La “Primavera Sinfonica” del Teatro Comunale di Bologna. Juraj Valčuha dirige l’8 giugno in forma di concerto (replica il 9) “Il castello del principe Barbablù” di Bartók. È la prima esecuzione in Italia della versione del tedesco Kloke per mezzosoprano, baritono e piccola orchestra
Nacque nel 1911 dall’incontro tra due personalità di spicco del mondo culturale ungherese di primo Novecento, ovvero il drammaturgo, sceneggiatore e regista cinematografico Béla Balázs e il compositore ed etnomusicologo Béla Bartók, l’opera in un atto Il castello del principe Barbablù (A kékszakállú herceg vára) op. 11, che Juraj Valčuha dirige in forma di concerto martedì 8 giugno 2021 alle 19.30 all’Auditorium Manzoni per la “Primavera Sinfonica” del Teatro Comunale di Bologna. (Sopra il titolo: Valčuha durante un concerto al San Carlo).
Per questo appuntamento, replicato mercoledì 9 giugno 2021 alla stessa ora, il direttore d’orchestra slovacco – rinomato interprete del repertorio novecentesco – propone in prima esecuzione italiana la versione per mezzosoprano, baritono e piccola orchestra elaborata nel 2019 dal compositore tedesco Eberhard Kloke. Questa recente versione è infatti realizzata per un organico orchestrale molto ridotto rispetto all’originale, sposandosi meglio con le regole di sicurezza anti Covid-19 imposte dal distanziamento sociale.
Direttore musicale del Teatro di San Carlo di Napoli e Primo direttore ospite della Konzerthausorchester di Berlino, Valčuha torna sul podio dell’Orchestra del Comunale dopo aver inaugurato con successo nel gennaio 2020 la Stagione lirica con il Tristano e Isotta di Richard Wagner e dopo aver diretto nel luglio e nel settembre dello stesso anno due concerti sinfonici della ripartenza dopo il lockdown: il primo per la scorsa edizione dell’ “Estate del Bibiena” e il secondo per l’apertura della stagione autunnale prevista al PalaDozza.
Con lui sul palco come solisti due cantanti ungheresi: il baritono Károly Szemerédy nei panni del principe Barbablù, ruolo che ha recentemente interpretato all’Opera di Lione, e il mezzosoprano Atala Schöck nella veste di Judith, moglie del principe, parte che ha debuttato proprio in Italia, nel 2018, al Teatro Massimo di Palermo.
La prima rappresentazione scenica del Castello del principe Barbablù di Bartók, unica opera del compositore nata con l’intento di realizzare un dramma musicale ungherese di matrice folklorica, si tenne all’Opera di Budapest nel 1918, ben sette anni dopo la sua creazione, con la direzione dell’italiano Egisto Tango. Per la vicenda, ispirata al personaggio Barbablù della fiaba di Perrault e ambientata nel suo oscuro castello, Balász si concentrò sull’apertura delle sette porte che di volta in volta fanno scoprire a Judith il terribile segreto dell’amato principe: dall’ultima porta escono infatti le tre precedenti mogli di Barbablù e a quel punto la giovane donna capisce quale tragico destino la attenda.
Per i concerti della “Primavera Sinfonica” l’Auditorium Manzoni può accogliere fino a un massimo di 500 persone, in ottemperanza al decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021, le quali vengono fatte sedere con posti alternati per rispettare i protocolli di sicurezza. Inoltre, per permettere il distanziamento tra i professori d’orchestra, il palcoscenico è stato allungato verso la platea di oltre 2 metri.
I biglietti – al prezzo di 25 euro (Intero platea e galleria), 20 euro (Ridotto abbonati TCBO alla Stagione 2020 Opera, Sinfonica e Danza) e 15 euro (Ridotto Under30) – sono in vendita online e telefonicamente tramite Vivaticket e presso la biglietteria dell’Auditorium Manzoni (Via De’ Monari 1 / 2) aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 e il giorno del concerto da 2 ore prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. L’accesso del pubblico in sala è consentito a partire da un’ora prima dell’inizio.
Per l’acquisto dei biglietti potrà essere utilizzato il voucher emesso per spettacoli e concerti del Teatro Comunale di Bologna annullati causa Covid-19 nel corso della Stagione 2020.
I concerti sono realizzati grazie a Intesa Sanpaolo, Main Partner della Stagione Sinfonica 2021 del TCBO che quest’anno prevede una programmazione in streaming sui canali digitali del teatro e un’offerta di spettacoli dal vivo, con la ripresa delle attività in presenza di pubblico a seguito delle recenti disposizioni governative.