MILANO FASHION WEEK / 1. Loretta Caponi, l’arte e l’artigianalità fiorentina per lingerie e homewear ispirati da una vestaglia del 1936 creata per Marlene Dietrich nel film “Il giardino di Allah”
Loretta Caponi, atelier simbolo della maestria artigianale fiorentina per la lingerie, l’ homewear, il lusso dedicato alla tavola e al letto, presenta a Milano nei giorni della fashion week, la sua collezione ready to wear donna autunno inverno 2019/20. Da oltre 50 anni riferimento assoluto del prét-à-porter de chambre, forte di una tradizione tutta italiana, è riconosciuta e seguita da famiglie reali, emiri, rock star, imprenditori, influencer, sedotti dall’arte del ricamo tutta ottocentesca applicata ad un lusso contemporaneo e declinata in capi unici e preziosi.
“Il punto di partenza di questa collezione é una vestaglia in velluto datata 1936 – racconta Lucia Caponi, direttrice creativa e figlia di Loretta Caponi – creata per Marlene Dietrich nel film ‘Il giardino di Allah’, in cui abiti in chiffon rosa antico si alternavano ai pigiami palazzo. Appartiene alla nostra collezione privata: migliaia di capi che vanno dal 1500 agli anni Sessanta e che rappresentano un’inesauribile fonte di ispirazione” (sopra il titolo: particolare della locandina del film “Il giardino di Allah” con Marlene Dietrich e Charles Boyer, 1936).
La nuova collezione é quindi tutta giocata su virtuosismi funanbolici: fra ispirazioni orientali e seduzioni anni Trenta. Un lusso velato e una sensualità che suona come omaggio alla Garbo. Sottile il confine fra indoor e outdoor che trovano un punto d’incontro in un’eleganza tutta interiore fatta di citazioni esotiche e hollywoodiane: vestaglie-paltò in velluto di seta stampato, in georgette, una pioggia di petali rossi su velluto nero, vestaglie in cashmere ricamato oppure in cashmere nero accostato a maniche in tulle ‘nude’ tempestate di pois in contrasto, camicie da notte in chiffon impreziosite da nastri in raso e ventaglietti plissé e poi ancora rose applicate su vestaglie con maniche a goccia di iridescente taffetà danno vita a uno stile che in grado di illuminare la notte.
LORETTA CAPONI / La storia del marchio Loretta Caponi inizia nel 1967 con l’apertura di un negozio in Borgo Ognissanti, a Firenze e con la scelta, tutta personale, di esprimersi unendo l’arte del ricamo all’arte della sartoria. Un’assoluta devozione alla qualità passata attraverso cotoni, lini e sete in un periodo dominato dal nylon e dai sintetici. Un percorso che ha visto la figlia Lucia affiancare per oltre trent’anni Loretta Caponi e guidare ora, come direttrice creativa, il marchio, portando avanti il prezioso patrimonio della sapienza artigianale e di un archivio quasi infinito. La continua evoluzione vede l’inserimento di una nuova generazione, rappresentata da Guido Conti Caponi e con lui un sguardo rivolto ai Millennial e al mondo dei social.
L’Atelier, fresco di ristrutturazione che ne ha messo in risalto affreschi e decori storico-artistici è in via delle Belle Donne a Firenze, dietro via Tornabuoni, dove ‘abitano’ le collezioni di lingerie, il prét-à-porter, i pezzi dedicati all’uomo e al bambino, il lusso di una biancheria speciale dedicata al letto e alla tavola. Uno spazio di oltre 750 metri quadrati, in cui i laboratori sono aperti per raccontare l’incantesimo di disegni esclusivi che si materializzano in ricami straordinari, ma anche personalizzabili: la seduzione di avere un capo unico partendo da pizzo, seta, cotone e lino..