LIRICA IN PIAZZA. I colori e le espressioni di “Tosca” secondo Paola Di Gregorio. A Massa Marittima il maestro Micheli dirige con grande equilibrio
di FULVIO VENTURI
È uno dei luoghi più suggestivi della Toscana medievale, e meglio conservati, la Piazza di Massa Marittima. Una ripida scalinata la suggella sull’orizzonte occidentale, marino, e strette strade ne segnano le vie d’accesso. La Cattedrale di San Cerbone, ultimata da Giovanni Pisano nel Trecento, maestosa ed austera, la presiede. E qui, al fianco della Chiesa, si allestisce il palco. Con il Palazzo Comunale e gli altri edifici ove abbonda sulle facciate la pietra serena ed il composto stile toscano, il colpo d’occhio è magnifico.
Su questa piazza protetta dal tempo, da oltre trent’anni, vi si rappresenta l’opera lirica.
Quest’anno lo spettacolo inaugurale per la rassegna “Lirica in Piazza, è stato “Tosca”, al quale abbiamo assistito, e al quale faranno seguito “Rigoletto” e “Don Pasquale”.
Nella scenografia naturale data dalla linearità del complesso ecclesiastico, il fulcro della produzione si è rinvenuto nella direzione orchestrale del Maestro Claudio Maria Micheli.
Chiarissimo nelle intenzioni e nel gesto Micheli ha tenuto in pugno sia l’orchestra che il palcoscenico con esemplare equilibrio. E non crediamo che abbia avuto a disposizione innumeri turni di prova per trovare la quadratura del cerchio di una partitura nota, ma piena d’insidie, come “Tosca”. Una direzione davvero di prim’ordine. La compagine orchestrale, Orchestra Sinfonica Europa Musica, anche, è sembrata ben registrata in tutte le sezioni ed animata da buona professionalità. In palcoscenico ha ottimamente figurato la Tosca di Paola Di Gregorio, puntuale nel registro acuto e capace di dare colori ed espressioni alla interpretazione. Adeguata nella figura scenica, Paola Di Gregorio è stata anche attrice convincente ed intensa.
Fra l’altro ci ha fatto piacere ritrovare, nei passi più acuminati della parte, una eco della sua ascendenza belcantistica. Accanto a lei l’esperto Cavaradossi di Gianluca Zampieri, generoso, partecipe, ma anche timbricamente ingrato, e lo Scarpia di Pierluigi Dilengite, del quale lamentiamo l’improvvisa indisposizione che lo ha colto. Segnaliamo tuttavia l’abnegazione con la quale il cantante ha portato a termine la recita. Se dal lato vocale la prestazione è stata ingiudicabile, da quello scenico Dilengite ha presentato un personaggio claudicante, valetudinario, per niente in linea con gli Scarpia della tradizione e degno perciò d’interesse. Nello stuolo delle parti di fianco abbiamo apprezzato il Sacrestano ben cantato e preciso di Andrea Scorsolini. Il Coro Lirico Italiano era diretto da Renzo Renzi. Regia di Gianmaria Romagnoli attenta al particolare con qualche idea da riprendere e sviluppare. Belli i costumi della Sartoria Teatrale PIPI. La piazza, gremita in ogni ordine di posto, ha accordato alla produzione un generoso successo.
- (“Lirica in Piazza” a Massa Marittima prosegue venerdì 4 agosto 2017, ore 21,15, con “Rigoletto” mentre sabato 5 agosto andrà in scena “Don Pasquale”)