Livorno, al Teatro Goldoni la potenza della musica di Nino Rota e della scrittura di Eduardo De Filippo per “Napoli milionaria”. La ricerca del direttore d’orchestra Jonathan Brandani che ha offerto al pubblico una partitura con alcune scene revisionate subito dopo il debutto del 1977 al Festival di Spoleto
Finale di stagione lirica al Teatro Goldoni di Livorno con “Napoli milionaria”, attesa produzione che doveva andare in scena due anni fa, ma poi è stata bloccata dalla pandemia in conseguenza della chiusura dei teatri. Così dopo essere stata presentata a Lucca all’inizio della stagione del Teatro del Giglio (nel mese di settembre del 2021), è arrivata a Livorno dove replica domenica a pomeriggio 13 marzo 2022 alle ore 16. L’allestimento è una coproduzione fra Giglio (capofila), Goldoni e Verdi di Pisa con l’ensemble vocale del progetto LTL Opera Studio diretto da Riccardo Mascia e con l’OGI Orchestra Giovanile Italiana diretta per l’occasione da Jonathan Brandani (sopra il titolo, ph. Jenna. Mahr), regia di Fabio Sparvoli, scene di Alessandra Torella (anche i costumi).
Nino Rota, il grande compositore di colonne sonore, ma non solo, conosciuto al grande pubblico soprattutto per le bellissime pagine musicali dei film di Federico Fellini (ma anche, ad esempio, de “Il Padrino” del regista Francis Ford Coppola), ha scritto la partitura per questa “Napoli milionaria”, dramma lirico in tre atti di Eduardo De Filippo tratto dalla sua omonima commedia. Il debutto risale al 19 giugno 1977 alla XX edizione del Festival di Spoleto (che l’aveva commissionata), come ben documentato nel libretto di sala preparato dalla Fondazione Teatro Goldoni (a cura di Federico Barsacchi e Vito Rota) in cui è stata inserita anche una bella una intervista a Rota e De Filippo che fu pubblicata dal Corriere della Sera (firmata dall’inviato speciale Ettore Mo). All’epoca “Napoli milionaria” fu trasmessa in mondovisione dalla Rai. (Sopra: una foto di scena dell’allestimento di “Napoli milionaria” in scena al Teatro Goldoni di Livorno il 12 e 13 marzo 2022. Ph. Andrea Simi).
Nel debutto livornese di sabato 12 marzo, “Napoli milionaria” ha avuto una buona accoglienza, con lungo applauso finale. Sicuramente, stando seduti in platea o nei palchi, si è trattato di un’esperienza molto diversa rispetto all’ascolto di un’opera lirica della tradizione: si è infatti assistito ad una rappresentazione e in cui è evidente la derivazione da un grande testo di prosa che si amalgama però alla perfezione con le note del pentagramma. Il pubblico si è fatto di conseguenza avvolgere da una musica potente, inframmezzata anche da richiami molto cinematografici specialmente nel secondo atto quando si accenna, ad esempio, al boogie-woogie. Una partitura che il maestro Brandani, “dopo aver individuato alcune discrepanze nelle versioni attualmente disponibili del materiale a stampa dell’opera – si legge nel libretto di sala – ha avviato un percorso di ricerca che lo ha portato a scoprire, per alcune scene dell’opera, un a versione musicale alternativa che con molta probabilità rappresenta la fase di revisione avvenuta successivamente al primo ciclo e proprio in vista di un secondo allestimento purtroppo mai concretizzatosi (doveva essere – dopo Spoleto – al San Carlo di Napoli, ndr)”. Il direttore d’orchestra Jonathan Brandani ha presentato per la prima volta in teatro, e quindi al pubblico, questo nuovo materiale durante le rappresentazioni del settembre 2021 al Giglio di Lucca, e poi a Livorno. (e.a.)