Livorno, il Conservatorio “Pietro Mascagni” apre le sue porte: tre giorni di lezioni di strumento, concerti, incontri con i docenti, saggi di studenti giovani e giovanissimi

Come ormai è uso radicato, il Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno apre le porte alla cittadinanza, alle famiglie, ai giovani e ai più piccoli, invitandoli a incontrare l’istituzione e a conoscere quanto essa può offrire ai cittadini di termini di cultura e di alta formazione artistica musicale.

Le novità del piano dell’offerta formativa

Giovedì 30 maggio 2019 alle 17, nella sede del Mascagni, Stefano Guidi, direttore del Conservatorio livornese, presenta il nuovo piano dell’offerta formativa. “Con la riforma dell’Alta formazione artistica e musicale, definita nella Legge 508 del 1999, i Conservatori e gli Istituti Musicali ad essi parificati diventano a tutti gli effetti Università della Musica”, afferma Stefano Guidi. “E come tali hanno profondamente mutato l’architettura dei corsi e dei curricoli”.  Così, per accedere ai corsi che oggi sono di laurea e non più di diploma, gli aspiranti devono possedere già un livello di tecnica strumentale che consenta loro di affrontare le lezioni del livello accademico con esito positivo. “La riforma – precisa Guidi – interviene in maniera radicale sulla precedente struttura, dove molti corsi di strumento avevano durata doppia di quella che prevede l’attuale ordinamento, come nel caso dei corsi decennali di pianoforte e archi”.

IL PRIMO ABBRACCIO AL VIOLONCELLO

Con l’obbligo dell’istituzione di lauree di triennio e biennio di specializzazione, che sono stati ora regolamentati nel nuovo ordinamento, sembrava che la formazione pre-accademica dovesse uscire dal Conservatorio e dovesse restare nelle sole scuole medie e superiori a indirizzo musicale. Ma queste, nel nostro paese, non sono in grado di soddisfare tutta la domanda di formazione musicale esistente. Inoltre, la preparazione che forniscono i Conservatori nella formazione pre-accademica – e accademica – è sempre una formazione professionalizzante, destinata a chi è seriamente intenzionato ad approfondire gli studi musicali. (Nella foto sopra: prime prove con il violoncello. Nell’immagine sopra il titolo: un bambino fa conoscenza con la tromba).

“Noi, come del resto molti altri Conservatori – precisa il direttore del Mascagni – abbiamo conservato anche tutta l’esperienza dei corsi inferiori, facendone un percorso di preparazione all’accesso all’Accademia. Il decreto ministeriale 382/2018, che entra in vigore con il prossimo anno accademico, ci consente di creare un raccordo fra le varie tappe della formazione e di creare una ‘filiera musicale’ in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, con l’istituzione di nuovi corsi propedeutici alla formazione accademica di primo livello”.

Incontrare gli strumenti: le lezioni aperte e i concerti

I bambini, i giovani e le loro famiglie sono invitati alle “lezioni aperte”, momento di primo incontro con gli strumenti musicali e con la loro voce.

***Giovedì 30 maggio, pomeriggio:

dalle 14:30 alle 19:00 si svolgono le lezioni aperte di flauto, oboe, fagotto, tromba, violino, viola, pianoforte, chitarra, percussioni, canto lirico, sassofono jazz.

Alle 16:00 si tengono lezioni aperte di violoncello, con metodo Suzuki, e dalle 17:00 in poi ci sono lezioni aperte per i bambini, con canto corale, alle 18:00, e ritmica, alle 19:00.

Due i concerti del pomeriggio di giovedì: un concerto di musica da camera, alle 15:30, e un concerto jazz, alle 18:30 – con Lorenzo Simoni al sax, il M° Mauro Grossi al pianoforte, Amedeo Verniani al contrabbasso e il M° Francesco Petreni alla batteria.

***Venerdì 31 maggio, pomeriggio:

dalle 14:30 alle 20:00 si svolgono le lezioni aperte di sassofono, contrabbasso, pianoforte, canto, chitarra, contrabbasso, violino per bambini e ancora children music laboratory con il metodo Suzuki e, ancora dalle 17.00 alle 20:00, altre lezioni aperte per i più piccoli.

Molti i momenti musicali di venerdì. Dalle 15:00 alle 17:00 ci sono gli interventi della classe di coro, nel chiostro interno, di quella di sassofono, nel porticato d’ingresso, e della classe di musica da camera che si ascolta in Auditorium. Alle 16:00 si tiene il saggio di flauto dei bambini e alle 17:30 quello di percussioni.

Ancora un concerto di musica da camera, alle 18:00, con il Quasibarocco Ensemble.

Nei due concerti cameristici di giovedì e venerdì si eseguono musiche di Rachmaninov, Mozart, Saint-Saëns, Reger, Grieg, Haydn, Eccles, Schubert e Beethoven.

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***Sabato 1 giugno, l’intera giornata:

fin dalla mattina inizia un’intensa attività di laboratori e lezioni aperte: di contrabbasso jazz, dalle 10:00 alle 14:00; sassofono, dalle 10.00 alle 16.00; di violoncello, dalle 10:00 alle 19:30; di flauto, dalle 10:30 alle 13:00; di oboe, dalle 14:00 alle 18:00; di corno dalle 14:30 alle 17:00. (A lato la conoscenza dell’oboe).

Alle 14:30 si tiene l’incontro con i docenti delle scuole di musica, dei licei e delle scuole a indirizzo musicale delle classi di flauto per l’armonizzazione dei programmi di studio.

Il pomeriggio è caratterizzato da una particolare attenzione alla letteratura e alla tecnica del flauto: alle 15:00 il flautista Mattia Petrilli tiene una lezione-concerto dal titolo “Scrivo in vento” di Elliot Carter, e, alle 16:00, ancora un flautista, Andrea Dainese, affronta in una conferenza il tema de la costruzione del flauto e l’importanza della testata nella produzione del suono. Alle 17:00, infine, si presenta l’antologia didattica Jazz Mikrokosmos del flautista Sebastiano Bon, accompagnata dall’esecuzione di alcuni brani a cura degli studenti.

Ancora un incontro, dalle 17:30 alle 19:00, con la prof. Paola Pellegrini che illustra il Triennio Accademico di I livello in Didattica della Musica.

Lo spazio musicale di sabato è consegnato all’intervento musicale della classe di corno, alle 16:00, e al concerto finale della classe di flauto, alle 18:00.