Lezioni di cinema a Livorno, conclusione della 7^ edizione con il film “Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini. Al Centro Artistico Il Grattacielo domenica 3 marzo alle ore 17
Si conclude domenica 3 marzo 2024 alle ore 17 al Centro Artistico il Grattacielo, via del Platano, 6, con la proiezione del film IL DELITTO MATTEOTTI, la 7° edizione di Lezioni di Cinema “La storia, le storie”. Introduce Massimo Ghirlanda presidente del Centro Studi Commedia all’italiana. Biglietto d’ingresso 6 Euro.
Lezioni di Cinema è organizzata in sinergia fra 50&Più Università di Livorno, Centro Studi Commedia all’italiana, Erasmo Libri Editore e il Circolo del Cinema Kinoglaz, che da anni promuovono la cultura del Cinema sul territorio locale.
Il delitto Matteotti (Italia, 1973, durata 120 min.) è un film del 1973, diretto da Florestano Vancini, basato sui fatti reali del delitto Matteotti e delle sue conseguenze. Con Franco Nero (Giacomo Matteotti), Mario Adorf, Umberto Orsini, Vittorio De Sica, Gastone Moschin, Riccardo Cucciolla, Manuela Kustermann.
A Roma, il 30 maggio 1924, l’onorevole Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, in un coraggioso e coinvolgente discorso, chiede che vengano annullate le elezioni del 6 aprile, contestandone la validità. Il politico sostiene, infatti, che la lista di maggioranza governativa sia stata solo nominalmente sostenuta da più di 4 milioni di voti, ma non ha ottenuto i voti di fatto e liberamente: gli elettori, a causa delle illegalità, delle ritorsioni e delle violenze subite hanno dato al Partito Nazionale Fascista il loro assenso.
Queste parole suscitano subito reazioni nella stampa e nell’opinione pubblica e anche in seno al governo si scatena il timore di sollevazioni popolari. Nulla impedisce il misterioso rapimento del deputato il 10 giugno. L’opinione pubblica ne è sconvolta, l’opposizione politica si coagula e decide di boicottare i lavori del Parlamento. Difficile è far partire le indagini per il ritrovamento di Matteotti, ma la pressione mediatica e pubblica obbliga Benito Mussolini (Mario Adorf) a prendere decisioni. Un discorso verrà pronunciato alla Camera dal futuro Duce il 3 gennaio 1925: sarà l’inizio vero e proprio della dittatura…
Florestano Vancini – Regista e sceneggiatore. Si avvicina al cinema con una serie di cortometraggi nei primi anni ’50, dopo aver fatto l’aiuto regista e lo sceneggiatore per “La donna del fiume” (1954) di Mario Soldati e l’aiuto regista di Zurlini per “Estate violenta” (1959). L’anno successivo esordisce nel lungometraggio con “La lunga notte del ’43”, trasposizione di Cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani, dando subito la cifra del suo cinema. Appassionato di politica, il regista ferrarese sostiene un cinema “impegnato” in cui in film successivi vengono raccontati vari episodi della storia italiana, come “La banda Casaroli” (1961), “Bronte: storia di un massacro…” (1971), “Il delitto Matteotti” (1973). E’ apparso anche come attore in “Cadaveri eccellenti” (1976) di Francesco Rosi. Negli anni ’80 Vancini realizza per la televisione le fiction “La neve nel bicchiere” (1984), “La piovra II” (1986) e “Piazza di Spagna” (1991), oltre ad alcuni episodi della serie “Il giudice istruttore”. Nel 2005 riesce a realizzare per il grande schermo “E ridendo l’uccise”, un film storico in cui racconta come le ingiustizie e la crudeltà fossero comuni anche nel Rinascimento, che resta la sua ultima opera.
Massimo Ghirlanda è un insegnante e uno dei fondatori del Centro Studi Commedia all’Italiana di Castiglioncello di cui è presidente dal 2009. Ha tenuto corsi di Storia del cinema e si è interessato di autori del cinema italiano. Nel 2007, per l’editore Pacini, ha pubblicato il volume Castiglioncello e il cinema. I film, i luoghi e i personaggi. È il direttore della collana I Quaderni di Storia del cinema della casa Editrice Erasmo di cui ha curato le edizioni critiche delle sceneggiature del Sorpasso di Scola e Maccari e In nome del popolo italiano di Age e Scarpelli. Fa parte dal 2012 della giuria del Premio Suso Cecchi d’Amico per la miglior sceneggiatura.
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Coordinamento: prof. Gianfranco Panariello (50&Più Università Livorno); Direzione artistica: prof. Massimo Ghirlanda (Centro Studi Commedia all’Italiana); Ufficio Stampa: Maurizio Mini.