Le musiche dimenticate di Ennio Morricone. Concerto a Livorno il 10 maggio con il quintetto jazz formato al pianoforte da Mauro Grossi, docente del “Mascagni” e curatore del progetto; Francesco Petreni alla batteria; Stefano “Cocco” Cantini al sassofono; Gabriele Evangelista al contrabbasso e Fabrizio Bosso alla tromba. Con l’Orchestra del Conservatorio
Venerdì 10 maggio 2024, alle ore 21:30, si esibirà al Teatro 4 Mori di Livorno il quintetto jazz del prof. Mauro Grossi insieme all’Orchestra d’archi del Conservatorio Mascagni. Un omaggio al grande Ennio Morricone. Il quintetto, composto dai due docenti del dipartimento di jazz del Conservatorio, Mauro Grossi al pianoforte e Francesco Petreni alla batteria, vede anche la collaborazione di Stefano “Cocco” Cantini, al sassofono, e Gabriele Evangelista, al contrabbasso. A completare la formazione del quintetto, l’ospite speciale Fabrizio Bosso, trombettista di fama internazionale che non ha bisogno di presentazioni nell’ambito della scena jazz cosmopolita.
Il progetto è stato curato dal capo del Dipartimento Jazz del Conservatorio, il prof. Mauro Grossi, il quale ha voluto dare il meritato rilievo a materiali musicali di prim’ordine, condannati all’oblio da insuccessi di pubblico nelle sale o bollati dalla critica cinematografica. Infatti “Ennio Minor” – questo il titolo dell’evento – è un concerto che propone le musiche del compositore Ennio Morricone che rappresentano l’eccezione alla regola che “la musica nel cinema è importante, non determinante”.
Così come molto spesso la musica di Morricone ha saputo amplificare l’emozione regalata dalle immagini e viceversa, analogamente sono esistite collaborazioni in cui Morricone non ha trovato probabilmente la sua giusta cornice. Così come lavori che non hanno avuto il successo dovuto causa una pessima accoglienza della critica. ‹‹Abbiamo – spiega Mauro Grossi – voluto andare a pescare questi gioielli musicali seppelliti dall’oblio, ma ancora straordinariamente potenti grazie alla grande creatività del Maestro.››
Sul piano delle suggestioni timbriche, il gruppo dell’Orchestra d’archi insieme al quintetto jazz è un pozzo senza fondo di tradizioni, stili, possibilità e colori.
‹‹Come ideatore di questo progetto sono fiero di avere l’opportunità di realizzarlo nella mia città, Livorno, grazie al supporto del Conservatorio Mascagni, di cui sono docente da tanti anni›› conclude Grossi.
Il concerto è ad ingresso libero.