“Pinocchio” in prima nazionale del Teatro Goldoni di Firenze. Un progetto di Opus Ballet e Giardino Chiuso con Versiliadanza, Fabbrica Europa e Maggio Musicale. In scena dodici danzatori

Va in scena sabato 16 marzo 2019 in prima nazionale al Teatro Goldoni di Firenze alle ore 20,00 lo spettacolo Pinocchio, frutto del percorso di collaborazione artistica iniziato nel 2018 di Opus Ballet, diretto da Rosanna Brocanello, e Giardino Chiuso, diretto da Patrizia de Bari e Tuccio Guicciardini e realizzato in coproduzione con Versiliadanza e con Fondazione Fabbrica Europa, ed in collaborazione con Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino.

  • Lo spettacolo prevede una replica domenica 17 marzo alle ore 16,30 ed è programmato per le scuole in quattro matinée che si snodano dal 12 al 15 marzo alle ore 10.30.
  • In scena dieci sono i danzatori : Tamara Aydinyan è l’interprete armena, proveniente dalla compagnia  Small Theatre/NCA di Yerevan, che incarna Pinocchio, affiancata da Leonardo Diana, Lorenzo Di Rocco, Isabella Giustina, Gianmarco Martini Zani, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Riccardo Papa , Françoise Parlanti e Jennifer Rosati. Lo spettacolo si avvale della partecipazione straordinaria dell’attore Virginio Gazzolo che recita testi da Collodi, Kleist, Rilke, Hugo, Baudelaire,Meyerhold . Firma la coreografia Patrizia de Bari, la drammaturgia è curata da Tuccio Guicciardini, i video creati da Andrea Montagnani, i costumi disegnati da Santi Rinciari.

Riproporre un Pinocchio in danza, uno dei personaggi più conosciuti al mondo, non è mai banale. Il celeberrimo burattino di legno è stato protagonista di innumerevoli letture sceniche, dal teatro alla danza, dal musical al cinema, con più o meno fortuna, con più o meno correttezze drammaturgiche, con più o meno rispetto per il fantastico e controverso personaggio collodiano; ma è proprio questa facoltà camaleontica che ha contribuito a costruire il suo indiscusso successo. Sezionato, ridotto, stravolto, rivolto, Pinocchio riesce sempre, da buona “birba”, a mantenere la sua coerenza, il suo impertinente sguardo di burattino, il suo buon nome.

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Grazie a questa sua generosità interpretativa anche questo lavoro vuole far rivivere il suo mondo ma con una distinta direzione immaginifica e simbolica. Nello spettacolo Pinocchio prende forma, si modella sulle necessità espressive contemporanee, il ceppo di legno prende vita per raccontarsi sotto una luce ancora diversa.

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Le parole di Kleist che aprono lo spettacolo, tratte dal “Trattato delle marionette” – dichiara Tuccio Guicciardini, autore della drammaturgia – ci danno l’opportunità di situare immediatamente il nostro Pinocchio in una lettura intuitivamente riconoscibile. La marionetta si colloca tra il divino e il terreno, ricreando continuamente quella fase irripetibile che viene spesso coniugata con l’opera d’arte, la stessa condizione soprasensibile dell’artista, che percepisce la realtà quotidiana con alti punti di vista, libero, per quanto possibile, da retaggi sociali e umani, nella condizione di un “quasi” semidio”

Un legno magico, quindi, misteriosamente e consapevolmente apparso nella bottega di Mastro Ciliegia pronto per una nascita meravigliosa, intricante e fantastica di un personaggio che trascende inequivocabilmente dal quotidiano umano e immediatamente pronto per una fuga verso la scoperta e la ingenua curiosità di far parte del mondo terreno. Sincero e dispettoso verso l’umanità e il mondo, Pinocchio, qui è il riflesso dell’artista, scruta curioso e pieno di aspettative tutto quello che accade intorno a lui. Ma tutte le sue disavventure e la sua voglia di libertà lo porteranno, suo malgrado, ad assoggettarsi completamente al mondo terreno, scegliendo di diventare di carne e ossa e accettando l’anonimato della massificazione, praticamente annientando la sua parte “divina” in favore di quella umana.

***COB/Compagnia Opus Ballet e Compagnia Giardino Chiuso

PINOCCHIO

Teatro Goldoni, via Santa Maria 15, Firenze

sabato 16 marzo ore 20.00 – domenica 17 marzo ore 16.30

matinée per le scuole dal 12 al 15 marzo ore 10.30

interpreti Tamara Aydinyan, Leonardo Diana, Lorenzo Di Rocco, Isabella Giustina, Gianmarco Martini Zani, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Françoise Parlanti, Jennifer Rosati

con la partecipazione straordinaria dell’attore Virginio Gazzolo

coreografia Patrizia de Bari

drammaturgia Tuccio Guicciardini

scenografia e video Andrea Montagnani

costumi Santi Rinciari/Opificio della Moda e del Costume

sound design Daniele Borri

ideazione e realizzazione elemento scenico Takeshi Tamashiro/Lautak

aiuto costumista Marilù Sasso

direzione tecnica Saverio Cona

coordinamento del progetto Rosanna Brocanello

un progetto di teatro danza di

 COB/Compagnia Opus Ballet e Compagnia  Giardino Chiuso

in coproduzione con  Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee e Versiliadanza

in collaborazione con Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino

con il sostegno di Mibact, Regione Toscana

con il supporto di NCA.Small Theatre – Yerevan (ARM)

 

Biglietti per le date del 16 e 17 marzo: intero 17 euro /ridotto 11 euro

acquistabili in Piazzale Gui,1 50144 Firenze dal lunedi al sabato dalle ore 10 alle 18, servizio cortesia 0552001278 ed in teatro da due ore prima dell’inizio degli spettacoli.

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