsica dal 1735, quando venne proclamata l’indipendenza della nazione, sotto la protezione della Vergine Maria.
A Cumpagnia, fin dal momento della sua costituzione, ha avuto l’idea di dare continuità e sostanza ai lavori di ricerca avviati dall’associazione E voce di u Cumune. A Cumpagnia è costituita sia da cantanti che da musicisti, uniti dal desiderio di preservare il patrimonio musicale della Corsica. Si tratta di voci, polifoniche o monofoniche, che ci restituiscono il repertorio di canti sacri, sia quelli popolari che quelli Francescani, e dei canti profani, come la Paghjella, il Madrigale, i Terzetti, i lamenti e i canti d’amore. A Cumpagnia utilizza gli strumenti tradizionali della Corsica, quali la cetera (la cetra corsa, caduta in disuso all’inizio del ‘900), la pirula, la pivana, la cialembella, il timpanu e la cassella (percussioni). Grazie, infatti, ad un lavoro di studio e di restauro da parte di un gruppo di maestri liutai, questi strumenti sono tornati al loro antico splendore. A quelli tradizionali, l’ensemble affianca inoltre strumenti classici come il violino, il clarinetto o la tromba, che i musicisti suonano in una modalità tutta particolare, che arricchisce il colore e il timbro delle voci.
Per informazioni / tel. 050 835011/12 – info@opapisa.it