O flos colende, a Firenze il concerto del Saint Ephraim Male Choir. Dalla tradizione ortodossa al repertorio religioso contemporaneo, ma anche i classici e un inno indù
È uno dei più famosi cori di voci maschili d’Europa e grazie alla rassegna O flos colende, promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore, arriva ora per la prima volta in Toscana: il Saint Ephraim Male Choir (Szent Efrém Férfikar, Coro Maschile di Sant’Efrem, dal nome di uno dei più importanti scrittori e teologi di lingua siriana / nella foto sopra il titolo un’immagine da YouTube) è il protagonista dell’appuntamento nel Duomo di Firenze di giovedì 5 luglio 2018 (ore 21.15); diretto dal suo fondatore Támas Bubnó, porta da Budapest la sua autorevolezza interpretativa riservata alla diffusione della musica cristiana di rito bizantino, alla valorizzazione della musica corale ungherese e alla divulgazione di lavori contemporanei. E di particolare fascino è il programma presentato da questo acclamato gruppo di sole voci virili: dalla musica religiosa della tradizione ortodossa al repertorio religioso contemporaneo di area est-europea, passando per Liszt (il grandioso mottetto Mihi autem adhaerere), Bartók, Kodály, ma anche con omaggi alla Firenze che lo ospita (il mottetto Cantate Deo di Giovanni Maria Casini, organista in Duomo fra il Sei-Settecento), alla produzione contemporanea della madrepatria (il Salmo 127 dello stesso direttore Bubnó, il Salmo 3 di Péter Zombola), e perfino a tradizioni religiose extraeuropee, rappresentate da un canto gospel sudafricano e da un inno indù.
Costituitosi nel 2002 e impostosi a livello internazionale con la vittoria al Festival Internazionale di Musica Ortodossa di Hainowka (2006), il Saint Ephraim Male Choir ha come scopi principali quelli di promuovere la musica sacra ungherese e diffondere pagine corali contemporanee. Tamás Bubnó, il suo fondatore e direttore artistico, ha vinto il Premio Liszt ed è stato insignito del Premio Artista Ungherese (2017). Presente nei maggiori festival internazionali, il Coro Maschile di Sant’Efrem ha realizzato undici cd, alcuni dei quali insigniti di importanti riconoscimenti, ed è il destinatario di diverse composizioni contemporanee appositamente scritte da autori come Barnabás Dukay, Bánk Sáry, Alberto Schiavo e Péter Zombola.