
La raccolta delle olive, la spremitura e la cucina di Alain Cirelli e Johnny Bertolaccini sul tema dell’oliva. Le sorprese del Paradis
Si pronuncia “Paradis” cioè “paradì” alla francese perché il fondatore è lo chef parigino Alain Cirelli, però è un inno all’Italia tutta e alla Versilia in particolare – con quel tocco di chic discret del parigino. Paradis Pietrasanta Hotel, nato dall’idea dello chef Alain Cirelli, rappresenta una proposta inedita e completa, perfetta crasi tra resort di alta qualità, grande cucina italiana e francese, filosofia del bio e del bien-vivre che segue un’ispirazione edonista, colta, inclusiva, gentile ed accogliente. Un luogo fatto per sognare, per farsi ispirare o per oziare, per godere delle cose belle e buone della vita. Ecco allora che l’autunno al Paradis non può che cominciare con un omaggio alla grande tradizione toscana della raccolta delle olive: dal 7 al 10 ottobre 2021 quattro giorni di cultura gastronomica e relax respirando l’arte e la cultura del boutique hotel.
A metà strada tra il mare della Versilia e le colline di ulivi che dominano la cittadina di Pietrasanta, il Paradis accoglie tutti i curiosi e gli appassionati che vogliono prendere parte a uno degli eventi più caratteristici di questo territorio. L’hotel mette a disposizione un pacchetto turistico di quattro giorni e tre notti per vivere a pieno il tradizionale raccolto, con un programma che comprende la raccolta e la spremitura delle olive al frantoio intervallati a pranzi e cene dall’inconfondibile tocco toscano e menu a tema oliva, momenti di riposo e benessere con massaggi, yoga e personal training e visite alle meraviglie di Pietrasanta o alle vicine Cave di Carrara.
La Cucina del Paradis
Il duo franco-italiano Alain Cirelli e Johnny Bertolaccini ha voluto una cucina autentica e delicata, dove vengono utilizzati esclusivamente materie prime locali e stagionali. Frutta e verdura sono coltivate in agricoltura biologica dal team di agricoltori dell’eco-azienda Paradis Agricole, situata a pochi chilometri nell’entroterra. La lista dei vini, frutto di anni di ricerche e di conoscenze personali, privilegia i vitigni toscani.

Cuore del palazzo, il ristorante è allestito nella vecchia sala d’armi e restituisce l’atmosfera originale di una gipsoteca con i suoi ampi scafali lignei di esposizione dove sono posti i calchi in gesso di decine di statue antiche. Davanti al Ristorante, l’atmosfera magica del giardino progettato da Jean Mus, dove si può cenare a lume di candela nelle serate estive tra alberi da frutto, fontane e stagni. Ideale comunicazione tra ristorante e giardino e all’interno del bastione medievale, è il salon de musique, allestito in una speciale stanza storica a pianta circolare, con piano a coda a disposizione degli ospiti.
Un piccolo ristorante e un cocktail bar sono anche disponibili tutto il giorno nel lounge bar che si affaccia su Piazza Crispi, a metà tra le chic parigino e lo spirito elegante di Pietrasanta.Dal campo al piatto: la fattoria eco-responsabile Paradis Agricole
A meno di un chilometro dal Paradis Pietrasanta e raggiungibile a piedi, in navetta, in auto o con la bici elettrica messa a disposizione dei clienti, il Paradis si fa in due con il Paradis Agricole, un’azienda agricola sostenibile che si estende su 6 ettari, già in conversione biologica al 100%.
Sotto la guida di Filippo Francesconi, agricoltore specializzato, e di allevatori formati dal Paradis Agricole e dagli agronomi, la serra di 4.000 mq, l’orto, il frutteto, il pollaio vengono lavorati con la massima cura per fornire i migliori prodotti al ristorante, all’hotel, alle case e pensioni, ma anche ai clienti di passaggio.
La fattoria eco-responsabile è stata progettata con cura. Il sito è autosufficiente dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, produce parte della sua energia grazie a pannelli solari e punta a zero sprechi. Ci sono gli ortaggi piantati tra i filari di ulivi e alberi da frutto, gli ulivi e le arnie. E tutto pronto per organizzare pranzi, cene e degustazioni dei prodotti del luogo, oltre che per diventare cascina didattica, poi centro di formazione e di scambio con gli abitanti: pronti ad accogliere le scuole della regione che desiderano riallacciarsi alle tradizioni ancestrali dell’agricoltura e dell’allevamento.
Alain Cirelli
A 54 anni Alain Cirelli ha già vissuto diverse vite ma non si è mai allontanato dalla cucina, che considera un’arte a sé stante. Formato con i più grandi, ha iniziato a Lasserre nel 1983. Un primo apprendistato seguito da quasi 20 anni di formazione con chef stellati come Dutournier, Pacaud, Vié, Guérard. Nel 1992 parte per l’Italia dove lavora nella cucina della famosa Enoteca Pinchiorri di Firenze. Al suo ritorno nel 1997, Alain diventa chef del Saint-James Club Paris. Nel 2001 Olivier Bertrand lo chiama al suo fianco per sostenere la crescita del suo gruppo, che ne incrementa le acquisizioni a Parigi: Brasserie Lipp, Angelina, la Coupole du Printemps. Nel 2002 Alain Cirelli rileva il ristorante “Natacha”, rue Campagne Première (Parigi XIVe), locale frequentato con discrezione dallo spettacolo e dalla stampa.
Nel 2007 crea il format Culinary Events, rue Condorcet (Paris IXe) dove tiene lezioni di cucina, organizza eventi culinari e fornisce consulenze e formazione.
Di fronte al successo di Alain Cirelli, sempre audace, nel settembre 2011 apre Le purgatoire – 54 Paradis, un grande loft dedicato all’arte e alla cucina.
E si lancianella redenzione dei peccati più teneri, per raggiungere il “Paradiso Pietrasanta” un boutique hotel situato tra Pisa e Lucca aperto inizio luglio 2021.
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Paradis Pietrsanta Hotel
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