L’Homme Armé e l’alba del Rinascimento fiorentino: due concerti (sabato 8 e domenica 9 dicembre) a Fiesole e Reggello
L’edizione 2018 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, si conclude con un concerto in due repliche in luoghi artisticamente significativi dell’area metropolitana, al cui interno sono opere d’arte di pregio che, grazie anche a questi appuntamenti, potranno essere ammirate e apprezzate. Uno, sabato 8 dicembre, sarà alla Chiesa di Santa Maria di Primerana che sovrasta Piazza Mino a Fiesole, l’altro, domenica 9 dicembre, sarà nella pieve romanica dei Santi Pietro e Paolo a Cascia (Reggello), il cui impianto architettonico risale al XII secolo e che nel museo annesso custodisce il Trittico di San Giovenale di Masaccio. Entrambi saranno a ingresso libero, alle 18.30.
La rassegna si chiude con uno spazio speciale dedicato al primo Quattrocento italiano, dopo essersi concentrata eminentemente sulla musica del Seicento nei primi due concerti, quello del 21 ottobre dedicato a Giulio Caccini, del quale quest’anno ricorrono i 400 anni dalla morte (con un giovane e attento interprete di questo repertorio, Riccardo Pisani, accompagnato dall’ensemble Ricercare Antico) e quello del 10 novembre, nel quale una virtuosa del repertorio quale Elena Cecchi Fedi, accompagnata da L’Homme Armé in versione speciale, ha reso omaggio a Francesca Caccini, figlia di Giulio.
SABATO 8 DICEMBRE, ORE 18.30
Chiesa di Santa Maria di Primerana
Via Santa Maria, Fiesole
Flos Florum
Musiche sacre e spirituali all’alba del Rinascimento fiorentino
L’Homme Armé
Giulia Peri, soprano
Mya Fracassini, mezzosoprano
Giovanni Biswas, tenore
Paolo Fanciullacci, tenore
Fabio Lombardo, direzione
Musiche di Guillaume Dufay, Gherardello, Francesco Landini, Gratiosus da Padova
Per l’edizione 2018 de «I concerti al Cenacolo», sabato 8 dicembre l’Ensemble L’Homme Armé presenta il concerto «Flos Florum. Musiche sacre e spirituali all’alba del Rinascimento fiorentino» nella Chiesa di Santa Maria di Primerana (via Santa Maria, Fiesole, FI; ore 18.30, ingresso libero), che sovrasta la piazza principale di Fiesole: messa un po’ in ombra dalla cattedrale, è invece un gioiellino che merita una visita, magari arrivando con un po’ d’anticipo sull’inizio dello spettacolo.
Guillaume Dufay è stato il compositore borgognone più influente in Europa verso la metà del XV secolo. Come molti altri musicisti dell’epoca, era solito viaggiare per il continente al seguito di principi e papi. Nelle sue peregrinazioni ha lavorato per le più importanti corti e cappelle musicali italiane, tra cui la corte dei Malatesta a Rimini e la cappella papale a Roma. La sua musica ha avuto una grande diffusione e veniva trascritta, distribuita e suonata ovunque la polifonia avesse messo radici. Tra le generazioni successive, sono pochi i compositori che non hanno assorbito elementi del suo stile. L’ampio grado di distribuzione e conoscenza della sua musica è ancor più impressionante se si considera che morì alcuni decenni prima che fosse possibile stampare musica.
Quando Dufay arrivò in Italia negli anni Venti del Quattrocento il panorama musicale della Penisola era molto variegato, con stili e generi diversi, con influenze francesi che cominciavano a farsi sentire in modo pronunciato.
Tra i vari compositori famosi, Gherardello da Firenze, Zachara da Teramo, Bartolo e Paolo da Firenze. E in questa città era rimasta ancora l’eco di Francesco Landini, il musica, poeta e filosofo celebrato nelle cronache a cavallo tra Tre e Quattrocento. Ancora oggi non è chiaro disegnare un quadro della musica italiana di quegli anni, ma appare certo che l’arrivo di Dufay influì non poco sugli sviluppi della musica italiana, anche per la successiva discesa di molti altri musicisti franco-fiamminghi.
La chiesa di Santa Maria di Primerana è già menzionata nel 966 ed è forse costruita su una precedente basilica paleocristiana, a sua volta impiantata su un tempio pagano; poi fu ampliata in epoca medievale; la facciata risale alla fine del Cinquecento, con paramenti architettonici di gusto manieristico e decorazioni a graffito di Ludovico Buti; nel 1801 fu aggiunto il porticato su colonne architravate. L’interno, ad aula unica conclusa da un transetto, contiene opere d’arte di pregio: sull’altar maggiore, una tavoletta con la Madonna col Bambino del Maestro di Rovezzano (sec. XIII); nel transetto bassorilievi di Francesco da Sangallo, uno con l’autoritratto (1542) e uno col ritratto di Francesco del Fede (1575). Ci sono anche una terracotta invetriata della bottega di Andrea della Robbia e un grande crocifisso ligneo sagomato e dipinto di scuola giottesca (XIV secolo), attribuito a Bonaccorso di Cino e alle pareti affreschi, sia pure un po’ sbiaditi, di Niccolò di Pietro Gerini, documentato dal 1368 e morto nel 1415. Uno dei punti cardine del “progetto metropolitano” è proprio questo: aiutare a richiamare, con spettacoli e concerti, l’attenzione su luoghi d’arte ingiustamente trascurati.
DOMENICA 9 DICEMBRE, ORE 18.30
Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Cascia
Via Casaromolo, 25 Reggello
Flos Forum / Musiche sacre e spirituali all’alba del Rinascimento fiorentino
Si conclude, come detto, con la replica del concerto di sabato 8, ovvero «Flos Florum. Musiche sacre e spirituali all’alba del Rinascimento fiorentino» con l’Ensemble L’Homme Armé nella Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Cascia (Via Casaromolo, 25 Reggello; ore 18.30, ingresso libero), l’edizione 2018 de «I concerti al Cenacolo». Il luogo scelto per l’ultimo appuntamento è una
chiesa il cui elegantissimo impianto architettonico romanico risale al XII secolo. La facciata della chiesa è stata dotata nel XV secolo di un bel porticato, sostenuto da due pilastri laterali e da quattro colonne che ripetono il motivo dell’interno anche nel capitello corinzio. Originale il motivo di navatelle scandito da cinque semicolonne del timpano. Molte sono le opere d’arte presenti sia in chiesa che nel piccolo ma bellissimo museo attiguo, che dal 2002 ospita un trittico giovanile di Masaccio, trasferito alla pieve da San Giovenale.
APPENDICE / Altre attività di dicembre 2018 al di fuori della rassegna
MARTEDÌ 11 DICEMBRE, ore 21
Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 24, Firenze
Insieme per la Pace
Incontri di spiritualità, meditazione e preghiera interreligiosa
L’Homme Armé
Giulia Peri, soprano
Mya Fracassini, mezzosoprano
Giovanni Biswas, tenore
Paolo Fanciullacci, tenore
Fabio Lombardo, direzione
Musiche di G. Dufay
in collaborazione con “Un Tempio per la Pace – Onlus”
Fabio Lombardo e L’Homme Armé partecipano al ciclo di incontri che l’associazione “Un Tempio per la Pace” organizza dalla fine degli anni ’90 sul tema della pace e del dialogo interreligioso. Il contributo prenderà spunto da una composizione di Guillaume Dufay composta in occasione di uno di quei tanti trattati di pace che nel corso della storia hanno cercato di limitare i disastri della guerra. Ingresso libero.