Maddalena, una donna, tante donne. Presentazione del libro il 19 aprile (ore 18) alla Goldonetta d Livorno

Presentazione ad ingresso libero del volume di Lucia Toso “MADDALENA. Una donna, tante donne” edito da Sillabe, mercoledì 19 aprile 2023 alle ore 18 a La Goldonetta nel Teatro Goldoni di Livorno. Interverranno alla presentazione Claudia Pavoletti e Lucia Toso

INTRODUZIONE

Che cosa sappiamo di santa Maria Maddalena? 

Non molto, verrebbe da dire, anche in ragione del fatto che quando la si nomina, la reazione più immediata è: “ah, la prostituta”; un appellativo che le è stato forzatamente cucito addosso per poter dar vita a una figura di peccatrice penitente che servisse da esempio e modello per i cristiani quando, Maria la Maddalena così com’è stata tramandata dai Vangeli canonici, non aveva nulla di cui pentirsi. 

Sappiamo che era presente nei passaggi essenziali della vita di Cristo quali la predicazione, la crocifissione, la deposizione e la resurrezione e possiamo supporre che amasse Gesù più dei Dodici perché lo amava anche come uomo e non solo come amico e figlio di Dio, sedotta dal suo agire e dalla sua Parola. Dal suo Verbo d’amore e riconciliazione. Una seduzione che dovrebbe permeare tutti i credenti. 

Forse però ignoriamo che Maria Maddalena avrebbe potuto essere ben più rilevante nella storia del cristianesimo, diventando di conseguenza un cardine in campo teologico-dottrinale, se la misoginia dei tempi – di tutti i tempi – non avesse frenato e messo in discussione a ogni passo il suo ruolo, innanzitutto di discepola e in seguito di Apostola. La donna, si sa, è incostante e inaffidabile, mobile qual piuma al vento / muta d’accento e di pensiero. Chi le affiderebbe posti chiave in un’organizzazione tesa a diffondere il messaggio di un nuovo credo? Meglio lasciare alle donne ruoli defilati di secondo piano, di servizio e cura e farle agire appunto da esempio, positivo o negativo che sia, a monito di tutti. 

Così, mentre in Oriente Maddalena è rimasta fondamentalmente se stessa, la mirofora testimone di Cristo, in Occidente è diventata fin dai primi secoli un coacervo di equivoci, sovrapposizioni di altre figure femminili dei Vangeli o di agiografie altrui, errate interpretazioni e volute dimenticanze che hanno però, proprio per questo, generato una ricchissima sua rappresentazione, rendendola protagonista delle opere di numerosi artisti siano essi pittori, scultori, poeti, scrittori o musicisti, sino ad arrivare a registi e sceneggiatori in film a lei dedicati. Dopo la Madre di Dio, santa Maria Maddalena è non solo la donna più citata nei Vangeli, ma la più rappresentata nell’arte sacra di tutti i tempi. 

Le arti figurative, in particolare, l’hanno mostrata in commistione con tutte le altre donne che le sono state cucite addosso, contaminandone e nello stesso tempo moltiplicandone senso e significato per farne il modello cristiano che serviva, tramandandola spesso in modo erroneo ma tenendone anche così vivi il ricordo e il culto.

In questo volume dedicato alla memoria di Maddalena Paola Winspeare, si è voluta raccontare la figura della Santa sua eponima e di come gli artisti – tutti italiani, tranne rare eccezioni – hanno interpretato la sua immagine nel corso dei secoli.

Lucia Toso