Le parole della Costituzione, settant’anni dopo. Il 5 ottobre cominciano a Lucca le Conversazioni in San Francesco con Michele Ainis, il 12 ci sarà Roberto Vecchioni. Il programma fino al 6 dicembre
Quasi contemporaneamente ai lavori della Costituente, intorno a Maria e Goffredo Bellonci cominciarono a riunirsi, tra il 1944 e il 1946, scrittori, artisti, registi giornalisti e industriali, con il dichiarato intento di creare un nuovo premio letterario. Nasce così la prima edizione del Premio Strega, esattamente in contemporanea con la Costituzione, anch’essa approvata nel 1947 ed entrata in vigore il 1 gennaio 1948. Questo nucleo di intellettuali ponevano nella lingua e nel suo impiego letterario la speranza di ricostituire, attraverso la parola, il senso della convivenza civile degli italiani fondata su valori democratici e di solidarietà.
Proprio partendo da questi eventi e da queste considerazioni la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha immaginato e “orchestrato” la quinta edizione delle Conversazioni in San Francesco, che si svolgeranno dal 5 ottobre al 6 dicembre 2018 e avranno per titolo “Le parole della Costituzione. 70 anni dopo”.
Un titolo ispirato a due avvenimenti: da un lato l’attribuzione alla Costituzione italiana del Premio Strega, nel 2006, sia per sancirne il valore letterario sia per ricordarne il comune intento linguistico che animò gli intellettuali di casa Bellonci e i padri costituenti; dall’altro una recente pubblicazione del costituzionalista Michele Ainis, che, non a caso, aprirà la rassegna venerdì 5 ottobre. Un appuntamento introduttivo necessario, con uno “specialista” che da anni è impegnato, quasi in missione, nella divulgazione dei principi costituzionali e nella spiegazione dei valori ancora attuali della “Carta”. Una premessa dunque, che anticipa e introduce altri sette appuntamenti, in cui protagonista sarà proprio una parola. Anzi le parole, i termini chiave contenuti nei primi dodici articoli della Costituzione, le parole dei Principi fondamentali.
Venerdì 12 ottobre ci sarà un ospite speciale, il cantautore Roberto Vecchioni che affronterà il tema “Costituzione”, partendo dalla parola “Diversità” e chiuderà la serata con una performance musicale con brani conosciuti e alcuni tratti dal nuovo album.
Sabato 13 ottobre il giornalista e scrittore Marcello Veneziani interverrà per parlare di “Patria”, termine che evoca tematiche di stringente attualità, mentre venerdì 19 ottobre la serata sarà animata da un dialogo tra Paolo Bolpagni, storico dell’arte e Direttore della Fondazione Ragghianti, e Valdo Spini, protagonista della scena politica italiana degli anni ’90 e attualmente presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI). Al centro del confronto le parole “Arte” e “Cultura”, intrepretate come elementi fondanti dell’identità italiana ma anche radici di quella europea.
Il 17 novembre si parlerà invece di “Razza” con una novità assoluta per le Conversazioni. Un appuntamento mattutino, dedicato anche ai ragazzi delle scuole, inserito tra le iniziative realizzate in ricordo della promulgazione delle Leggi razziali del 1938. Un incontro che prevede la proiezione di un breve film contenente la testimonianza di una sopravvissuta alle persecuzioni razziali e gli interventi di Michele Battini, storico dell’ebraismo, e dello scrittore Alfredo De Girolamo.
Sabato 24 novembre tre parole per tre scrittori. Massimo Onofri parlerà infatti di “Sovranità”, Carmen Pellegrino affronterà il termine “Eguaglianza”, mentre a Elena Stancanelli toccherà lo spinoso compito di esprimersi sul difficile tema della “Libertà”. La prospettiva dello scrittore sulla Costituzione, anzi tre prospettive su tre argomenti-cardine, sui quali è ancora aperto un dibattito vivace.
Come è vivo anche il dibattito sulla tutela e promozione del nostro immenso “Patrimonio culturale”. Proprio queste sono le parole al centro dell’incontro di sabato 1 dicembre: protagonista lo storico dell’arte Salvatore Settis, già direttore della Scuola Normale di Pisa e da anni attento e critico osservatore della realtà culturale italiana, cui dette una notevole sferzata col suo celebre saggio “Italia Spa”.
Sarà invece la parola “Lavoro” a chiudere il ciclo 2018 delle Conversazioni. A parlarne, giovedì 6 dicembre, sarà Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e presidente dell’ISTAT. Una voce autorevole per affrontare una tematica che padri costituenti inserirono nientemeno che nell’articolo 1, ma che da sempre costituisce una delle questioni più dibattute nel contesto politico e sociale italiano.
Otto appuntamenti con la storia, una storia lunga settant’anni, ma anche una storia attuale, fatta di principi e di parole scritte da molto tempo ma che ancora oggi ascoltiamo nei telegiornali e troviamo sulla bocca delle persone. Nel ricordarle e analizzarle possiamo ancora sentirle vive e attuali come non mai.
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito e avranno inizio alle ore 21, a parte quello del 17 novembre dedicato alle scuole che sarà in orario mattutino.
Organizzazione: Elena Aiello. Coordinamento: Massimo Marsili.