“Paradiso. Dalle tenebre alla luce”, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica. Simone Cristicchi interpreta un viaggio interiore nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante. A Pistoia il 4 agosto (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara
Arriva a Pistoia mercoledì 4 agosto 2021 (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara, nella programmazione di SPAZI APERTI dell’Associazione Teatrale Pistoiese, il nuovo lavoro di Simone Cristicchi, fresco di debutto: PARADISO. Dalle tenebre alla luce, prodotto, in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, dai Centri di Produzione Teatrale Elsinor e Accademia Perduta/Romagna Teatri, insieme ad Arca Azzurra e Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato.
CRISTICCHI, attore, musicista, scrittore eclettico, con questa opera, affronta il poema dantesco con il suo originale, poetico punto di vista. L’artista, che ha scritto il lavoro in collaborazione con Manfredi Rutelli ed è co-autore, con Valter Sivilotti, delle musiche originali, oltre a firmare canzoni e regia, sarà accompagnato da 22 elementi dell’Orchestra OIDA di Arezzo.
Lo spettacolo è patrocinato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi.
In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno – che molto spesso è da lui edificato – barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura.
La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione.
Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
Note di regia
di Simone Cristicchi
“La nostra vita è un grande mistero, che un giorno ci sarà rivelato.”
Questo sembra dirci Dante Alighieri, con la forza immutata delle sue parole, ancora oggi a distanza di settecento anni.
In questo mistero mi sono calato, cercando di raccontare – tra monologhi e canzoni – l’inconsueto e rendere testimonianza di ciò che di “misterioso” è accaduto nella mia vita. La parola – nella sua nudità e potenza – è al centro dell’intero spettacolo, e affronta tutte le declinazioni possibili: parola recitata, parola narrata, parola cantata Con il coautore Manfredi Rutelli, ho cercato di sviscerare il concetto di “paradiso” in tutte sue sfaccettature: dalla ricerca millenaria dell’Eden perduto – il mito universale più diffuso in tutte le culture del mondo – fino all’insuperato capolavoro dell’intera Commedia: il trentetreesimo canto, dal quale ho musicato i primi versi – l’Inno alla Vergine Madre.
L’ epicità dell’orchestra Oida – le cui partiture e la direzione è del collaboratore storico Valter Sivilotti – diventa la calda placenta dove nuota la voce.Due colonne doriche incorniciano le suggestive e mai didascaliche proiezioni di Andrea Cocchi. Il disegno luci è affidato alla visionarietà delicata di Rossano Siragusano.
La situazione che stiamo vivendo, ha mandato in frantumi tutte le certezze che avevamo, e ci troviamo in una dimensione paragonabile all’attraversata del deserto.
Perché sappiamo che tutto ciò che è rimasto dietro non ha più validità, e quindi ci muoviamo in una dimensione sconosciuta.
In questa selva oscura io credo che alla fine riprenderà il sopravvento quello che è già codificato in noi, quella unione fra noi e il Tutto.
Perché è proprio quando tutto sembra perduto, quando le certezze crollano, che è possibile ritrovare la coordinata di origine.
E comprendere che il vero “peccato mortale” è l’ incapacità di vivere in sintonia con l’universo.
“Paradiso” non è uno spettacolo su Dante e il suo affascinante iter nel terzo regno ultraterreno della sua Commedia. Non c’è l’ imponente archittettura, né gli incontri con i suoi personaggi. Eppure, proprio grazie ai versi memorabili e alle universali intuizioni del sommo poeta, il mio “Paradiso” diventa un viaggio iniziatico nella parte più sottile e profonda dell’essere, un tentativo di riconnessione con la parte più autentica che ci abita, quella scintilla divina che ci permetta di trasumar.
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SPAZI APERTI è promosso e realizzato da Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, con il fondamentale sostegno dei due principali soci ATP, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana e di Far.com, Unicoop Firenze e Toscana Energia, partner istituzionali di tutta l’attività, in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Toscana e Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli.
Gli spettacoli sono in prevendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia 0573 991609 – 27112 e on line su www.bigliettoveloce.it e www.teatridipistoia.it
La sera dello spettacolo la biglietteria aprirà, direttamente alla Fortezza Santa Barbara, dalle ore 20.15.
PREZZI: posto unico numerato euro 15,00 (intero) 10,00 (ridotto*)
*Riduzioni: Over65, Under30, possessori della Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze, abbonati delle stagioni ATP 2019/2020 (prosa, sinfonica e cameristica), iscritti Scuola di Musica e Danza “Mabellini”, tesserati il Funaro, iscritti FAI, CRAL, Associazione culturali convenzionate con l’Associazione Teatrale Pistoiese.
In caso di maltempo gli spettacoli, ove possibile, si terranno al Piccolo Teatro Mauro Bolognini o al Teatro Manzoni.
La capienza massima e le modalità di ingresso del pubblico rispetteranno le vigenti normative Covid-19, con biglietti nominativi e non cedibili, misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani, distanziamento e mantenimento della mascherina (chirurgica o FFP2) per tutta la durata dell’evento.
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