Lorenza Borrani suona con l’ORT per ricordare Piero Farulli, il grande violista fondatore della Scuola di Fiesole
- Nominata recentemente dall’ORT “artista in residence”, la straordinaria violinista Lorenza Borrani (sopra il titolo, ph. Piera Mungiguerra) torna a suonare con l’Orchestra della Toscana ed è subito festa. Un programma che esalta la bellezza intima del suonare insieme. Con dedica a Piero Farulli.
Il concerto di giovedì 27 gennaio 2020 è il primo contributo della Fondazione alle tante manifestazioni organizzate per ricordare i cento anni dalla nascita di Piero Farulli. Con passione e grande impegno Adriana Verchiani ha saputo raccogliere e mettere in ordine lo straordinario affetto che ancora circonda questo indimenticabile musicista che tra i tanti meriti ha anche quello di aver creato la Scuola di Musica di Fiesole. Protagonista di una carriera straordinaria come violista, ha saputo guardare avanti e ai giovani, dedicando tempo, capacità, relazioni, intuizioni a quella che possiamo definire come una vera e propria missione. Farulli 100 è un progetto lungo un anno che vi invitiamo a scoprire, perché ricco di contenuti e di proposte artistiche di alto livello (tutti i particolari su www.farulli100.com).
La scelta di questo appuntamento da parte dell’ORT per iniziare a rendere omaggio al grande violista non è casuale. La storia di Farulli, della Scuola di Fiesole e di Lorenza Borrani si intrecciano più volte o forse potremmo dire che sono quasi un tutt’uno.
Lorenza arriva a Villa La Torraccia piccolissima, 4 o 5 anni. Qualcuno afferma che ci è nata dentro. Fatto sta che fin da subito ha dimostrato il suo essere persona fuori dall’ordinario. Farulli la mette immediatamente a fuoco. Viene affidata alle cure di un’insegnante di spessore come Alina Company.
Oggi a Fiesole Lorenza ci insegna, mentre nel mezzo ha sviluppato una carriera formidabile, primo violino di tante prestigiose formazioni e collaborazioni importanti. Pur avendo una tecnica formidabile non è un fenomeno virtuosistico, ma qualcosa di diverso, che ha a che fare intimamente con la musica. È “impastata di musica” suggerisce qualcuno, e adora quella da camera. Quello che meglio la rappresenta è il progetto Spira Mirabilis a cui ha dato vita nel 2007 e al quale tiene moltissimo. È un laboratorio di studio per musicisti professionisti nato dalla curiosità e passione nei confronti dell’esecuzione del repertorio classico. A questa idea Lorenza dedica buona parte del suo tempo malgrado i molti impegni che la reclamano, essendo lei una tra le più richieste violiniste al mondo. Anche per questo è tanto amata dai suoi colleghi e tutte le volte che torna qui in orchestra, per noi è sempre un bel momento.
Sotto questo punto di vista la sua recente nomina ad artista in residence all’ORT per i prossimi due anni è una bella novità e non vediamo l’ora di iniziare a lavorare con lei su progetti a lungo termine.
Il programma che Lorenza Borrani ha pensato per l’ORT (foto a lato, ph. Marco Borrelli) è caratterizzato proprio dal piacere di suonare insieme. Molti dei professori dell’Orchestra della Toscana hanno con lei un rapporto di personale amicizia, e quale festa migliore se non la Sinfonia Concertante in si bemolle maggiore per violino, violoncello, oboe, fagotto e orchestra di Haydn. Si tratta di una forma musicale originaria del classicismo e ibrida tra la sinfonia e appunto il concerto. È il regno degli strumenti che dialogano, in questo caso contrapponendo archi e fiati. Protagonisti insieme a lei alcune prime parti della nostra orchestra come Luca Provenzani (violoncello), Flavio Giuliani (oboe) e Umberto Codecà (fagotto).
Zimmermann è autore del secolo scorso, problematico e molto singolare dallo stile personalissimo quanto originale. Più in là si sarebbe affermato tra dodecafonia e musica concreta, ma in questo lavoro giovanile guarda ancora allo stile classico, e anche lui come Haydn fa un aperto riferimento al concerto grosso. Nel Concerto per orchestra d’archi del 1948 guarda al passato a fa dialogare gli strumenti mettendoli in primo piano.
Conclusione affidata alla Quarta Sinfonia di Beethoven che tra tutte le sue sinfonie è quella che potremmo definire la più “classica”. Un programma che esalta gli strumenti ed i suoi esecutori, una grande festa collettiva.
Dove, quando
giovedì 27 febbraio 2020 / ore 21 – FIRENZE / TEATRO VERDI
sabato 29 febbraio 2020 /ore 21 – FIGLINE VALDARNO / TEATRO GARIBALDI
martedì 3 marzo 2020 / 0re 21- POGGIBONSI / TEATRO POLITEAMA
- Programma
– FRANZ JOSEPH HAYDN | Sinfonia Concertante
in si bemolle maggiore per violino, violoncello, oboe, fagotto e orchestra Hob.I:105
violoncello LUCA PROVENZANI | oboe FLAVIO GIULIANI | fagotto UMBERTO CODECÀ
– BERND ALOIS ZIMMERMANN | Concerto per orchestra d’archi (1948)
– LUDWIG VAN BEETHOVEN | Sinfonia n.4 in si bemolle maggiore op.60
- Biglietti
Prezzi Teatro Verdi | Stagione Concertistica: Posti numerati I settore €16 intero – €14 ridotto; II settore €13 intero – €11 ridotto (tutti più diritti di prevendita) in vendita c/o Biglietteria del Teatro Verdi (tel 21.23.20 orario 10/13 e 16/19) e punti del Circuito Box Office. Online su www.teatroverdifirenze.it
BIOGRAFIA / Lorenza Borrani. Si esibisce in veste di primo violino, direttore, solista e camerista nelle sale e nelle stagioni più importanti del mondo. Il suo debutto fiorentino risale al 1995, al Teatro della Pergola, con l’esecuzione del Concerto per due violini di Bach, in duo con Pavel Vernikov e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Emmanuel Krivine. Nel 2003, l’invito a ricoprire il ruolo di primo violino da parte della Filarmonica Toscanini diretta da Lorin Maazel ha rappresentato un importantissimo arricchimento del suo percorso artistico.
Dal 2005 al 2008 ha suonato nell’Orchestra Mozart e quando nel 2008 è stata nominata solista della Chamber Orchestra of Europe, la sua attività è definitivamente uscita dai confini nazionali. Negli ultimi anni è stata ospite come solista alla Philharmonie di Berlino, al Festival di Edimburgo e di Aldeburgo, alla Philharmonie di Colonia, alla Citè de la Musique di Parigi, alla Cadogan Hall di Londra, al Concertgebouw di Amsterdam e all’Opera House di Sydney. I maestri Alina Company, Piero Farulli, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov l’hanno guidata fin dai primi passi nella sua crescita artistica e strumentale alla Scuola di Musica di Fiesole, dove adesso ricopre il ruolo di insegnante.
Suona un violino Santo Serafino (Venezia, 1754).