Roma: le foto di Pepper in b/n fra paesaggi urbani e solitudine
Apre martedì 22 novembre 2016 a Palazzo Cipolla (via del Corso 320, Roma), nelle sale della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, la mostra personale del fotografo italo-americano John Randolph Pepper intitolata “Evaporations”. Resterà aperta fino al 18 gennaio 2017.
Questa mostra personale di Pepper si compone di un corpus di fotografie realizzate tra il 2012 e il 2013, facenti parte di un progetto fotografico realizzato tra gli Stati Uniti, la Russia, la Finlandia, la Spagna, la Grecia e l’Italia, e conta oltre 50 opere di diverse dimensioni (nella foto grande una emozionante immagine di Chicago – particolare, e in quella piccola un altro scatto – particolare – alla frontiera fra Russia e Finlandia, entrambe le immagini sono del 2012). Dopo il suo esordio nella Galleria di Paolo Morello a Palermo, dove è stato presentato il libro “Evaporations” pubblicato dall’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia, l’artista ha organizzato a Venezia, in occasione della Biennale di Architettura del 2014, la mostra di “Evaporations”. Che è stata ospitata successivamente dal Museo Rosphoto di San Pietroburgo e, a seguire, nei musei delle città di Vladivostok, Irkutsk, Novosibirsk, Omsk, Ekaterinburg, Samara, per approdare a maggio del 2016 alla Gallery for Classic Photography di Mosca. “Evaporations” ha fatto anche parte del festival di fotografia PhotoMed che si tiene in Francia.
I suggestivi scatti in mostra, che il fotografo – si legge nella prefazione online alla mostra – ha rapito alla solitudine delle persone incontrate per caso nei suoi viaggi da un continente all’altro, tra il cielo e la terra dove tutto evapora nel suo ciclico divenire, rimarranno per sempre nella nostra memoria. Pepper è un osservatore che, spesso da lontano, ritrae la vita dell’uomo nella sua forma essenziale, slegata da specifiche culturali o temporali. Si rifà alla pratica pluridecennale del fotografo di strada che, portando con sé una macchina da 35 mm, nel suo girovagare attende che le situazioni si presentino spontaneamente.