Pietrasanta, l’arte e il turismo. 200mila visitatori per le grandi mostre di scultura. Il Museo dei bozzetti raddoppia i visitatori
Numeri record per mostre e musei. Nel 2016 mezzo milione di turisti (nella foto la via di Mezzo, questa estate, con l’installazione degli ombrelli).10Bilancio molto positivo per l’offerta culturale di Pietrasanta – che si candida a Capitale italiana della cultura 2020 – che ha richiamato, nel centro storico, in soli 26 mesi, appassionati, turisti e curiosi da tutto il mondo. Organizzate e promosso dall’amministrazione comunale guidata da Massimo Mallegni e dalla Fondazione Versiliana nell’ambito del progetto S.T.Art Grandi Eventi, le mostre sono state un elemento di enorme promozione per la città, e non solo per il centro storico, dialogando con la rete di eventi ed appuntamenti inseriti nel calendario annuale. 200mila sono i visitatori certificati che hanno varcato la soglia del complesso di S. Agostino (Sale e Chiesa) per ammirare le opere e sono pertanto esclusi tutti coloro che invece hanno transitato da Piazza Duomo, la principale sede espositiva all’aperto (le presenze sono registrare dagli addetti all’ingresso dei visitatori nel complesso di S. Agostino).
Sette le mostre di scultura allestite: Gabbia-No di Paolo Ruffini (11 dicembre – 7 febbraio 2015) con 9.528 presnze, “L’incanto ed il Peso” di Rinaldo Bigi (19 marzo – 29 maggio 2016) con 9.905 presenze, “Shining Rock” di Helidon Xhixha (11 giugno – 23 ottobre 2016) con 47.160 presenze, “Tra sogno e realtà” – Salvador Dalì (12 novembre 2016 – 5 febbraio 2017) con 44.300 presenze, “Orti della Germinazione” di Giuseppe Carta (25 febbraio – 11 giugno 2017) con 52.213 presenze, “La Folla/The Crowd” di Jørgen Haugen Sørensen (17 giugno – 6 agosto 2017) con 24.161 presenze e Park Eun Sun (11 agosto – 29 ottobre) con 17.627 presenze (la mostra è in corso). La novità è rappresentata dal posizionamento delle opere anche al Pontile di Tonfano e nella piazza di Forte dei Marmi di fronte al Fortino.
“Per la cultura di Pietrasanta – analizza il sindaco, Massimo Mallegni – è stato un crescendo incredibile in questi due anni di programmazione. Il numero di visitatori è lì a confermare la bontà trasversale della nostra offerta culturale che non ha eguali in tutta la costa. Investimenti e proposte che hanno sostenuto il tessuto commerciale e turistico del territorio: con la cultura si mangia. Noi ne siamo l’esempio. Le mostre – prosegue – sono state un volano decisivo per il rilancio della città a livello internazionale collegate al palinsesto di eventi che abbiamo allestito e che hanno costituito elemento di richiamo: penso al Dap Festival, un format originale mai sperimentato in nessuna parte del mondo prima di Pietrasanta che ha fatto dialogare arte, danza e musica e a Pietrasanta in Concerto, al Premio Barsanti e Matteucci e al Premio di Poesia Carducci che abbiamo rilanciato con convinzione garantendogli una visibilità nazionale, ed ancora la Versiliana, il Caffè d’Inverno, l’Arte del Ricamo, gli eventi equestri, Versilia Western Show e l’Arte del Cavallo, Pietrasanta da Bere, la strada degli ombrelli che è stata un successo senza precedenti così come la prima Festa Medievale, l’exploit del Museo dei Bozzetti e del nostro polo museale con i ritrovati Palazzo Panichi, Museo Barsanti e Museo Archeologico. Pietrasanta è tornata ad essere il faro della cultura in Italia”.
Positivo il riscontro in termini turistici. Pietrasanta ha registrato, nel 2016, oltre mezzo milione di presenze complessive tra alberghiero ed extralberghiero (552.012 per la precisione: fonte Provincia di Lucca), il 20% del totale di presenze della Versilia (2.730.953). 245mila gli stranieri, il 45%, come a dire che un turista su due arriva dall’estero ad ulteriore riprova dell’appeal internazionale della Piccola Atene. “I dati sul 2017 saranno ancora più positivi per Pietrasanta. – commenta ancora Mallegni – La bella stagione, il caldo e la proposta culturale ed artistica nel suo insieme hanno favorito la nostra costa ed attratto presenze, soprattutto straniere. Sono sicuro che il bilancio, in termini di presenze, sarà ancora migliore di quello del 2016”.
Ma non sono solo le grandi mostre a funzionare nella Piccola Atene, a trainare flussi, appassionati, cultori e turisti italiani e stranieri è tutto il circuito museale ed artistico che ha registrato numeri record con visitatori raddoppiati per il Museo dei Bozzetti che custodisce una imponente collezione di maquette passati da 12.287 del 2015 a 21.511 del 2016 (+ 75%). Ed ancora la Sala delle Grasce con le esposizioni temporanee con oltre 10mila visitatori, Casa Carducci a Valdicastello, fresca di restauro ed inserimento nel circuito nazionale delle “Case della Memoria”, con il 25% in più di accessi, così come per il Museo Barsanti che insieme a Palazzo Panichi ha visto addirittura decuplicare il numero di appassionati che sono saliti fino al secondo piano dell’edificio di Piazza Duomo.