Livorno, il Cisternone (l’opera più nota di Pasquale Poccianti) si apre alle visite dal 15 al 21 aprile dopo un imponente intervento sull’acquedotto cittadino
Il Cisternone di Livorno, monumentale serbatoio realizzato nella prima metà del XIX secolo dall’architetto Pasquale Poccianti, e normalmente non visitabile, si apre alla città con un ricco programma di visite (gratuite ma su prenotazione).
La struttura è considerata in assoluto l’opera più nota e suggestiva di Pasquale Poccianti.
Non si tratta soltanto di un’opera di grande ingegneria idraulica (tuttora funziona da Grande Cisterna per il deposito delle acque) ma anche architettonica appunto. Per la sua mole e particolarità di elementi (la grande volta emisferica con l’interno a lacunari e il colonnato dorico di elegante proporzione) essa fonde il gusto accademico della tradizione toscana con gli influssi della cultura neoclassica.
Come visitare il Cisternone
Visite (gratuite) alla vasca del Cisternone e sale antistanti la vasca dal 15 al 21 aprile, dalle ore 15 alle ore 20.
Durata della visita: 20 minuti
E’ necessaria la prenotazione.
Modalità di prenotazione: a partire dall’8 aprile fino al 14 aprile, telefonando al numero 0586-894563, dalle 9.00 alle 13.00, oppure utilizzando direttamente l’App EVENTBRITE allavoce
Contestualmente, nelle pareti antistanti la vasca, saranno esposti dei pannelli con focus “I protagonisti del ciclo idrico integrato”: Il Cisternone e il Rivellino tra storia e modernità. Dalla produzione e distribuzione dell’acqua potabile fino alla sua restituzione all’ambiente (mare) in maniera ecocompatibile. Integrazione di volumi e sicurezza di approvvigionamento dati dal nuovo serbatoio di Stagno sul fronte della distribuzione e, su quello della depurazione, maggior capacità funzionale, copertura e innovazione tecnologica garantiti dal nuovo depuratore che sostituirà il Rivellino entro il 2030.
Il dettaglio dell’iniziativa è stato illustrato nella Sala Cerimonie di Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Luca Salvetti, dal presidente del Consiglio di Gestione Asa Stefano Taddia e dal direttore gestione servizio idrico Mirco Brilli.
I lavori sono iniziati nel 2016 con il graduale programma di potenziamento delle reti di adduzione. Sui serbatoi, invece, gli interventi hanno preso il via nel 2020, hanno avuto una durata complessiva di circa due anni e si sono svolti in fasi diverse, a distanza temporale l’uno dall’altro.
Il Cisternone è rimasto chiuso (non in funzione) per circa 40 giorni, mentre il serbatoio Setti per 15 giorni a fine 2023.
Con l’apertura straordinaria al pubblico del Cisternone si dà conto di questo grande lavoro svolto a favore di tutta la città.
“Il programma di visite al Cisternone – ha affermato il sindaco – avviene dopo un imponente lavoro e dà la possibilità a tutti di vedere un monumento di particolare bellezza. Le cisterne saranno praticamente quasi vuote e sarà visibile anche la pavimentazione. Avremo modo di apprezzare anche la base della struttura, oltre all’illustrazione del ciclo idrico integrato e delle informazioni storiche. Una vera occasione per poterlo visitare, dal momento che da una quindicina di anni le cisterne non venivano svuotate”.
“L’apertura del Cisternone – ha aggiunto Stefano Taddia Presidente del Consiglio di Gestione ASA – é un’occasione importante per la cittadinanza che avrà la possibilità di accedere a un impianto che normalmente non è visitabile. Un impianto che si rende fruibile in maniera inedita in quanto il fatto che sia momentaneamente scollegato dall’acquedotto, consente la visita lungo tutto il perimetro della vasca”.
SCHEDA TECNICA A CURA DI ASA
Bonifica, lavori al Cisternone e apertura al pubblico
La rete di Livorno Centro è alimentata dalla importante centrale di sollevamento del Cisternone, sita adiacente all’importante e storico, ma ancora funzionante, monumento idraulico.
Infatti la centrale di pompaggio acquisisce tale nome in quanto a sua volta alimentata dal serbatoio del Cisternone vecchio, che dispone di una volumetria di 8.000 Mc e dal serbatoio denominato il Cisternone nuovo dotato di 3.000 Mc di compenso, realizzato alla fine degli anni 60.
Notevoli ed articolati sono i collegamenti tra i due serbatoi e la centrale di sollevamento e tra questa con la rete idrica della città.
Al fine di eseguirne il potenziamento, la sostituzione e l’inserimento di nuove valvole, il tutto per garantire un livello di affidabilità sempre maggiore in caso di guasti o di manutenzioni programmate, ASA ha pianificato un complesso progetto integrato per effettuarne la realizzazione senza creare disagi alle utenze.
La prima opera prevista è stata la realizzazione di una nuova ed indipendente tubazione Dn 630 in polietilene di collegamento tra il serbatoio vecchio e il nuovo, integrata da un ulteriore doppio collegamento tra questa e la centrale di sollevamento finale che alimenta tutta la parte centrale della Città di Livorno, fino a barriera Margherita a sud.
Tale nuova tubazione di aspirazione per le pompe, ha consentito di sostituire e in parte integrare le valvole di sezionamento del serbatoio nuovo, con tanto di svuotamento e bonifica del serbatoio stesso.
Realizzata tale interconnessione è stata possibile sanare la tubazione Dn 800 in acciaio di by pass del Cisternone nuovo. Questa è stata ripristinata tramite tecnologia di Relining che prevede l’inserimento di una calza termoindurente all’interno della tubazione che una volta indurita diventa la nuova tubazione, senza scavi, in tal caso impossibili da realizzare per la presenza di imponenti bloccaggi in cemento armato.
Dopo tali attività, si è potuto proseguire con la sostituzione delle tubazioni in ingresso e in uscita del serbatoio vecchio e le relative vecchie valvole, il tutto garantendo il servizio, anche in condizioni di stress idraulico come durante la contestuale rottura improvvisa della importante adduzione “Mortaiolo Livorno”, solo marginalmente avvertita dalla città per un breve periodo di notte.
Durante tali fasi si è potuto procedere, progressivamente, alla bonifica, manutenzione e successiva disinfezione dei serbatoi, prima il nuovo e dopo il vecchio.
Questo in quanto, per sostituire le tubazioni di ingresso e uscita del Serbatoio monumentale e relativo valvolame, era necessario lo svuotamento dello stesso e, approfittando di ciò, ne è stata realizzata la completa bonifica, pulizia e disinfezione, nonché la sostituzione del vecchio impianto di illuminazione sommerso con moderni proiettori a led multi cromatici programmabili.
Per non intaccare la storica muratura, sono state trasformate in camicie di passaggio le vecchie tubazioni di ingresso e uscita dal serbatoio, nelle quali sono state inserite le nuove. Per garantire la tenuta idraulica tra di loro, sono stati utilizzati moderni sistemi di giunti idraulici
Il servizio idrico è stato garantito, nonostante la chiusura del Cisternone vecchio, dal serbatoio di Stagno con i suoi 10.600 Mc di riserva, dalla rimessa in servizio della tubazione Dn 400 tra Filettole e Paduletto, compreso il serbatoio di Monte Bastione da 2000 Mc del 1915 e, dal potenziamento del campo pozzi e dell’impianto di potabilizzazione di Mortaiolo, nonché dalle innumerevoli interconnessioni eseguite tra le adduzioni principali di Filettole e Mortaiolo, con tanto di raddoppio delle stesse nei punti più critici, come a Vecchiano, Migliarino, Campo Darby, rotatoria di Stagno etc…
Tornando al Cisternone…grazie alle nuove tubazioni e ai moderni ed integrati sistemi di sezionamento, i protocolli gestionali dei due serbatoi e o dei loro collegamenti, possono essere velocemente modificati, consentendone la messa fuori servizio e il loro inserimento in servizio molto velocemente.
Da ciò l’opportunità di poter mettere a disposizione della città il serbatoio, per un periodo comunque limitato ma sufficiente a consentirne la visita a molti cittadini.
Il serbatoio sarà parzialmente riempito, se pur fuori servizio per motivi di sicurezza, ma in caso di guasto alla rete idrica, potrà e dovrà essere velocemente reinserito nel sistema idrico tramite un processo di disinfezione aggiuntiva.
Quanto sopra grazie ai serbatoi di Stagno e del Cisternone nuovo, che garantiranno in eventuale contesto, l’adeguato compenso idrico alla città nel tempo necessario per la rimessa in servizio del vecchio, ma ancora meraviglioso, Cisternone.