“L’italiana in Algeri” di Rossini debutta (e chiude la stagione lirica 2022-2023) sul palcoscenico del Goldoni dove non è mai andata in scena. Emanuele Gamba, direttore artistico del teatro di Livorno, è il regista di questo nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Nazionale Sloveno Opera Ljublijana. Una musica e un libretto infuocati, come la storia di Isabella, avvenente signora livornese, che viene catturata dai pirati e portata ad Algeri… Appuntamento il 31 marzo e il 1° aprile alle ore 20
Sarà una “prima” assoluta per il Teatro Goldoni di Livorno (dove non è mai andata in scena), ma sarà anche una “prima” in tempi moderni per la città di Livorno che dal lontano 1877 non la vede più rappresentata: è L’italiana in Algeri, dramma giocoso per musica in due atti di Gioachino Rossini che venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile, alle ore 20 chiuderà la Stagione lirica 2022-23 del Goldoni.
Si tratta di nuovo allestimento e coproduzione realizzato con il Teatro nazionale sloveno Opera Ljubljana dove l’opera ha debuttato con successo lo scorso febbraio con la regia di Emanuele Gamba, direttore artistico della Fondazione Teatro Goldoni: “Come i grandi autori del genere comico, del genere buffo, del genere commedia – afferma – Rossini con questo capolavoro coglie nel segno con l’intelligenza, il divertimento e la grazia di chi, nonostante la giovanissima età in cui la scrisse, appena ventunenne, già conosce ciò che fa vibrare il cuore. Rossini invita tutti a specchiarci nei personaggi e tramite loro ridere di e con tutti noi. E quando si diventa pazzi per un amore che nasce o un amore che muore, tutto vortica e s’intreccia come in un crescendo che pare farci esplodere menti e cuori, un crescendo che prenderà il nome di crescendo rossiniano”.
Una storia d’amore, dunque, anzi: più storie d’amore che si intrecciano e si rincorrono per oltre due ore per un’opera che uno scrittore famoso ed appassionato dell’Italia e di Rossini come Stendhal non tardò a definire come «la perfezione del genere buffo», grazie ad una musica che altro non è che «una follia organizzata». E che si entri con L’Italiana in un mondo musicale un po’ “folle”, lo si percepisce fin dalla sinfonia con cui si apre con i suoi ritmi infuocati, a cui seguono trovate e situazione comiche lontane da ogni sentore di realismo, ma capaci di conquistare fin dal primo ascolto.
- L’italiana in Algeri fu scritta in pochissime settimane nella tarda primavera del 1813 per adempiere ad un obbligo contrattuale di Rossini («Nulla favorisce l’ispirazione più della necessità» scrisse), e per l’occasione riadattò un libretto già musicato pochi anni prima incendiandone i versi con la sua fantasia e donando ad ogni scena una dirompente vitalità. Semplice (e fantastica) la storia, che narra la vicenda di un’avvenente signora di Livorno, Isabella, che in viaggio di piacere, viene catturata dai corsari algerini insieme con altre persone e portata ad Algeri al Bey locale che l’accoglie nel suo harem e se ne innamora, al punto di farne la sua preferita; ma proprio lì rincontra il suo primo amore e in un crescendo di astuzie, inganni e giochi di seduzione, riesce nell’intento di riappropriarsi della libertà e degli affetti, in una sfrenata ed immancabile corsa verso il lieto fine.
“Per ogni direttore d’orchestra Rossini è una grande avventura – afferma Marko Hribernik, attuale direttore artistico del Teatro sloveno che sarà alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Goldoni – Rossini è il maestro del grande dramma giocoso italiano, maestro delle atmosfere drammatiche e umoristiche, di situazioni e incertezze… L’italiana in Algeri non viene rappresentata spesso come Il barbiere di Siviglia o Cenerentola ma nonostante ciò è un’opera d’arte per eccellenza, con una lirica meravigliosa. Mi piace il senso dell’umorismo che troviamo nella musica, le onomatopee e lo spirito generale che potrei descriverlo in una sola parola: positivismo!”.
Il cast è stato selezionato appositamente dalla Fondazione Goldoni, e sarà completamente nuovo rispetto alle recite nella capitale slovena ad eccezione del tenore cubano Bryan López González (che ha già vestito i panni di Lindoro, il giovane italiano, schiavo favorito di Mustafà, nelle recite nel Teatro di Ljubljana): Laura Verrecchia / Aurora Faggioli (Isabella, signora italiana), Abramo Rosalen (Mustafà, bey d’Algeri), Paolo Ingrasciotta (Taddeo, compagno ed innamorato non corrisposto da Isabella), Yulia Merkudinova / Iolanda Massimo (Elvira, moglie di Mustafà), Alberto Comes (Haly, capitano dei corsari algerini), Diana Turtoi (Zulma, schiava confidente di Elvira). Le scene sono di Massimo Checchetto, i costumi di Carlos Tieppo, coreografo Lukas Zuschlag, light designer Michele Rombolini / Milcho Aleksandrov.
Biglietti disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30-19.30 e online su www.goldoniteatro.it – www.ticketone.it con prezzi che vanno da € 10 a € 33; ridotto under 20 € 10.