Parliamone a Villa Bertelli: “Il caso Doria Manfredi. Lo scandalo ai tempi di Giacomo Puccini”. Con Domenico Manzione, Umberto Guidi, Adolfo Lippi, Paolo Benvenuti e Rossella Martina
“Parliamone in Villa”, l’appuntamento-novità dell’estate culturale versiliese, promosso da Villa Bertelli a Forte dei Marmi, inaugura sabato 27 giugno 2020 alle 18.00 con un talk show di grande interesse. Nel Giardino dei lecci antistante la Villa, si parlerà de “Il caso Doria Manfredi. Lo scandalo ai tempi di Giacomo Puccini”. Intervistati dal giornalista Enrico Salvadori, esamineranno l’intricata e avvincente vicenda Domenico Manzione, sostituto procuratore presso la Procura Generale della Corte di Appello di Firenze, il giornalista Umberto Guidi, il regista e scrittore Adolfo Lippi e il regista Paolo Benvenuti, che ha realizzato il film “Puccini e la fanciulla” ispirandosi a questa vicenda. Verranno ripercorse le vicende giudiziarie e di cronaca che, ai primi del Novecento, coinvolsero Puccini e la moglie nel suicidio della giovane Doria. Interverrà anche la giornalista e scrittrice Rossella Martina con un’anteprima del lavoro editoriale realizzato su questa vicenda e di prossima uscita. Ouverture con un brano tratto dalla Manon Lescaut, a cura del Maestro Cesare Goretta.
C’è stato un periodo, fra il 2008 e il 2011, durante il quale Simonetta Puccini, nipote del Maestro, si è battuta – intentando diverse azioni legali – contro l’ipotesi dell’esistenza di un “figlio segreto” di Giacomo Puccini, che sarebbe nato dalla relazione con Giulia Manfredi, una donna di Torre del Lago energica e volitiva, con fisico procace e molto attraente. La tesi del figlio segreto è emersa nel 2007 durante la preparazione del film “Puccini e la fanciulla” di Paolo Benvenuti. Il film racconta un periodo difficile della vita del maestro.
Nel 1909 l’esistenza del compositore fu sconvolta dal suicidio della domestica, Doria Manfredi. La moglie Elvira aveva accusato la giovane torrelaghese di essere l’amante del marito e la povera Doria, per la vergogna e lo scandalo, si era tolta la vita. Poi un’autopsia e una causa legale accertarono che Doria non era mai stata l’amante del sor Giacomo.
Paolo Benvenuti e il suo staff, durante le ricerche per la preparazione della sceneggiatura, scoprirono l’identità della vera amante segreta di Puccini (Giulia Manfredi, cugina di Doria) e anche la presunta esistenza di un figlio naturale di Giulia, Antonio Manfredi, dato alla luce in segreto a Pisa nel 1923. Si parlò a lungo, in occasione dell’uscita del film, avvenuta nel 2008, della valigia dei segreti e del presunto figlio illegittimo del maestro. Ne nacque una querelle tra Simonetta Puccini e il regista Benvenuti con un tentativo di bloccare l’uscita del film a Venezia. Poi ci fu il secondo round giudiziario intentato dalla figlia di Antonio Manfredi, Nadia Manfredi Di Sacco, per accertare attraverso l’esame del Dna se davvero suo padre fosse figlio non riconosciuto del compositore lucchese. Il tribunale di Milano, sia in prima istanza che in appello, giudicò però inammissibile la richiesta e fu una vittoria di Simonetta Puccini.