GIORNATA DELLA MEMORIA. A Livorno conferenza sulle leggi razziali della vergogna, a Firenze nel Tempio ebraico il racconto della Shoah
A 80 ANNI DALLE LEGGI RAZZIALI
Rientra tra le iniziative promosse a Livorno per commemorare la Giornata della Memoria 2018, la conferenza in programma per domenica 28 gennaio, alle ore 16.30, sul tema “Le Leggi della vergogna” a 80 anni dalle “leggi razziali”. La conferenza, promossa dalla Comunità Ebraica di Livorno in collaborazione con il Comune di Livorno si terrà nella sala conferenze della nuova Biblioteca Comunale dei Bottini dell’Olio nel quartiere de La Venezia.
Interverranno Valerio Di Porto, consigliere parlamentare presso la Camera dei Deputati, autore del libro “Le leggi della vergogna. Norme contro gli ebrei in Italia e in Germania”. Pier Luigi Orsi, ricercatore universitario presso il Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Pisa, autore del saggio “La comunità ebraica di Livorno dal censimento del 1938 alla persecuzione, in AA.VV, Memoria familiare e identità. Ebrei di Livorno tra due censimenti (1841-1938), Livorno, Belforte,1989”. Maurizio Vernassa, docente di Storia delle relazioni internazionali presso l’Accademia Navale di Livorno.
IL RACCONTO IN SINAGOGA
Le parole di Elisa Springer, sopravvissuta ai campi di sterminio, accompagnate dalle note eseguite dal vivo sono gli elementi dell’appuntamento in programma domenica 28 gennaio 2017 alle 15.30 al Museo ebraico e Sinagoga di Firenze in occasione del Giorno della Memoria.
“Letture e musiche” è l’iniziativa promossa da CoopCulture che prevede la lettura di alcuni brani tratti dal volume “Il silenzio dei vivi” di Elisa Springer intervallate da musiche per violino eseguite dal vivo su spartiti di Bach, Vivaldi e Mozart. Elisa Springer, nata a Vienna nel 1918 in una famiglia di commercianti ebrei, il 2 agosto 1944 viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, poi a Bergen Belsen e successivamente a Theresienstadt; sopravvissuta alle deportazioni nel 1946 si trasferisce in Italia. Sceglie di non raccontare l’orrore passato e nasconde il numero tatuato sul braccio, non parlerà fino a quando spronata dal figlio ormai adulto deciderà che conoscere la sua esperienza sarà utile “per non dimenticare a quali aberrazioni può condurre l’odio razziale e l’intolleranza, non il rito del ricordo, ma la cultura della memoria”. Elisa Springer è morta nel 2004 a 86anni.
Attività gratuita, posti limitati. Per partecipare si consiglia la prenotazione al numero 055 2346654 o sinagoga.firenze@coopculture.it