“La principessa e il drago” in scena a San Miniato (Sala del Bastione). Firenze, Roberto Carlone porta “Gli occhi di Vivian Maier” allo Spazio Alfieri
***E ORA ARRIVA (A SAN MINITO) LO SPETTACOLO “LA PRINCIPESSA E IL DRAGO”
Nell’ambito della settima edizione di SOGNARE A TEATRO FAMIGLIE rassegna di teatro domenicale per le famiglie nel centro storico di San Miniato nella Sala del Bastione, organizzata dal Teatrino dei Fondi, con il sostegno del Comune di San Miniato e della Regione Toscana, domenica 31 marzo 2019 alle ore 17.00 è il quarto appuntamento con il Teatrino dei Fondi in La principessa e il drago, testo e regia Enrico Falaschi, da un soggetto di Angelo Italiano, con Serena Cercignano e Alberto Ierardi, scenografie Angelo Italiano e Marco Sacchetti.
Una fiaba originale, dove l’amore e la nobiltà d’animo vanno oltre le differenze sociali. Una storia che ci aiuta a riflettere sull’importanza di non fermarsi alle apparenze, sull’importanza di non aver paura del diverso da noi, sul potere della gentilezza e sull’importanza della conoscenza e del dialogo per abbattere gli stereotipi e i pregiudizi. Uno spettacolo multidisciplinare dove il teatro d’attore viene integrato e arricchito da una serie di elementi propri del teatro di figura e di un bagaglio legato alla tradizione del teatro canzone, fatto di musiche dal vivo e canzoni originali composte con un linguaggio adatto alle giovani generazioni.
Un drago sputa fuoco che dorme per l’incanto di una fata. Un Re che organizza feste per proteggere il proprio regno. Una Principessa un po’ ribelle costretta a rimanere nella sua stanza, quando tutti, ma proprio tutti, sono in piazza a festeggiare. Tutto sembra che vada come deve andare nel regno di Dragonia, fintantoché qualcuno, disubbidendo, finirà per combinare un bel guaio, risvegliando qualcosa di grande, di volante, di molto pesante!! Qualcosa che con il suo soffio è in grado di incenerire tutto ciò che incontra e che gli abitanti del regno hanno sempre ritenuto un pericolo da combattere e scacciare lontano. Inizia così la storia di un giovane musicista figlio di fornaio e di come riuscì a salvare il regno dopo che tutti i valorosi cavalieri avevano fallito nell’impresa
SALA DEL BASTIONE
Centro Storico – Corso Giuseppe Garibaldi, San Miniato
Biglietti / Intero (adulti) 6 € – Ridotto (Ragazzi) 4 €
Info e prenotazione:
info@teatrinodeifondi.it Tel. 0571 462835
***SPAZIO ALFIERI OSPITA “GLI OCCHI DI VIVIAN MAIER”
Per la rassegna Magico Teatro, ideata e curata da Sergio Bini in arte Bustric per l’intrattenimento di tutta la famiglia, domenica 31 marzo, h. 16.00 arriva “Gli occhi di Vivian Maier” uno spettacolo di e con Roberto Carlone (fondatore della Banda Osiris) che racconta – per la prima volta in maniera inusuale ed innovativa attraverso una forma che unisce racconto, videmapping, fotografia e musica – una storia carica di domande e di mistero con quattro personaggi molto diversi tra loro che accompagnano il racconto interpretati da un solo attore-musicista.
Uno spettacolo che è anche una mostra ed una visita guidata nel mondo di Vivian Maier esplorandone soprattutto il lato di umanità, di poesia senza tralasciare domane profonde sull’arte e la fotografia, la gratutià del gesto fotografico e l’attenzione alla realtà del momento unico e prezioso legato allo scatto. Una dichiarazione di amore verso la purezza della grande fotografa.
Quattro personaggi / Un edicolante a cui è stato rubato un istante attraverso una fotografia scattata da Vivian Maier si pone delle domande sulla vita della fotografa e sulla sua vita. Chiuso in una edicola da sempre come suo padre e suo nonno vede il mondo srotolarsi davanti a lui. E racconta dopo essersi documentato le tappe significanti della sua vita. J. invece compra a scatola chiusa da case d’aste, si imbatte su di una marea di scatoloni che contengono un numero infinito di fotografie. Incomincia ad interessarsi a loro, le stampa, le sviluppa e scopre una vita. Presenta al mondo questo patrimonio cinquanta anni dopo. Un fotografo parte per vedere la mostra della Maier ma arriva tardi e sbagliando i tempi viene messo sulla sua strada. La segue. Trova persone sulla sua strada, trova delle vite. Lascia che Vivian sveli i segreti della città che solo lei conosce, si lascia portare dentro un armadio e lì dentro scopre dietro ai cappotti un nuovo mondo. Si lascia precipitare come lei precipitava nelle vite delle altre persone.
Un’ombra che si muove all’interno delle sue stesse fotografie, si posa su prati, campanili, strade. una persona perennemente in fuga, che cerca la vita, quella reale, che la cerca per se stessa, una fragilità pari a quella dei vetri più preziosi e raffinati. Una solitudine estrema. La macchina fotografica diventa la sua salvezza, diventa il suo mezzo di trasporto. Attenta a quando la vita fa cadere il velo e compare la vita svelandola. Un’ombra vagabonda in viaggio nel mondo.
Per cercare di completare una grande Enciclopedia Visuale. Tutte queste persone sono lontane tra loro soprattutto nel tempo, ma la fotografia, le fotografie di Vivian Maier li riallineano, agganciandole al mondo.
- Ingresso: Intero • €15,00 – Bambini fino a 12 anni • €10,00 Ridotto soci Unicoop • €13,00 un adulto + un bambino gratis
Info tel. 055 5320840 – www.spazioalfieri.it – Spaio Alfieri, via dell’Ulivo 6 / Firenze.