L’Accademia degli Avvalorati ricorda con una lapide lo scultore François Duquesnoy detto “Il Fiammingo” morto e sepolto a Livorno il 18 luglio 1643. Sarà scoperta su un edificio di via dell Madonna
“E’ con grande gioia che l’Associazione Accademia (con la compartecipazione della Congregazione Olandese Alemanna e dell’Associazione Livorno delle Nazioni ed con il patrocinio dell’Ambasciata del Belgio, della Regione Toscana, della Provincia diLivorno, del Comune di Livorno, del MIC (Ministero della Cultura), dell’Archivio di Stato di Livorno e della Banda Città di Livorno) invita a partecipare domenica 18 luglio 2021 alle ore 12.15 in via della Madonna 26 (con il rispetto del distanziamento e l’uso della mascherina, disposizioni in vigore Anti-covid) all’evento celebrativo all’aperto in via della Madonna, per l’inaugurazione della lapide in onore del grande scultore François Duquesnoy detto “Il fiammingo” deceduto a Livorno il 18 luglio del 1643 e sepolto presso l’altare di Sant’Andrea della Nazione fiamminga-alemanna”.
L’edificio privato (di proprietà della famiglia Giuliani) che ospiterà la lapide in onore di Duquesnoy, fu già Chiesa dei Santi Cosma e Damiano e dal 1789 Uffizio della Posta delle Lettere. Oltre alle Autorità istituzionali e religiose parteciperà all’inaugurazione della lapide in onore di François Duquesnoy anche la Banda Città di Livorno che allieterà musicalmente tutti i presenti.
Con questo atto, l’Accademia degli Avvalorati va ad aggiungere un ulteriore tassello storico-artistico relativo alla consapevolezza dell’importanza della Città di Livorno che ha avuto nel suo prestigioso passato di Livorno Città Storica delle Nazioni. François Duquesnoy nacque a Bruxelles il 12 gennaio del 1597 e la sua fama internazionale è soprattutto legata alla realizzazione della mastodontica Statua del Sant’Andrea nel Gran San Pietro di Roma.
Ecco cosa si augurava già nel 1867 lo storico livornese professore Francesco Pera
nella sua pubblicazione Ricordi e biografie livornesi:
“…. Sarebbe ormai tempo che lo scultore del colosso posto per ordine di Urbano VIII nel San Pietro in Roma (Il Sant’Andrea uno dei quattro colossi nei pilastri che reggono la cupola di quel tempio) avesse almeno un marmo che ne ricordasse il nome di uno straniero soffermandosi a leggere quella memoria, avrebbe un’altra prova che in Italia, Patria del genio di onora il genio diqualunque Nazione….”.
nella sua pubblicazione Ricordi e biografie livornesi:
“…. Sarebbe ormai tempo che lo scultore del colosso posto per ordine di Urbano VIII nel San Pietro in Roma (Il Sant’Andrea uno dei quattro colossi nei pilastri che reggono la cupola di quel tempio) avesse almeno un marmo che ne ricordasse il nome di uno straniero soffermandosi a leggere quella memoria, avrebbe un’altra prova che in Italia, Patria del genio di onora il genio diqualunque Nazione….”.
La procedura burocratica a collocare la lapide in onore di François Duquesnoy in via della Madonna n. 26 ha ottenuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, dalla Prefettura diLivorno e dall’Amministrazione del Comune di Livorno.
Lo scultore a realizzare la lapide in marmo bianco di Carrara è stato il maestro carrarese Fabrizio Iozzelli.
Lo scultore a realizzare la lapide in marmo bianco di Carrara è stato il maestro carrarese Fabrizio Iozzelli.
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