MOSTRE E MUSEI / 1. A Livorno riaprono (dal 18 gennaio) la mostra “Vissi d’arte” al Museo della Città, lo spazio Lamnterna con “Light Mood” e il Museo Fattori (ma con lavori in corso). A Prato riaperture con ingresso gratuito per due settimane
LIVORNO
Da lunedì 18 gennaio 2021, dalle ore 10, e fino al 29 gennaio compreso, sarà di nuovo possibile visitare la mostra “Vissi d’Arte” al Museo della Città. (Sopra il titolo: l’accesso con totem e portale al Museo della Città dove è allestita la mostra “Vissi d’arte”)
Questo per effetto del nuovo DPCM 14 gennaio 2021 che consente l’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura nei giorni feriali, e ovviamente con tutte le misure necessarie alla prevenzione del Covid-19.
Lo stesso DPCM impone la chiusura il sabato e la domenica.
“Finalmente riapre la mostra “Vissi d’arte”, dopo la chiusura dei musei imposta dalle misure contro la pandemia. I livornesi avranno così la possibilità di godere in tutta sicurezza, date le rigorose misure di distanziamento adottate ai Bottini dell’Olio, di uno straordinario spaccato di storia dell’arte italiana del Novecento. Si tratta di un’occasione imperdibile.
Sono certo che non verrà sprecata”. Questo il commento dell’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi.
Sarà anche nuovamente visitabile la sezione arte contemporanea del Museo della Città di Livorno nel complesso Bottini dell’Olio, nonché il Museo civico “G.Fattori a Villa Mimbelli (questo da martedì 18 gennaio).
Mostra “Vissi d’arte” al Museo della Città
Da lunedì 18 a venerdì 29 gennaio sarà possibile visitare la mostra “Vissi d’Arte – Cento Capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone” con le opere di alcuni tra i più grandi artisti italiani del Novecento.
La mostra, inaugurata il 31 ottobre 2020, durante i pochi giorni di apertura nell’autunno scorso, ha riscontrato un ottimo successo di pubblico. Avrebbe dovuto chiudere i battenti il 31 gennaio ma il 30 e 31 sono sabato e domenica, quindi ad oggi l’unica possibilità è la riapertura fino al 29 gennaio compreso.
Il progetto della mostra è ideato da Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze, e a cura di Eva Francioli, Elena Pontiggia.
Sergio Risaliti riunisce per la prima volta, in un dialogo profondo e serrato, le opere di due importanti collezioni dedicate all’arte italiana del Novecento: quella di Alberto Della Ragione (1892-1973) e quella di Giuseppe Iannaccone (1955), entrambi accomunati dall’intensa passione nei confronti dell’arte italiana, in particolare quella sviluppata negli anni tra le due guerre.
In mostra i lavori di grandi maestri come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, e ancora Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello, disposti in un percorso dialettico dal forte impatto visivo.
Il catalogo, pubblicato da Forma edizioni, è arricchito da saggi critici e schede di approfondimento sulle singole opere esposte.
La sezione Arte contemporanea del Museo della Città
Parallelamente alla mostra riapre anche la collezione permanente contemporanea allestita presso l’ex Chiesa del Luogo Pio del Museo della Città, con opere tra gli anni ‘50 e ‘80 del Novecento che testimoniano l’attenzione della città di Livorno per le ricerche artistiche nazionali e internazionali. Una selezione del patrimonio artistico permanente del Comune di Livorno, confluito delle otto edizioni del Premio Modigliani e successivamente nell’apertura del Museo Progressivo di Arte Contemporanea di Villa Maria, un progetto museale per l’arte d’avanguardia, curato da Vittorio Fagone, Lara Vinca Masini e Aldo Passani, che prese forma negli anni 1974/1975 e si concluse alla fine degli anni ‘80 del ‘900.
Negli interni barocchi della chiesa sconsacrata di piazza del Luogo Pio (a fianco dei Bottini dell’Olio e con questi collegata), quasi un museo nel museo, è conservata ed esposta una selezione di opere fra le quali il Grande Rettile di Pino Pascali e capolavori di altri nomi importanti del Novecento tra i quali Melotti, Manzoni, Castellani, Nigro, Tancredi Parmeggiani, Trafeli, Uncini, Vedova, Baruchello.
INFORMAZIONI
Mostra “Vissi d’arte”
Luogo: Museo della Città – piazza del Luogo Pio (quartiere La Venezia)
Periodo: fino al 29 gennaio 2021
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00 – 20.00 (chiusa sabato e domenica)
Costi: biglietto intero 8€ – ridotto 5€ (è compresa la visita alla sezione di arte contemporanea del Museo della Città.
Ingressi: massimo 50 persone ogni ora. Non è necessaria la prenotazione.
Contatti: Museo della Città – museodellacittà@comune.
“Light Mood” nello spazio Lanterna del Museo della Città
Resterà accesa al Museo della Città, per simboleggiare la luce della cultura e della bellezza, finché non tornerà alla normalità l’attività dei musei (relativamente all’emergenza Covid) “Light Mood” di Vittorio Corsini, una installazione luminosa visibile dall’esterno, che cambia colore ogni 15 minuti, sulla base dei sentimenti che gli italiani esprimono su Twitter.
L’opera è istallata nelle spazio Lanterna del Museo della Città di Livorno, in piazza del Luogo Pio ed è visibile dall’esterno.
Questo progetto tra arte e tecnologia, che impiega un software per misurare l’andamento delle emozioni sul social network, è curato da Alessandra Poggianti e “sposato” dal Comune di Livorno.
“Light Mood” è al Museo della Città di Livorno con l’intenzione di creare, grazie l’impiego di internet e dei suoi meccanismi, una connessione virtuale tra la piazza di Livorno e il resto d’Italia.
La scelta delle sfumature corrisponde alla teoria esposta dallo psicologo Robert Plutchik che, nel suo Emotion. A Psychoevolutionary Synthesis (1980), ad ogni stato d’animo associa un colore: giallo-arancio come la gioia, azzurro come la tristezza e così via.
L’idea di base è questa: ci sono otto emozioni “primarie” che tutti noi proviamo e che si mescolano tra loro, generando sentimenti sempre nuovi, positivi o negativi, attivi o passivi. A ognuno è associato un colore, che nell’opera di “Light Mood” rende questi sentimenti percepibili agli occhi di tutti.
“L’opera – racconta l’artista Vittorio Corsini – nasce per rendere visibile lo spazio che viviamo, da una parte quello personale dato dal luogo che abitiamo, le persone che incontriamo, gli affetti che proviamo, dall’altra la contemporanea esistenza sul web di un più vasto orizzonte che costantemente ci mette in relazione a persone che non abbiamo mai incontrato, a pensieri di cui non avremmo consapevolezza, a idee con cui non entreremmo in contatto.”
“Light Mood – afferma la curatrice Alessandra Poggianti – si può percepire come un cuore pulsante del Museo, temporaneamente chiuso, ma presente e vivo nella sua funzione di trasmissione culturale e custode di patrimoni collettivi; le luci che si diffondono dalla Lanterna del Museo all’esterno sono un segno urbano che restituisce le emozioni delle persone, mettendo in relazione interno e esterno, pubblico e privato, architettura e società”.
Martedì 19 gennaio 2021 il Museo civico “Giovanni Fattori” a Villa Mimbelli riapre al pubblico al prezzo speciale di 4 euro
Il Museo civico “Giovanni Fattori” riapre le sue sale al pubblico da martedì 10 gennaio. Dopo oltre due mesi di chiusura, finalmente si potrà rientrare nei lussuosi spazi della Villa Mimbelli, dimora dell’Ottocento in stile eclettico che raccoglie una straordinaria collezione di opere di macchiaioli e post-macchiaioli, Giovanni Fattori in primis.
Al momento alcuni spazi del museo rimarranno purtroppo chiusi, poiché sottoposti a interventi di rinnovamento.
Per tale motivo il biglietto di accesso sarà ridotto per tutti i visitatori, al costo di 4 €.
E’ possibile ammirare al primo piano la sala dedicata al pittore post-macchiolo Ulvi Liegi, e la saletta dedicata al celebre Amedeo Modigliani, con due suoi disegni ed un piccolo paesaggio giovanile “Stradina toscana”, posta a confronto con un’opera di Llewelyn Lloydeseguita pressoché nello stesso luogo e nello stesso periodo.
Salendo al secondo piano, il visitatore sarà immerso nella pittura di Plinio Nomellini, pittore poliedrico che partecipò tra gli altri, al movimento divisionista. Oltre ai capolavori di grandi artisti come Vittorio Corcos, Raffaello Gambogi Tommasi. Il percorso termina con le straordinarie battaglie di Giovanni Fattori, autentici e singolari documenti storici dell’epoca risorgimentale.
INFORMAZIONI
Il museo sarà aperto al pubblico dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e come da nuovo DPCM sarà chiuso il sabato e la domenica
Ingressi alle ore: 10,00 – 11,30 -16,00 – 17,30
Sarà consentito l’ingresso a un massimo di 30 visitatori per turno.
La visita avrà una durata di un’ora e trenta minuti.
Contatti: 0586824607 /808001
infomuseofattori@comune.
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PRATO
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo del Tessuto, Museo di Palazzo Pretorio e Musei Diocesani (esclusi gli affreschi del Lippi in Cattedrale) torneranno ad accogliere il pubblico rendendo nuovamente visibili le collezioni permanenti e le mostre temporanee, ciascuno osservando gli orari e i giorni di chiusura ordinari, definiti prima dell’ultima chiusura:
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Orario: 12:00-20:00
Chiuso: lunedì – martedì
Da martedì a giovedì: 10:00-15:00
Venerdì: 10:00-19:00
Chiuso: lunedì
www.museodeltessuto.it Museo di Palazzo Pretorio
Chiuso: martedì
Chiuso: martedì
www.diocesiprato.it