L’alter ego: al The Cage di Livorno musica in movimento con “Te lo do io Sanremo” nella sera del gran finale del Festival
In quella che sarà la serata della finale del Festival di Sanremo 2017, dal 1951 il Festival della canzone italiana, il The Cage Theatre di Livorno si prepara a una contro-proposta, un provocatorio “Te lo do io Sanremo”, che sarà proprio il titolo dell’iniziativa in programma per la notte di sabato 11 febbraio 2017 a partire dalle ore 22. L’iniziativa di “Te lo do io Sanremo” è in collaborazione con Musicus Concentus, la cui sigla di riferimento è “Tradizione in movimento”, che festeggia 45 anni di esperienze musicali d’avanguardia, dal jazz ai nuovi linguaggi acustici ed elettronici. La collaborazione tra Musicus Concentus e The Cage Theatre arriva così al sesto anno consecutivo, per il 2017 in particolare con l’appuntamento di “Te lo do io Sanremo”, con i giovani Birthh e Leo Pari (nella foto in basso a destra) e successivamente con gli Ex Otago, in programma l’11 marzo 2017.
“#TeLoDoIoSanremo” parte da una riflessione: quanto è rappresentativa la musica che arriva sul palco dell’Ariston rispetto alla musica in movimento in Italia? Quanto racconta il Festival di Sanremo della musica italiana del momento, di chi sperimenta, di chi cerca di trovare un nuovo linguaggio? In 66 anni di Festival della canzone italiana è lecito interrogarsi su quella che è la rappresentazione del Paese a partire dalla musica e dall’arte e fare un viaggio nel tempo, scrutando i nomi dei vincitori ci guida nella riflessione.
1951, Nilla Pizzi vince il Festival con “Grazie dei fiori”, 1958 Domenico Modugno segna la storia della musica italiana con “Nel blu dipinto di blu”, 1970 Adriano Celentano e Claudia Mori vincono con “Chi non lavora non fa l’amore”. Facendo un salto ai giorni nostri, il 2015 è l’anno che vede “Il Volo” sul podio dell’Ariston, mentre il 2016 premia gli “Stadio”.
Da sempre il Festival di Sanremo è occasione di discussione, polemiche, casi presunti o tali, legati a musica e personaggi, quindi perché non parlare proprio di musica, da una prospettiva diversa? Il The Cage Theatre per la sua contro-proposta di Sanremo ha scelto proprio con questa intenzione due giovanissimi cantanti italiani, lanciati nel mondo della musica indipendente, con due stili molto diversi, accomunati da passione, tenacia e gambe in movimento, che li portano in giro sui palchi nazionali e internazionali, ognuno cercando di inventare il suo linguaggio musicale e artistico. Due proposte per il contro-palco dell’Ariston, un po’ beffa, un po’ proposta, un po’ megafono, portando al centro con decisione la musica prima di tutto, questa l’intenzione del Cage Theatre dal teatrino di Villa Corridi.
Tante valide esperienze musicali italiane, negli anni diventate casi discografici, non hanno mai trovato spazio sul palco del teatro sanremese; perché non lasciare spazio ad alcune di queste storie musicali, anche prima che diventino “mainstream”? Il club livornese del Cage Theatre, premiato nel 2014 come miglior club italiano dal Mei – Meeting etichette indipendenti, ha fatto della scelta della musica dal vivo di qualità, con grande attenzione ai talenti emergenti, la sua cifra distintiva. Dal 2002 quando nel popolare quartiere livornese di Shangai, sfidando diffidenze e avversità, nasceva il Circolo Arci The Cage, portando sul palco i Delta V, fino alla nascita del The Cage Theatre nel febbraio 2011, in questi anni tanta musica è passata da Livorno, mischiando ritmi, provenienze e storie: da Bobo Rondelli ai Lagwagon, dagli Shellac ai Verdena, da Nada al Teatro degli Orrori, tanti artisti, tanti progetti, tanto spazio ai nomi nuovi della musica italiana pronti ad emergere.
“Te lo do io Sanremo!” è l’esclamazione che arriva quindi dalla cima della collina del teatrino di Villa Mascagni, ce lo danno loro Sanremo, ma con due esponenti della scena indipendente: Birthh e Leo Pari, per raccontare con altri nomi la musica del Belpaese, che parla anche la loro voce.
Birthh è alter-ego di Alice Bisi (nella foto a sinistra), “la coscienza di una diciannovenne che spende la maggior parte del proprio tempo a pensare a eventi apocalittici”. Testi intimi e visionari legano questa giovane artista al mondo del cantautorato con un’indole sperimentale pop elettronica che mima battiti cardiaci con colpi di cassa, tappeti sintetici, intrecci di voci, suoni percussivi presi dalla quotidianità (snap, battiti di mani, acqua, porte che sbattono…) integrati dentro ritmi frammentati, a volte disorientanti. Il sound di Birthh è internazionale e infatti l’esordio musicale parte dal “Sxsw Music Festival” in Texas, per poi proseguire in Europa e in Italia, con il recente successo della sua partecipazione all’Eurosonic Festival.
Il secondo artista scelto dal Cage Theatre insieme a Birthh è il polistrumentista Leo Pari, electrofunk e cantautorato, melodie che indagano e si addentrano in un’intimità tormentata, sospesa, ma anche sognante, scanzonata, come un sorriso storto per ricordare una strana storia. Leo Pari conta già numerose collaborazioni con il mondo della musica italiana, da Simone Cristicchi, a Niccolò Fabi ai Punkreas, ai The Giornalisti solo per citarne alcuni, con tour che hanno portato la sua musica in giro a livello nazionale e internazionale. L’attitudine è pop, canzoni spesso nate dalla base strumentale, piene di sintetizzatori e suoni dilatati. L’invito del club livornese è una chiamata ad ascoltare la musica in movimento, giovane, elettrica, sottopelle, appassionata, con o senza Ariston.
L’ingresso al concerto di sabato 11 febbraio 2017 sarà di 7 euro. Apertura porte ore 21.30 – inizio concerto ore 22. A seguire My Generation – Cage Night Party, ad ingresso libero
Prevendite aperte su circuito Booking Show – Si possono acquistare i biglietti online: https://www.bookingshow.it/LEO-PARI-BIRTHH-Biglietti/94507