Livorno città virtuosa dal punto di vista ambientale. Il sindaco Salvetti e l’assessora Cepparello poarlano della riduzione dell’inquinamento mentre si stanno per installerete nuove centraline dell’Arpat- Tra i problemi da affrontare quello dei fumi del porto
Le politiche ambientali e un bilancio sulla riduzione dell’inquinamento in città sono stati i temi di cui il sindaco Luca Salvetti e l’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello hanno parlato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Comunale, dove, oltre ai giornalisti sono intervenute le associazioni ambientaliste cittadine.
Il sindaco e l’assessora hanno parlato della riduzione dell’inquinamento, dell’investimento del valore di 35mila euro per l’installazione di tre nuove centraline di Arpat in città nelle aree più vicine al porto, della partita del Limoncino, di Eni, Lonzi, Ireos e del verde in città.
“Livorno è una città virtuosa dal punto di vista ambientale – ha affermato il sindaco Salvetti – come emerge dal report pubblicato da Legambiente dal titolo “Mal’aria di città”. Il quadro nazionale è preoccupante, ma Livorno compare tra le città virtuose per quanto riguarda le polveri fini PM10 e PM 2,5.
Inoltre la situazione sulle medie annuali regionali 2022 sempre per quanto riguarda PM10 e PM 2,5 – ha proseguito il Sindaco – vede Livorno con la media più bassa di tutta la regione.
Sugli ossidi di azoto Livorno rispetta l’attuale normativa senza alcun sforamento dei limiti e mostra una tendenza alla diminuzione che ci permetterà di rientrare anche nei limiti che probabilmente entreranno in vigore nel 2030.
Naturalmente esistono problemi da affrontare, il primo è quello che riguarda i fumi in porto, che sono un’emergenza in quanto il porto di Livorno, rispetto ad altri porti in Italia, si estende fino alla città.
A tal proposito il Comune ha stanziato 35 mila euro per collocare centraline in città nelle aree più vicine al porto per raccogliere i dati dell’inquinamento . A breve sarà firmata la convenzione con Arpat e le centraline saranno collocate. In tutta Italia non c’è un comune che ha investito una cifre simile per le centraline. Questo ci consentirà di avere dei numeri su cui ragionare, dopodiché si dovrà realizzare un quadro internazionale e normativo per poter intervenire. Dopo questi rilevamenti scriveremo al Ministro delle Infrastrutture e Porti, l’onorevole Salvini, affinché da Livorno parta un warning ancora più chiaro e stringente rispetto al passato. Ricordo che sull’elettrificazione delle banchine Livorno ha ottenuto fondi, però non ci sono molte navi che sono attrezzate per l’attacco per il collegamento”.
“Sui fumi delle navi – ha ricordato l’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello – abbiamo fatto richiesta nel settembre scorso ad Arpat di poter mettere in campo questa iniziativa. La campagna durerà un anno e vedrà l’installazione di tre centraline mobili posizionate per venti giorni per ogni stagione in tre punti diversi. Sarà una campagna fondamentale perché ci permetterà di integrare i dati che saranno raccolti, con i dati che già abbiamo e che vengono da un lato dall’Interregg Aer Nostrum e dall’altro da tutte le indagini che sono state fatte in fase di procedure autorizzative della Darsena Europa, quindi potremo incrociare 3 step di dati e quando si incrociano dei dati l’accuratezza aumenta. D’altro canto ho visto che i cittadini si stanno mobilitando e per noi questa è una cosa positiva perché a quel punto avremo anche altri dati da mettere sul piatto. Quello che possiamo garantire fin da ora su questi dati – ha aggiunto – è la massima trasparenza e la massima accessibilità perché riteniamo che questa campagna debba essere assolutamente accessibile al cittadino”.
L’assessora Cepparello ha poi affermato la necessità di condurre una campagna a livello nazionale affinché il mar Mediterraneo diventi un’area Eca:“ Attualmente il mediterraneo è semplicemente area Seca cioè si controlla sostanzialmente all’interno del carburante delle navi un solo parametro che è lo zolfo, questo però non è assolutamente sufficiente per garantire effettivamente che le emissioni delle navi siano tali da garantire la salute”.
“Ci tengo a sottolineare che Livorno per quanto riguarda le polveri sottili, sia PM10 che PM2,5, è effettivamente già in linea con quelli che saranno i parametri probabilmente dal 2030. Dico probabilmente perché ad oggi abbiamo una proposta della Commissione Europea che dovrà passare da un articolato confronto con Consiglio e Parlamento”. Quanto agli ossidi di azoto “siccome a Livorno questi sono particolarmente legati al traffico noi abbiamo una strategia precisa, un libro mastro che ci guida e che è il piano urbano della mobilità sostenibile il cui scopo è proprio quello di ridurre l’utilizzo del mezzo privato a tutto vantaggio di forme di mobilità più sostenibile quali il trasporto pubblico locale e ovviamente la cosiddetta mobilità dolce”.
Il sindaco Salvetti ha spostato poi la discussione su alcune partite importanti dal punto di vista ambientale che riguardano la nostra città: “Il quadro che stiamo presentando oggi rientra in una politica ambientale che in questi tre anni e mezzo noi abbiamo provato a portare avanti su tutte le partite, vale per il traffico, vale per il Limoncino, sul quale abbiamo tenuto un atteggiamento molto preciso e chiaro che ci porta ad annunciare oggi che il Comune ha formalizzato in conferenza dei servizi un parere negativo per quanto riguarda il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), per tutta una serie di motivi noti. Su Eni, che tre anni fa era destinato ad ospitare un impianto non meglio conosciuto, abbiamo lavorato (il consiglio comunale ha votato un atto che andava in questa direzione) al progetto di riconversione in bioraffineria con una particolare attenzione ai livelli occupazionali, ma anche ad una lettura diversa dal punto di vista ambientale.
Per quanto riguarda la Lonzi, in questi tre anni abbiamo tolto da quel luogo tutta una serie di rifiuti, operazione che la Regione Toscana dovrà completare velocemente. Per Ireos c’è stata anche una discussione molto accesa in Consiglio Comunale, relativamente al parere sanitario che doveva dare il Sindaco. Il parere non l’ho ancora dato in quanto ho chiesto ad Asl ulteriori valutazioni, numeri e dati. Fino a che non avrò dati approfonditi e certi non darò un parere. Infine mi preme parlare del verde in città. Quest’anno abbiamo un più 10% di verde in città con nuove piantumazioni, mentre manteniamo un numero alto, circa 2 milioni e quattrocento mila metri quadri, di verde urbano”.
A questo elenco l’assessora Cepparello ha aggiunto il lavoro fatto sull’amianto: ”grazie anche al lavoro dei tecnici che hanno seguito da vicino la questione è stata disinnescata una bomba ecologica che c’era sulla città di Livorno perché tutta la superficie della Trw è stata completamente bonificata dall’amianto per un totale circa 40 mila metri quadri anche molto ammalorati che potevano provocare danni alla salute”.